Sto preparando la colazione, dopo partiamo, non possiamo stare sempre qui anche perché io ho scuola.
Vado in bagno a chiamare Dimitri.
<La colazione è pronta>
<Mi aiuti?>
Mi avvicino e gli abbottono la camicia.
<Sei tanto tanto tanto bella> arrossisco e gli do un bacio a stampo.
<Andiamo a fare colazione>
Usciamo dal bagno e andiamo in salotto.
Per la colazione ho preparato dei pancake con lo sciroppo d'acero.
Mentre mangiavamo scherzavamo un po', mi imboccava e io imboccavo lui.
<Fermati> mi stava facendo il solletico.
<Ti prego> per quanto stavo ridendo quasi non respiravo più.
<Dammi un bacio e mi fermo>
Prendo il suo viso tra le mani e lo bacio.
Non perde tempo e mi infila la lingua in bocca.
Mi accarezza le gambe da sopra i jeans e poi sale sui fianchi stringendoli.
Muovo un po' il bacino e lo sento mugolare di piacere, mi morde il labbro inferiore e io faccio lo stesso.D'un tratto sentiamo un rumore strano, ci stacchiamo e ci alziamo, controlliamo tutta la casa ma non c'è nessuno.
<Falso allarme> ridacchio, ma lui sembra serio.
<Tutto bene?> gli chiedo.
<Prendi subito le tue cose>
<Devo ancora pulire>
<Sofya muoviti> stranita dal suo comportamento vado in camera e prendo la borsa con le mie cose.
Scendo di sotto e usciamo di casa.
Mi prende la mano e cammina veloce fino in macchina.
<Ma che ti prende?> gli chiedo una volta saliti.
<Una bomba>
<Una bomba? Ma do> non faccio in tempo a parlare che sentiamo un esplosione, ci giriamo e vediamo la casa andare a fuoco.
Lo vedo appoggiarsi al sedile con una mano in fronte.
<Mi dispiace per la casa>
<Non me ne frega un cazzo della casa, si ricostruisce, se non sentivamo quel rumore potevi morire> sbatte una mano sul volante.
<Potevi morire anche tu>
<Non me ne frega, tu non devi farti male>
<Neanche tu Dimitri>
Mi slaccio la cintura e lo abbraccio.
<Ma chi è stato? E quando l'hanno messa poi?>
<Non lo so, sicuramente stanotte, era una bomba a cronometro>
Prende il telefono e fa partire una chiamata.
<Chi chiami?>
<Vigili del fuoco, solo quelli di cui mi fido un po'>
Smette di parlare e poi mette in moto.
Con una mano guida e con l'altra tiene stretta una mia mano.
Lo vedo pensieroso.
<Cosa pensi?>
<Se non sentivamo quel rumore..>
<Va tutto bene, l'abbiamo sentito e stiamo bene> gli stringo la mano.
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Devil
RomanceLui, un ragazzo di 23 anni, freddo, spietato, pericoloso, senza cuore e calcolatore, è figlio di Boris Ivanov, un uomo crudele, capo della mafia russia. È stato cresciuto per diventare una macchina da guerra, all'età di 10 anni suo padre gli regalò...