"è una soffitta... ovviamente una soffitta" esclama poco stupita Robin, continuiamo a salire cautamente e facendo meno rumore possibile "aspettate! e se, ci portasse in una trappola?" domanda impanicato Dustin, nessuno gli da ascolto e continuiamo a salire gradino dopo gradino in fila indiana "ragazzi!" ci richiama "ragazzi!!!" continua alterandosi, ancora nessuna risposta dal gruppo, il riccio che attende in fondo alle scale dedice di seguirci continuando a ripetere "cazzo, cazzo, cazzo, cazzo!" mentre sale più velocemente verso di noi che siamo quasi arrivati al piano. Nessuno deicde ad aprire bocca e l'unico rumore che possiede la stanza è il ronzio della corrente data dalla lampada con il sottofondo delle cuffiette mie e di Max.
Il mio corpo decide di fermarsi, non vuole continuare a camminare o fare qualsiasi mossa, qualcosa non va, sta succedendo qualcosa che non deve. "le nostre torce" richiama l'attenzione Dustin, guardo la mia e la alzo, continua a lampeggiare, faccio un passo avanti verso il gruppo e la luce diventa fissa, ci raduniamo sotto l'unica lampadina al centro della stanza, la luce inizia a lampeggiare come nel salotto "ok, che sta succedendo?" domanda Harrington "non mi piace tutto questo" dico a tono basso, le torce iniziano a surriscaldarsi, la luce diventa sempre più accecante. Un brivido mi percorre la schiena e le lampadine delle torce iniziano a esplodere una dopo l'altra mentre la lampada sul soffitto diventa sempre più forte.
"andiamo via!" urla Nancy "andiamo via!" ripete in preda al panico, lancio la torcia dietro di me e a passo svelto finisco a capo del gruppo, i nostri passi veloci rimbombano per i corridoi vuoti "più veloci!" grida da infondo Lucas che tiene per la mano Max, ancora intontita dall'accaduto.
il cielo ormai è blu e la luce della luna riflette sulla berlina azzurra e marrone dei Wheeler "correte, forza!" ci ordina Robin mentre Nancy apre la macchina, allo sblocco delle portiere apro di forza il baule e seguita da Dustin e Steve saliamo su "cos'era quello?" domando in preda all'adrenalina "quello era... Vecna" dice con fermezza Dustin che si gira verso di me, la macchina finalmente parte e nel tragitto della musica Rock suona in sottofondo, io e Max non ci siamo mai tolte le cuffie da quando siamo uscite dalla casa dei Creel, siamo stati in auto tutta la notte in giro per la città, il sonno ormai non fa più parte della nostra routine e la stanchezza piano piano si fa sentire "non per vigliaccheria, ma posso restare in auto, sta volta? so già che andrà di schifo" chiede quasi supplicando Robin "andrà tutto bene" risponde Nancy con lo sguardo fisso sulla strada "non c'è la faccio a vedere la speranza spegnersi nuovamente negli occhi di Eddie" rispondo, cosa starà facendo? sta bene? ha mangiato? sono le uniche cose che mi importano ora, quello accaduto sta notte non fa più parte della mia mente, finchè non avrò notizie del riccio. "almeno si ubriacherà e starà meglio" risponde Steve mentre sgranocchia le mie patatine e tira su la cassa da sei bottiglie che gli ho preso "quello che fa mia madre" aggiunge Max privando la frase di ogni possibile emozione "smettetela di mangiare le mie cazzo di patatine" riprendo i due seduti con me e gli tolgo il tubo di patatine dalle loro mani "facciamo una prova... hey, Eddie, prima le buone notizie. Ti abbiamo portato del cibo spazzatura e le birre che volevi -tiro su le birre come per mimare la scena- e abbiamo trovato Vecna, ma la cattiva notizia e che è nella dimensione più oscura e spaventosa della quale ti abbiamo parlato. Il portale è chiuso, siamo tagliati fuori e tu -fa una pausa- sei fregato. E... no, no, lo so che lo eri già, ma ora sei doppiamente, triplamente fregato" mima negativamente Robin "aspetta, aspetta. Magari non mettiamogliela così." continua Lucas che cerca un opzione alternativa alle "incoraggianti" e schiette parole di Robin "siamo più vicini a Vecna. Gli