capitolo 5

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è notte fonda, mia madre questa settimana ha il turno di notte all'ospedale, lavora nella Reception, lo stipendio è abbastanza buono visto il culo che si fa, io cerco di darle una mano in casa mettendo la mia parte, pensa che lavoro all'Arcade, ma li neanche se facessi gli straordinari mi darebbero 800 dollari al mese, a volte porto anche di più a casa, ma do i soliti 500 e il resto lo spendo in cassette o droga. 

al club ho presentato il bozzetto, tutti mi hanno fatto i complimenti per la mia "grande" immaginazione tranne Justin che teneva il broncio. non ho tutta questa immaginazione, cerco di immedesimarmi nel copione, ascolto le idee del professore quando mi parla di come si svolgono le varie scene e leggo i libri da cui sono tratte la maggior parte delle opere. ci metto sempre 5/6 giorni a disegnare una scenografia, ma oggi mi è spuntata fuori in 40 minuti.

sono immersa nei miei pensieri, sdraiata sul pavimento di camera mia con Take on me di a-ha in sottofondo, qualcosa sbatte contro la mia finestra, mi avvicino al vetro e la figura di Eddie si presenta sotto la mia finestra "che cosa diavolo ci fai davanti a casa mia alle due di notte Munson?" domando affacciandomi "rispondero a tutte le domande che vorrai più tardi, ora fammi entrare" il suo tono non é come il suo solito sicuro e deciso, ma spaventato. non é da Eddie, corro al piano di sotto e gli apro la porta, ha gli occhi gonfi e rossi, come se avesse appena finito di piangere "hey, che succede?" domando preoccupata, non risponde e si fionda tra le mie braccia "Eddie parlami, sai che con me puoi" dico accarezzandogli la schiena, il suo respiro diventa più pesante e inizia a tremare "vieni andiamo in camera mia" sciolgo l'abbraccio e gli prendo la mano per portarlo al piano di sopra.

arrivati in camera mia lo faccio sedere sul letto mentre spengo la musica e lascio che si calmi un attimo. a prima vista può sembrare uno svitato senza cuore, ma in realtà è un orsacchiotto, si pazzo ma pur sempre un orsacchiotto "é morta" sussurra guardando il vuoto "come?" domando sperando di aver capito male "é morta..." ripete spostando lo sguardo su di me "chi Munson?" mi avvicino a lui, sperando di ricevere più informazioni "Chrissy, oggi non sono riuscito a convincerla e ha insistito sul volere la special K, lo portata a casa - fa un respiro profondo- sono andato in camera mia a prendere la roba e quando sono tornato da lei era strana" i suoi occhi incominciano a riempirsi di lacrime, mi distrugge vederlo così "prendi il tempo che vuoi Eds, adesso calmati e mi racconti tutto quando te la sentirai" dico con tono comprensivo mentre lo stringo in un forte abbraccio per farlo calmare.

dopo una mezz'oretta Eddie si é addormentato, ha passato tutto il tempo a piangere, non lo mai visto conciato così, lo vedo sempre sorridente e pazzo ma vederlo in questo stato mi distrugge. penso ci tenesse a Chrissy in qualche modo. per ora è meglio lasciarlo tranquillo e aspettare che trovi il momento giusto per raccontarmi tutto. l'unico problema ora però è dove dormo, riccioli d'oro mi ha rubato il letto "Munson mi fai un pò di spazio bello?" cerco di svegliarlo in qualche modo, ma niente dorme come un sasso. "sei davvero pesante svitato" dico dopo averlo finalmente spostato su un lato del letto "sarà una lunga notte" sospiro sdraiandomi accanto al riccio ormai nel mondo dei sogni

il game master || Eddie MunsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora