capitolo 6

49.3K 995 52
                                    

Sofya:

Mi alzo dal letto e vado in bagno a fare i miei bisogni, poi faccio una doccia e dopo mi vesto.
La mattina non faccio quasi mai colazione, quindi prendo lo zaino, mi spruzzo un po' di profumo e vado in salone.
Menomale che Igor non c'è ora a casa.
Esco di casa e vado a scuola.

<Finalmente sei arrivata! Devo raccontarti cos'è successo ieri sera> ecco Cloe, la mia migliore amica, è una ragazza americana, si è trasferita qui in Russia da 10 anni ormai, è la prima ragazza con cui ho legato, a volte litighiamo perché vede i lividi che mi lascia Igor e io le dico che sono caduta, ma non mi crede, però non posso dirglielo.

<Cos'è successo?> domando a Cloe mentre camminiamo nei corridoi della scuola.

<Ieri sera mentre camminavo sono caduta addosso a un ragazzo, mi ha aiutato ad alzarmi e mi ha sorriso, dovevi vederlo Sofya è così bello, mi sono innamorata>
<Amore a prima caduta> ridacchio io.

<Stasera mi ha invitata nel night club del suo migliore amico>
<Night club?>

<Si, forse è quello dove lavori tu>
<Come si chiama il ragazzo?>

<Damien>
<Cloe! Ma lo sai che è un mafioso?!> sussurro per non farmi sentire dagli altri.

<Si lo so Sofya, ma non è stato cattivo con me, mi ha aiutata, voglio conoscerlo meglio>

<Va bene, però per favore stai attenta> tanto è inutile insistere, è testarda.

<Si tranquilla, quindi lo conosci, è il night club dove lavori tu?>
<Si, quindi stasera ci vediamo>

<Va bene, dai entriamo in classe> annuisco e andiamo in classe a sederci ai nostri soliti posti.

Dopo due ore suona la campana e andiamo in mensa, stavo pensando a Dimitri, ho paura se all'improvviso mi licenzia o va a dire qualcosa in giro di quello che gli ho detto ieri sera, spero di no.

<Ciao angioletto> un ragazzo mi passa affianco e mi saluta con un sorriso malizioso, non rispondo e mi siedo con Cloe al nostro tavolo e iniziamo a mangiare.

Mi chiamano sempre tutti "angioletto" solo perché sono bionda e ho gli occhi azzurri.

<Tu vai a lavorare alle 18:00?>
<Si, tu a che ora vieni?>

<Verso le 20:00> annuisco e bevo un po' d'acqua.

Dopo tre ore usciamo tutti di scuola e saluto Cloe.

Sono arrivata davanti casa, una villetta piccola, e trovo la porta aperta, titubante entro dentro e rimango bloccata, c'è Igor a terra svenuto o morto, non lo so, non so che fare ho paura, chi devo chiamare l'ambulanza o la polizia?

Va bene, controllo prima se è vivo, mi avvicino e tocco il polso, c'è battito, quindi chiamo l'ambulanza?

Okay, chiamo tutte e due, ambulanza e polizia.

Dopo 10 minuti sento le sirene della polizia, l'ambulanza è già qui da un paio di minuti, stanno controllando la pressione e varie cose,
la polizia entra a casa e chiede cos'è successo.

<Sono arrivata a casa e ho trovato la porta aperta, poi c'era lui a terra, non sapevo che fare e ho chiamato l'ambulanza e la polizia> il poliziotto annuisce e prende appunti.

<Avete le telecamere in casa?>
<No, non credo> il poliziotto si guarda attorno e poi Igor si sveglia, guarda la polizia e poi me, in un'attimo si alza e mi prende per i capelli.

<Brutta puttana hai chiamato la polizia eh, ti avevo avvisato di non farlo, ora ti faccio vedere io> mi tira i capelli e mi da un calcio al fianco e poi i due poliziotti lo allontanano, che idiota, avrà pensato che ho chiamato la polizia per raccontare tutto, ora si è sgamato da solo.

<Che significa questo?> chiede il poliziotto, Igor capisce che non ho detto niente e mi guarda minaccioso per avvertirmi, ma ora basta.

Racconto tutto e la polizia lo ammanetta.

Non hanno bisogno di prove perché ho fatto vedere il livido al collo, e poi dalla reazione che ha avuto hanno capito.

Solo che io ora che farò?
Andrò in collegio?
Non voglio..

<Quanti anni hai?> chiede il poliziotto
<17>
<Mi dispiace ma dobbiamo chiamare l'assistenza sociale, sei ancora minorenne e non puoi vivere da sola>

<Ma io lavoro, sto bene e posso vivere da sola>
<Sei minorenne>

<E se l'assistenza mi viene a trovare una volta a settimana o quando vuole per vedere la situazione, fin quando non compio 18 anni? Non voglio andare in collegio per favore, devo andare anche a scuola>

<Noi non possiamo fare niente, devi parlare con l'assistenza sociale, domani mattina fatti trovare a casa perché verrà qui> annuisco e se ne vanno, portando via il mostro.

Da una parte sono contentissima perché finalmente non mi potrà fare più niente, ma dall'altra parte sono triste perché non voglio andare in collegio.

L'assistenza mi lascerà stare qui in casa?





Ciao!
Allora secondo voi cosa succederà a Sofya?
Per scoprirlo domani leggete il 7 capitolo❤️
Se la storia vi sta piacendo lasciate una ⭐ e ditemi cosa ne pensate🥰

DevilDove le storie prendono vita. Scoprilo ora