diremo questo. è la cosa più importante." risponde Nancy "visto, Robin? essere positivi fa la differenza" riprende la ragazza Steve "ah, ah" continua con tono sarcastico Robin. Siamo quasi arrivati alla casa di Spinello, dopo finalmente due giorni rivedro quei ricci, quei dannati occhi e il mio naso risentirà quel dannato profumo "oh cazzo..." sussurra Nancy, mi volto di scatto verso la strada e davanti a noi c'è una mandria di cittadini raggruppati vicino alla casa di Rick "tutti indietro, non c'è niente da vedere qui" sento ribadire un polizzioto che fa allontanare i cittadini, Dustin apre lo sportello e scendo con un balzo felino dall'auto "Eddie..." mormoro con gli occhi pieni di lacrime "venite. di qua!" ci ordina Nancy mentre chiude la portiera, con passo veloce ci mettiamo dietro un camioncino di Action News di Channel nine e sporgendoci possiamo vedere meglio la casa circondata di nastri della polizia, il mio occhio si focalizza sul nuovo sceriffo Powell che parla con svariati Reporter dei vari telegiornali "la centrale della contea di Roane ha ricevuto una chiamata, poco dopo la mezzanotte. Che segnalava un omicidio, qui al lago. L'agente Callahan e io siamo stati i primi ad arrivare sulla scena. Ci siamo diretti verso la riva del Lover's Lake, a circa nove metri della casa alle mie spalle -indica la casa di Spinello- ed è stato lì che abbiamo rinvenuto la vittima, un ragazzo di 18 anni della Hawkins High. Patrick McKinney." continua lo sceriffo "ecco perchè ieri se-" vengo interrotta dal discorso dello sceriffo "I suoi arti... e il suo corpo erano sfigurati... in maniera molto simile alle altre vittime, sulla scena era presente un testimone oculare, ma non riveleremo la sua identità. Inoltre abbiamo individuato un sospettato. Eddie Munson -tira fuori la sua fotografia- invitiamo chiunque abbia informazioni" "oh cavolo..." diciamo io e Dustin "a farsi avanti" conclude e la folla di giornalisti iniziano a fare mille domande "così non va bene" continua con tono spezzato Steve "ora dobbiamo tornare al lavoro, grazie per la comprensione" dice mentre se ne va verso l'auto Powell
"Dustin, mi ricevi? Principessa sei li?" domanda speranzosa una voce dalla tasca della mia tuta, Eddie! tiro fuori in un battibaleno il Walkie Talkie e tiro su l'antenna "Eddie, porca troia... stai bene?" chiedo con le lacrime che scorrono sulle mie guance "no Principessa, sono piuttosto lontano dallo stare bene." continua, cosa sarà successo? "dove si trova?" mi domanda Robin, schiaccio il tasto e riprendo la conversazione "dove ti trovi?" "Skull Rock, lo avete presente?" "ah, si, si, si§! è vicino a Cornwallis e.." "Garrett, si, conosco. So dov'è" conclude Steve per poi precipitarsio all'auto di Wheeler "resisti, stiamo arrivando, arriviamo!" conclude Dustin "guido io adesso" dico raggiungendo il moro, gli rubo le chiavi dalle mani e apro l'auto "no, no e poi no, ci faresti schiantare" ribatte Harrington "ascoltami, sono lucida, devo andare da lui. immediatamente e non sarai tu che mi fermerai dal correre da Eddie" rispondo alzando il tono della voce "y/n... fai guidare Steve, ti prometto che andremo il più veloce possibile, mettiti nel sedile passeggero, dai..." conclude con tono dolce Nancy che prende con dolcezza le chiavi dalla mia mano "va bene..." rispondo con ancora il volto pieno di lacrime "forza, muovetevi" ordina ai ragazzi Steve.
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SPAZIO AUTRICE
la suspence sale, manca poco e ci rincontreremo con il nostro amato Munson, Capitolo 26 presto disponibile bellezze!
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il game master || Eddie Munson
Fiksi Penggemary/n è una ragazza con una vita perfettamente disastrosa, nulla ha più un senso dopo la perdita del padre alla festa organizzata per il 4 luglio del 1985, tutto il suo mondo ha smesso di girare dopo la chiamata del distretto di polizia. A quasi un an...