Izuku aveva stretto fra le sue manine quelle del suo nuovo amico E con un sorriso a trentadue denti aveva iniziato a saltellare in cerchio cantando "giro giro tondo" e tutte le volte che arrivavano al "tutti giù per terra" non perdeva occasione per saltare addosso al più grande che, finalmente, rideva apertamente, veramente felice per la prima volta nella vita...
E ogni volta, entrambi i ragazzi si rialzavano e ricominciavano a cantare, spostandosi per il parco...
Agli inizi, il giovane Hitoshi se ne stava quasi immobile, con le guance arrossate, mentre girava a malapena il corpo, nessuno lo aveva mai avvicinato così tanto, né tantomeno stretto come se fosse tutto normale...
Ma dopo minuti, in cui izuku, non dava segni di tentennamento o tantomeno di stanchezza, anche il violetto, si lasciò andare al gioco, ridendo apertamente e godendosi, semplicemente, la compagnia...
Finchè, all'ennesimo "tutti giù per terra" il maggiore si rese conto, di essere caduto nella zona del parco sbagliata...
Stava ridendo, mentre izuku, gli saltava fra le braccia e lui si lasciava andare al suolo, rallentando la caduta, per poi sollevare il più piccolo per fargli fare l'aeroplano... O almeno ci provava...
Ma quella volta, quando i suoi occhi guardarono in alto, una chioma bionda e due occhi rossi incontrarono il suo campo visivo facendogli raggelare il sangue...
Katzuki Bakugou, un bambino della sua stessa età incontrato solo quel pomeriggio, ma il violetto, aveva ben presto capito, che era meglio starci lontani...
Non tanto per lui, era abituato a sentirsi dare del mostro e ad ignorare i peggiori insulti, ma fin troppo in fretta, anche gli altri bambini, seguendo il carisma, che suscitava il biondino, iniziarono ad ignorarlo, sì, quando gli andava bene...
I più coraggiosi lo deridevano, ma quello che Hitoshi non riusciva a sopportare erano gli sguardi colmi di terrore...
Quegli occhietti pieni di paura che tremavano quando lo vedevano...
E per il bambino, era troppo, lui, che più di tutti voleva aiutare le persone perché nessuno si sentisse come si sentiva lui in quel periodo, non poteva sopportare la paura... E l'odio verso sé stesso, verso ciò che era, cresceva sempre più...Il maggiore si alzò di tutta fretta, mentre vedeva il ghigno formarsi sul volto del biondino, che nemmeno scese dal cavallo giocattolo su cui era seduto...
B: "tzs... Mostro... Cos'è ti sei trovato una nuova preda?"
Hitoshi, senza nemmeno rispondere, lo guardò con astio, stava per voltarsi ed andarsene senza nemmeno rivolgergli parola, ma una manina, serrata alla sua, lo fece bloccare...
I: "perché lo chiami mostro? Hitoshi non è cattivo... Anzi... È un bambino bravo, gioca con me, mi dà tanti abbracci, mi fa ridere... Io sto bene con il mio amico, non sono una preda... I coniglietti quando scappano dalle volpi sono delle prede... A me piacciono i coniglietti e mi piace saltellare in giro e Hitoshi è tanto furbo e intelligente, ma non per questo io sono la sua preda... È vero ci rincorriamo ma solo per gioco... Hitoshi è mio amico e non mi piace che tu lo chiami mostro... Quindi... Per favore non farlo più..."
Il biondino, dopo un primo guardo stupito, fece schioccare la lingua sul palato per poi fare scorrere lo sguardo da un serio izuku ad uno sbalordito e rosso Hitoshi che lo guardava con occhi sgranati...
B: "e chi te lo dice che non ti sta solo manipolando per poi mangiarti, eh?!"
Con le mani che simulavano degli artigli Bakugou scese con un balzo dal gioco per atterrare di fronte al minore che non si mosse di un millimetro...
I: "mi fido di lui... Io gli voglio bene"
La schiena del maggiore tornò eretta mentre le mani si abbassarono lungo i fianchi...
B: "tsz... Venduto"
Una parola, una parola di troppo detta da quelle labbra e Hitoshi non ci vide più, serrò i pugni, mentre con voce ferma e a denti stretti, quasi urlò
H: " Bakugou...TACI!"
ed in un secondo, gli occhi del biondino si fecero bianchi e la bocca si chiuse a comando, facendo morire anche quel perfido ghigno che l'accompagnava...
Ma se in breve tempo quelle parole erano uscite dalla sua bocca, ancora più breve fu l'attimo che ci mise per pentirsi delle sue azioni...
Con occhi colmi di terrore e una mano a coprirsi le labbra, il violetto disattivò il quirk, per poi correre via, con le lacrime agli occhi, il più lontano possibile da Bakugou, da izuku e da sé stesso... Troppo spaventato dalle conseguenze della sua impulsività...
Ma una chioma verde non la pensava allo stesso modo...
Izuku senza perdere tempo, seguì il suo amico, finché non lo vide sedersi sotto ad un pino, mentre le lacrime scorrevano copiose ed incontrollate sul suo volto ed il respiro era frammentato dai singhiozzi...
Ed il più piccolo..., sul momento, non disse nulla, solo, si avvicinò a lui e sedendosi sulle sue gambe, lo strinse fra le braccia...
Sentendo, poco dopo, le dita del maggiore, serrarsi alla sua maglia mentre lo attirava a sé, stringendolo a sua volta...E per la prima volta, ad izuku, sembrò di abbracciare un frammento di cristallo già crepato e, non sapeva come, ma era certo, che se solo si fosse allontanato anche solo un pochino, quel frammento si sarebbe irrimediabilmente spezzato...
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my little tragedy
FanfictionIn un mondo, in cui né la più grande forza del male, all for one, né la più grande difesa del bene, One for all, esistono, un piccolo Izuku di tre anni viene lasciato davanti alla porta di un bar il cui proprietario, insieme ai suoi due ragazzi si p...