capitolo 16

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la bicicletta usata da Lucas per venire qui è poggiata al suolo, la alzo e salgo in sella, sistemo la torcia tra il manubri e i freni e sono pronta per partire "y/n!" la voce di Robin mi ferma "che c'è" rispondo bruscamente voltandomi verso la castana "è pericoloso, Jason potrebbe beccare Eddie per causa tua" le mie guance iniziano a bagnarsi, non posso metterlo in pericolo ancora, ma non posso lasciarlo solo "domani mattina ti portiamo da lui, promesso" "come posso fidarmi?" domando ancora in sella "si è fidato Eddie di noi non conoscendoci, perché non dovresti farlo tu?" "queste parole non hanno assolutamente senso Robin" dico acida, voglio solamente scappare via e lei mi sta facendo perdere tempo "y/n fidati e basta" mi allunga la mano, non riesco a fidarmi, però ha ragione, se Jason e i suoi amici sono ancora li Eddie potrebbe rischiare davvero tanto "va bene" ricambio la stretta lasciando cadere a terra la bici e torniamo nell'edificio

 "hai dimenticato questo" mi allunga il sacchetto Steve ridacchiando "grazie" rispondo asciugandomi gli occhi "quindi che si fa?" domanda Dustin impaziente "andiamo da me, a turno terremo sott'occhio Max" propone Nancy, annuiamo tutti e andiamo alle auto "domani mattina dovete portarmi da Eddie come promesso" ricordo mantenendo il passo con gli altri "aspetta che prom-" si gira confuso Dustin ma Steve gli copre la bocca prima di continuare, non ci faccio caso e cammino col sorriso stampato fino al parcheggio "è la prima cosa che faremo" risponde il castano sorridendomi, spero solo che stia bene e al sicuro

arrivati a casa Wheeler siamo corsi nello scantinato, devo dire che è ben arredato "oh D&D che ricordi" dico prendendo la scatola tra le mani "ci giocavi?" chiede entusiasta Dustin "oh no, Eddie mi dava buca sempre per giocarci" dico facendo ridacchiare il riccio "abbiamo trovato questi" Robin ci passa dei giornali scritti nel 1950 "la mia famiglia uccisa da un antico demone?" leggo il titolo confusa "questo cosa c'entra con Max" chiedo mantenendo lo sguardo sul giornale "noi arriviamo, dobbiamo fare una ricerca veloce" ci avvisa prima di uscire Nancy accompagnata da Robin "da quando sono amiche?" chiedo indicandole, i ragazzi mi guardano confusi e fanno spallucce

"ok siate sinceri, ci state capendo qualcosa?" domanda Steve camminando avanti e indietro per la stanza "no" diciamo in coro io e Lucas "è inequivocabile" risponde Dustin "oh inequivocabile sul serio?" lo guarda scettico Steve riprendendo il passo "cos'è che non afferri? tutti quelli che Vecna ha maledetto sono morti, tranne questo Victor Creel, il vecchio che ha trovato Nancy è l'unico che è sopravvissuto, l'unico che potrebbe annullare la maledizione" spiega il riccio con insistenza "ammesso che sia stato maledetto Henderson, ma non lo sappiamo" rispondo mettendomi a sedere sul pavimento "e poi non ha senso che Vecna sia esistito negli anni 50" continua Steve "per quanto ne sappiamo, Undici non ha creato il sottosopra, ha solo aperto il Varco. il sottosopra forse esisteva già migliaia di anni fa, milioni, magari è anche antecedente ai dinosauri" continua il riccio "ma se negli anni 50 il varco non c'era come ha fatto Vecna ad attraversarlo?" domanda Lucas "oh e come a fatto a ritornare" aggiunge Steve "uccide una famiglia negli cinquanta e fa ' pff fatto sono a posto ' e fa puff nel nulla?" chiedo gesticolando, i due mi danno ragione sposto lo sguardo su Dustin "e trent'anni dopo torna a uccidere adolescenti a caso? non me la bevo" conclude Steve andando a sedersi sulla poltrona 

"sapete che sta scrivendo?" indica con il capo la rossa alla scrivania, non risponde nessuno e ci voltiamo verso di lei "ha dormito?" domando "perché -si gira verso di me Lucas- tu lo faresti?" risponde non distogliendo l'attenzione dalla ragazza "beh dopo uno spinello si" ironizzo mostrando un sorriso stampato ai presenti. la porta si apre di scatto e Nancy e Robin corrono verso di noi "ok sentite -si scambia un sguardo complice con Robin- abbiamo un piano" si siedono sul divano e posano sul tavolino delle cartelle, io e Steve le prendiamo e iniziamo a sfogliarle con interesse "grazie agli schiavetti della redazione di Nancy ora siamo studentesse modello della Notre Dame" dice emozionata Robin "ora siamo Ruth" "e rose" dicono assieme le due ragazze "Ruth?" domanda divertito Steve "non potevate chiamarvi Claire e Allison?" chiedo annoiata, questo fascicolo mostra solo gli studi che stanno 'facendo' non è fico come quei giornali "come quelle del breakfast club?" domanda Dustin, lo guardo sorpresa e annuisco "beh non potevamo chiamarci così mia cara y/n perché dobbiamo essere credibili e sopra tutto delle persone vere!" risponde con il suo solito da superiore Nancy "bella media!" si complimenta il riccio con Nancy "grazie!" risponde col sorriso la bruna "abbiamo chiamato il Pennhurst Mental Hospital e abbiamo chiesto di parlare con Victor Creel per la nostra tesi sulla schizzofrenia" inizia a spiegare Nancy  "hanno risposto di no!" la asseconda Robin "ma alle tre incontreremo il direttore" continua la bruna "dobbiamo solo convincerlo a lasciarci parlare con Victor" conclude Robin "per liberare Max dalla maledizione" sussurra Nancy guardando la rossa 

SPAZIO AUTRICE

vi ringrazio di cuore per le 8500 visualizzazioni, le stelline e i commenti. non immaginavo la mia storia potesse piacere così tanto, grazie del supporto che mi date anche su tiktok, sono davvero felice ogni volta che leggo i vostri commenti <3

il game master || Eddie MunsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora