capitolo 6

1.6K 88 5
                                    

per la prima volta in 8 mesi ho dormito abbastanza ore per non avere gli occhi come se mi avessero picchiata con un telefonoin faccia, mi sento come rinata, ovvio sei ore di sonno non sono molte ma sono meglio di due. Eddie dorme ancora e come biasimarlo.

mia madre dovrebbe tornare tra una ventina di minuti, senza fare troppo rumore mi alzo dal letto e mi dirigo verso la cucina al piano di sotto per preparare la colazione, nel frigo non c'è niente che mi va "preparo dei waffle che è meglio" dico tra me e me, prendo gli ingredienti necessari per l'impasto e mi metto all'opera 

"che prepari principessa dei vampiri" domanda col sorriso il riccio entrando in cucina "Waffle" rispondo mettendo l'impasto nella macchina apposita, era da anni che non la usavo, l'ultima volta è stato quando papà era tornato dal lavoro stanco e mi aveva proposto una serata "colazione e film"

 "tra quanto torna tua madre?" chiede tenendo il contatto visivo con la macchina "tra poco in teoria, non la ho neanche avvisata che ti eri fermato" dico continuando a sfornare la colazione "tua madre mi ama, lo sai pure tu" dice facendomi un' occhiolino accompagnato da un sorriso a trentadue denti "se lo dici tu" continuo ridacchiando

"vuoi il caffè?" domando mentre prendo una tazza dalla mensola, il riccio annuisce e ne aggiungo un'altra "dopo mi spieghi bene di ieri sera, ok?" dico mentre verso la bevanda bollente nelle tazze "prima ho bisogno di uno spinello, poi ti posso raccontare pure il mondo" risponde mentre si siede a tavola "ho lasciato la roba a scuola Munson, non ho niente dietro" dico mentre gli porgo il piatto e il caffè 

mi metto nella sedia di fronte a dove è seduto lui "sei seria?" chiede ridendo "si?" rispondo confusa dopo aver bevuto un sorso di caffè "che razza di spacciatrice sei se non ti porti dietro la roba" dice tirando fuori una bustina di erba "gli unici affari che faccio sono a scuola" dico dopo aver ingerito un boccone, mi guarda con un espressione seria e poi scoppia in una fragorosa risata che mi contagia "che fate ridete di me?" domanda con un finto broncio mia madre sull'uscio della porta "salve signora y/l/n come sta?" la saluta con il suo tipico ghigno Eddie, quando c'è lei diventa un'altra  persona è quasi irriconoscibile "Eddie tesoro da quanto non ti vedo, tutto bene?" "alla grande " risponde con un energia che ha solo quando deve andare all' Hellfire "ti sei fermato a dormire?" domanda mentre si prende una tazza di caffè "si, y/n mi ha chiesto di fermarmi dopo cena" mente "sono felice che siete tornati amici dopo quella brutta lite" dice con uno sguardo premuroso "eh si mamma, proprio bello. ora se non ti spiace andiamo di sopra" interrompo la conversazione alzandomi dal tavolo "è stato bello rivederla signora y/l/n" la saluta mentre mi segue verso la mia stanza, arrivati al piano di sopra scoppio a ridere "che c'è?" chiede confuso "è stato bello rivederla signora" lo imito, alza gli occhi al cielo e si copre la bocca con la mano per non farmi vedere che l'ho fatto ridere.

 "rolla tu" dico appena chiudo la porta della camera "il grinder e le cartine sono nel primo cassetto vicino alla finestra" indico il cassettone in fondo alla stanza e senza giri di parole Eddie lo apre, ma al posto di tirare fuori quello che gli ho chiesto tira fuori un mio reggiseno molto provocante "principessa che ci devi fare con questo, rimorchiare qualcuno?" chiede mettendoselo sul petto "muoviti svitato e smettila di curiosare tra la mia roba" dico seria mentre mi siedo a terra per preparare il filtro "che noiosa" risponde a bassa voce rimettendo a posto il reggiseno

tra un tiro e l'altro mi sento sempre più libera, molti si drogano per farsi vedere quando sono con gli amici, altri lo usano come rimedio per scappare dalla realtà e mostrare il proprio io, ne ho conosciute tante di persone che usavano una maschera come me, ci ho parlato e li ho aiutati, ad oggi non sono più quelli di quest'estate.

