Rivelazioni

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Non appena videro sia i dottori, oltre l'infermiera uscire, che Yukiko seduta sul letto intenta a guardare fuori dalla finestra, tirarono tutti un sospiro di sollievo. E fu proprio in quel momento che Yu e Asumi si lasciarono travolgere da un pianto silenzioso abbracciandosi l'uno con l'altro, felici di riavere finalmente la loro bambina lì con loro.

Sfortunatamente se così si può dire, nell'esatto momento in cui si ripresero e decisero di entrare furono fermati dai dottori, i quali fino a quel momento erano restati in disparte per far dare libero sfogo ai sentimenti, che stavano provando in quel momento i presenti.

Così uno dei due medici usciti dalla stanza, si schiarì la voce in modo tale da attrarre l'attenzione su di se, per poi iniziare a parlare con un tono di voce che non incuteva in nessun modo paura o ansia, ma tendeva nel possibile a trasmettere solo tranquillità e calma.
"Signori Shinomiglia potreste gentilmente venire con me nel mio studio? Dobbiamo parlare di alcune cose riguardanti la ragazza"
Yu e Asumi sentendo quelle parole si guardarono negli occhi, non sapevano che cosa rispondere. Questo perché da una parte volevano seguire i dottori e l'infermiera, per capire che cosa era successo alla loro bambina, ma dall'altra parte volevano entrare in quella stanza, correre da lei e abbracciarla per farle capire che erano lì per aiutarla e per superare insieme qualsiasi cosa le fosse successo.

Naturalmente non potevano restare a fissarsi senza dire una parola, sarebbero sembrati maleducati e non lo erano affatto. Per cui il primo a parlare fu proprio Yu, che prendendo per mano sua moglie e dopo essersi schiarito la voce disse:"certo per noi va benissimo. Ecco però prima vorremmo abbracciare la nostra bambina, se non è un problema"
"Signor Shinomiglia al momento è bene che la ragazza si riposi, è ancora sotto shock per quello che le è successo e per di più sarebbe meglio che entrasse prima il suo compagno" affermò il dottore, posando successivamente gli occhi sul ragazzo eterocromatico, il quale sentendosi chiamato in causa, non poté far altro che rispondere con le guance leggermente imporporate di rosso:"ehm... dottore credo che si sta sbagliando...ci conosciamo solo da un giorno o meglio oggi sarebbe il secondo giorno, ma non so se si potrebbe definire tale.."
" questo è ciò che crede lei... voglio dire...il suo odore era presente sul corpo della ragazza e quindi è impossibile che non siete compagni." Affermò guardandolo negli occhi ed incrociando le braccia leggermente alterato per la presa in giro.

Ciò non fece altro che far voltare verso di lui i genitori della ragazza, che lo guardarono estremamente confusi. O meglio Asumi lo guardava confusa, invece Yu lo guardava con uno sguardo assassino e se solo fosse stato possibile da quegli occhi chiusi quasi a formare due fessure, sarebbero usciti dei laser pronti a colpirlo per staccargli la testa dal corpo.
Shoto trovandosi in quella situazione al quanto imbarazzante, non poté far a meno che iniziare a toccarsi i capelli mischiando la metà bianca con la metà rossa.

Dopo un attenta analisi su cosa sarebbe stato meglio dire e su ciò che sarebbe stato meglio omettere, aprì la bocca. Sfortunatamente però non fece in tempo a parlare, perché ad interromperlo fu proprio Bakugo, che alterato per tutte quelle supposizioni infondate affermò:" In primo luogo che cazzo di dottori siete, dovete parlare con i genitori e non dovreste battibeccare con un adolescente, insinuando per giunta che sia il compagno di quella comparsa. Secondo poi non sono cazzi che vi riguardano e anche se lo fossero non credo che il bastardo a metà aspettava così pazientemente che voi uscivate dalla stanza, sarebbe entrato facendo il diavolo a quattro perché la stavate toccando, senza la sua presenza. E terzo è normale che avete sentito l'odore di questo imbecille sulla bionda, durante il viaggio non hanno fatto altro che liberare dalle loro ghiandole quei cazzo di feromoni ed è solo fortuna se siamo ancora tutti vivi. Anche perché se il bastardo continuava a liberarli, lo avrei scaraventato con le mie mani fuori dalla macchina. Ora se non vi dispiace fate quello per cui siete pagati? E che cazzo."dicendo ciò prese per un braccio il bicolore e si allontanò da lì, ma facendo sempre  in modo da poter continuare a vedere Yukiko.

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