Capitolo 20
Dont.
Non avrei mai immaginato che un giorno le pareti della mia stanza a casa di Carol, casa mia, mi sarebbero parse così soffocanti. Dopo quasi diciassette anni di vita passati all’interno di una roulotte di appena venti metri quadri, l’idea di sentirmi quasi soffocare dentro una stanza ampia e luminosa come la mia, non l’avrei mai creduta possibile. A essere onesti, sono tante le cose che mai avrei creduto possibili.
“Io, sono stato io”
“Niall che diavolo stai dicendo?” sputo fuori completamente sconvolto. Non può essere, non è stato Niall a ridurre Louis in quel modo, vero? Vero?
Il biondo mi fa cenno con la testa in direzione della veranda e l’attimo dopo sguscia fuori dal bancone con me al seguito.
Una volta fuori lo vedo estrarre dalla tasca posteriore del jeans a mezza gamba un pacchetto di sigarette e un accendino. Da quando Niall ha iniziato a fumare ?
Deve aver notato il mio cipiglio pensieroso, visto che sbuffa una risata amara seguita da una nuvola di fumo prima di “Immagino che il detto chi va con lo zoppo impara a zoppicare sia vero” dire.
E anche se non lo nomina, il nome di Zayn è presente in ogni singola lettera.
Continuo a osservarlo come se il ragazzo che fuma distrattamente davanti a me, posato alla balaustra della veranda, non sia lo stesso ragazzo che ho conosciuto fino a pochi giorni fa.
Io e Niall non abbiamo mai davvero legato in questi ultimi mesi, ma nonostante questo, l’idea che mi ero fatto di lui non si avvicinava nemmeno lontanamente a quella di un ragazzo capace di ridurre in quel modo il suo migliore amico, per quale motivo poi?
“Niall, cos’è successo quella notte?” domando stanco di crogiolarmi nei dubbi, ma al contempo timoroso di scoprire la verità.
Aspira per l’ennesima volta dalla sigaretta ormai a metà, prima di voltarsi verso l’oceano dandomi così le spalle. Immagino che ciò che deve dirmi sia troppo intenso affinchè riesca a farlo osservandomi in faccia.
“Ho sempre saputo che innamorarmi di Zayn sarebbe stato un grosso errore” inizia, e decido di prendere posto su una delle sedie in legno perché immagino già che questa sarà una lunga storia, e che avrò bisogno di stare seduto per ascoltarla per intero.
“Zayn Malik, il piccolo teppistello di Sephir. Sai che la sua famiglia proviene dalla zona della città dalla quale arrivi anche tu? Non che questo vi identifichi tutti come teppisti sia chiaro, ma si sa che in quelle zone o combatti o soccombi” sospira posando i gomiti sulla balaustra.
“La prima volta che lo incontrai, pensai che avrei dovuto dare retta a ciò che mi diceva sempre mia madre : - Niall evita di bazzicare dalle zone della periferia se non vuoi incappare in qualche drogato e tornare a casa infetto- brutale, vero, mia madre è sempre stata una tipa diretta, quella donna però ci azzecca quasi sempre, e beh non ha sbagliato nemmeno quella volta, perché a casa ci sono tornato infetto eccome, ma non di qualche sostanza, ma di qualcuno”
“A dire il vero non ricordo il motivo per cui mi trovavo da quelle parti, se non sbaglio io Stan eravamo rimasti a piedi dopo che quel vecchio trabiccolo del suo motorino aveva deciso di smettere di funzionare. Eravamo disperati, faceva un freddo cane, era Gennaio e ovviamente i nostri cellulari erano entrambi scarichi” sbuffa una risata portando lo sguardo verso l’alto.
“Ce ne stavamo seduti al ciglio della strada sperando di non venire abbordati da qualche pappone o peggio spacciatore, quando all’improvviso lo vidi per la prima volta. Se ne stava poggiato su un vecchio muro di mattoni, le mani immerse in un vecchio giubbetto in jeans per nulla adatto alla stagione e una sigaretta stretta tra le labbra. Ricordo solo che il mio cuore fece un movimento strano, per un attimo credei che stessi per morire d’infarto o roba simile, ma poi lui alzò lo sguardo che teneva fisso sul marciapiede, e nostri occhi s’incontrarono per la prima volta. Altro che morire, quel giorno penso di aver davvero iniziato a vivere”

STAI LEGGENDO
SCARS
FanfictionLa triste vita di Harry, cambia quando Carol, assistente sociale della cittadina marittima di Sephir, decide di prenderlo in affidamento, facendolo entrare in contatto con una vera famiglia. Louis, figlio di Carol , sogna una carriera nel surf, e gr...