Il preside

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Dopo essere entrata nella scuola cercai di recarmi il più velocemente possibile vedo l'ufficio del preside per sapere in che aula mi trovassi, sfortunatamente però l'edificio era più grande di quanto pensassi, che finì per perdermi. Stavo iniziando a maledirmi a causa della mia sbadataggine, perché potevo chiedere direttamente a quei ragazzi dove si trovasse l'ufficio del preside, dopotutto se erano tutti del secondo anno mi avrebbero potuto dire senza difficoltà, dove andare e invece ero sempre la solita stupida con la testa tra le nuvole.

Mi ritrovai senza sapere come, davanti alla sala professori, e non sapevo che cosa fare.

Potevo bussare? Avrei creato disturbo?

Magari in quella sala non c'era nessun professore e io che avrei fatto? Sicuramente mi sarei persa ancora e già immaginavo il titolo del giornale di domani "nuova studentessa si perde nell'edificio della Yuuei, per cercare la presidenza"....ma io mi domando si può essere così stupidi di così, che vergogna mamma mia.

Continuavo a non capire se dovevo bussare o cercare la presidenza, tanto che facevo avanti e indietro per quel corridoio come una pazza isterica ed ero certa che se qualcuno mi vedeva, molto probabilmente mi ci scambiava.

Così esasperata da me stessa, decisi di bussare non prima di essermi adeguatamente incoraggiata, dopotutto dovevo tener conto che se c'era qualcuno mi avrebbe risposto e mi avrebbe potuto dire dove si trovava l'ufficio del preside, altrimenti se non c'era nessuno avrei continuato a cercarla da sola.

Rimasi lì ferma e immobile aspettando pazientemente d'avanti alla porta d'ingresso e proprio quando stavo per andarmene, sentì qualcuno dall'altra parte darmi il permesso di entrare nella stanza.

Aprì perciò la porta quel tanto che mi permetteva di entrare, facendomi di conseguenza trovare faccia a faccia con Cementoss, uno dei miei Pro Hero preferiti. Dopotutto in questa società oramai l'uso del cemento era fondamentale per la costruzione delle case, marciapiedi e ciò lo rendeva uno degli eroi più forti grazie al suo quirk.

Rimasi lì ferma a fissarlo e a causa della gioia che stavo provando non riuscivo nemmeno a proferire parola.

Naturalmente ciò non sfuggì al professore, tanto che mi chiese gentilmente:" signorina, cosa posso fare per lei?". Sentendo quelle parole non riuscì a non arrossire, stavo nuovamente facendo la figura della stupida.

"mi scusi se la disturbo professore, sono la nuova studentessa e sfortunatamente mi sono persa. Non è che lei mi potrebbe dire gentilmente dove posso trovare l'ufficio del preside?" gli chiesi gentilmente sentendo le guance andare letteralmente a fuoco.

Lo vidi guardarmi attentamente, come se cercasse di capire se stessi dicendo la verità. Possibile che non fosse stato avvertito del mio arrivo? Fortunatamente credette alle mie parole, perché poco dopo lo vidi sorridermi.

"Certo ora ricordo. Vieni pure con me, ti accompagno molto volentieri dal preside." mi disse con voce calma sorridendomi, per poi farmi segno di seguirlo fuori dalla sala insegnanti.

Una volta fuori da lì, iniziammo a salire le rampe di scale.

Fortunatamente il professor Cementoss iniziò a parlarmi, evitando in questo modo che si formasse un imbarazzante silenzio tra di noi.

"l'anno accademico è iniziato da un po' potresti trovarti in difficoltà. Quindi se ti serve una mano in letteratura moderna chiedi pure, cercherò di essere il più chiaro possibile; dopotutto sono il coordinatore della tua classe. Naturalmente anche gli altri insegnati cercheranno di venirti incontro e di aiutarti, se ti troverai in difficoltà  con le altre materie, non esitare a dircelo."

Gli sorrisi grata per le parole che mi aveva appena detto, dopotutto nelle mie altre scuole i professori non erano così tanto disponibili, anzi avvolte si alteravano se gli si chiedevano le cose durante la pausa e ad essere sincera ne dovevo capire ancora il motivo.

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