diciassettesimo

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Da quanto tempo Hitoshi non sentiva quelle parole...

Da quanto tempo il suo gracile corpo non sentiva la protezione di una mano calda stretta con l'unico scopo di proteggerlo e farlo stare bene?

Da quanto tempo non sentiva qualcuno lodarlo?
Da quanto tempo qualcuno non si prendeva il tempo per coccolarlo?

Troppo... Troppo tempo perché il violetto ne avesse memorie, troppo tempo perché potesse opporsi a quel contatto...

Le braccia del più piccolo scattarono allacciandosi strette al collo di dabi, mentre con una manina stringeva una ciocca dei suoi capelli e il volto si posava nell'incavo del suo collo...

Inspirando l'odore di colui che gli aveva appena salvato la vita, lasciandosi cullare, mentre sentiva quelle braccia forti stringersi ancor più su di sé...

Rimasero in silenzio, stretti l'uno all'altro per qualche secondo...

Dabi continuava ad accarezzarlo mentre prese a lasciargli piccoli baci fra i capelli...

Shigaraki, che ancora stringeva izuku, aveva ripreso a respirare insieme al verdino, quando si fu calmato, notando che il suo amico, adesso, rispondeva alla realtà...

Ed a quella scena, entrambi, sorrisero dolcemente...

Tomura, sapendo già, che nessuno avrebbe mai più potuto allontanare il cucciolo viola dal compagno che già una volta, al limite della sanità mentale, si costrinse ad allontanarsi da colui che avrebbe solo voluto proteggere...

Ed era certo, che non avrebbe fatto lo stesso errore, ancora una volta.
ora che poteva scegliere da sé come vivere, non avrebbe mai abbandonato quel bambino, così solo, senza una famiglia...

Perché entrambi si erano accorti dell'assenza di una figura adulta al suo fianco, entrambi si resero conto, che nonostante la giovane età o suoi occhi erano spenti... Vuoti... Proprio come erano i loro...

Izuku invece, sorrideva, vedendo Hitoshi  finalmente lasciarsi andare a quell'abbraccio che tanto ricercava...
Felice che il suo amico, fosse riuscito a respirare nuovamente e riempirsi i polmoni di un nuovo calore, che intuiva, non aver mai provato.

Il volto di Hitoshi era rilassato e le sue labbra si piegarono in una piccola curva all'insù...

H: "g-grazie... Grazie... grazie"

Poi come in un flash, due grandi occhi gli tornarono alla mente, vide le lacrime scorrere da quelle iridi smeraldo ed il sorriso si spense per lasciare spazio al pianico, che lo portò ad alzarsi di scatto...

Se gli fosse successo qualcosa?
Se per colpa sua izuku stava male?

Non poteva accettarlo

H: "i-izuku... Dov'è izuku? Io... Io l'ho ferito? Gli ho fatto male? ... Izuku... I-"

I: "sono qui Hitoshi... Sto bene..."

Il violetto voltò la testa per trovare il più piccolo a pochi passi da lui, mentre tomura lo posava al suolo, che gli sorrideva, con gli occhi che brillavano di gioia

I: " e grazie a Dabi, anche tu stai bene, sono felice Hitoshi... Sono felice che tu sia qui, con me..."

Lo sguardo del piccolo Hitoshi si addolcì e vedendo quel sorriso, non riuscì a trattenersi mentre, anche sul suo volto, un sorriso a trentadue denti irradiava, quella piccola bolla felice che si era creata fra i quattro...

il piccolo ancora in braccio a Dabi, tornò a guardarlo, vedendo in quegli occhi colore del cielo, una dolcezza ed un amore, che nessuno gli aveva mai rivolto e mentre il corvino gli spostava i capelli dalla fronte per poi posarci un dolce bacio sopra, una risata cristallina lasciò il violetto...

Izuku che ormai era arrivato alla gamba del corvino, venne sollevato da quest'ultimo e le sue manine si strinsero sulla schiena di Hitoshi, che si ritrovò in una morsa stritola ossa, dalla quale però, non avrebbe mai voluto separarsi...

E La sua attenzione fu poi catturata dal corvino, che accarezzò i capelli di entrambi

D: " grazie a te piccolo, grazie per esserti preso cura del mio izuku, grazie per averlo difeso, grazie per esserti fidato di me, mi chiamo Dabi ed il ragazzo che prima teneva in braccio l'alghetta si chiama tomura e noi..."

Uno sguardo di intesa passò velocemente fra i due, mentre anche shigaraki iniziò ad avvicinarsi a loro

D:" Noi siamo la famiglia di izuku e siamo contenti che anche tu ne faccia parte... Non scorderemo mai quello che hai fatto per lui e se vorrai, la nostra porta sarà sempre aperta... "

Anche shigaraki, fece scorrere le sue mani sulla guancia dei più piccoli, sorridendo...

T: "se tu vorrai, non sarai mai più solo Hitoshi"

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