"dove siamo arrivati ieri?" spezza l'atmosfera che si era creata Eddie "tu che piangevi" rispondo con le ginocchia al petto e lo sguardo fisso sul muro, mi guarda male e poi scoppia in una fragorosa risata. sentirlo ridere dopo averlo visto nel peggiore degli stati è terapeutico "comunque ti stavo dicendo: sono andato a prendere la special K in camera mia, quando sono tornato Chrissy era immobile in mezzo al salotto e aveva come le convulsioni. mentre provavo a svegliarla si è sollevata in aria e i suoi arti si sono iniziati a spezzare poi non so cosa diavolo sia successo ma le sono esplosi gli occhi e sono scappato" racconta mentre mima la scena vissuta, una smorfia si crea sul mio volto il che spaventa Eddie.

"non penserai mica che sono pazzo, vero?" domanda mettendosi accanto a me, tenendo il suo sguardo fisso su di me, gli porgo un'occhiata veloce e un sorriso spunta sulla mia bocca  "Munson sarai pazzo quanto vuoi, ma non così tanto da inventare certe cose" gli rispondo tornando a guarda il soffitto bianco, in quell'attimo di silenzio dei passi che partono dal salotto si fanno sempre più vicini, la porta si spalanca con mia madre dallo sguardo preoccupato "y/n quante volte ti ho detto di non fumare in casa!" dice con tono severo, sa che mi faccio gli spinelli "ogni tanto" ma non che quel ogni tanto equivale a tutti I giorni "correte subito giù, riguarda te Eddie" cambia argomento, il suo sguardo è puntato su Eddie che è diventato bianco cadavere, ci alziamo dal pavimento con lentezza il che fa innervosire mia madre, la seguiamo giu per le scale verso il salotto, la TV è accesa e stanno mandando in onda un servizio del telegiornale della città "nel caravan dei Munson è stato riportato il corpo di uno studente della Hawkins High School" dice la reporter con lo sguardo fisso verso la telecamera, il riccio ormai senza speranze si siede a peso morto sul divano e fa vari respiri profondi cercando di mantenere la calma "ora diamo la parola allo sceriffo" continua la donna passando il microfono all'uomo con la divisa che un tempo portata Jim Hopper, anche lui morto al Mole. è difficile vedere un'altra persona al suo posto "come riportato dalla scientifica, il corpo non ha nessuna impronta, segni di strangolamento o altro che possa sospettare un omicidio, il sospettato principale per ora è Eddie Munson, studente dell'Hawkins High School dell'ultimo anno, il sospetto è stato avvistato in compagnia della vittima entrare in casa sua, oggi non ci sono tracce del ragazzo e siamo alla sua ricerca per scoprire la verità. grazie mille" conclude l'uomo dando alla giornalista il microfono "bene, ci vediamo più tardi sempre qui su Channel Four per i prossimi aggiornamenti sull'omicidio, a voi la pubblicità" dice la donna prima che uno spot annuncia un nuovo ristorante aperto in città, mia madre spegne il televisore e si siede accanto al mio amico, con le mani sul volto per evitare i nostri sguardi "Eddie tesoro -gli mettte una mano sulla schiena- noi ti conosciamo benissimo e sappiamo che non faresti male a una mosca. puoi stare qui se non vuoi farti trovare, capisco quanto sia dura la situazione" lo consola invitandolo a restare, non lo mai vista così apprensiva "è tutto un casino cazzo" dice alzandosi di scatto il riccio "devo andare nel posto meno tracciabile della città e tu sai che intendo y/n" continua guardandomi dritta negli occhi.

"dove si trova casa di spinello?" domando mentre lo faccio sgattaiolare verso il suo furgone "al lago degli innamorati" risponde entrando nel lato del passeggero "proprio nascosto il caro spinello" dico sarcasticamente mentre metto in moto e ci dirigiamo al nascondiglio 

il game master || Eddie MunsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora