il paesaggio scorre veloce sotto i miei occhi, la mia mente non mi concede di pensare ad altro se non al quasi incidente causato dalle parole di Max. l'auto incomincia a rallentare e la casa di spinello si intravede sempre di più, un brivido mi risveglia e svariate emozioni percorrono ogni singola parte del mio corpo: felicità, paura e ansia. Steve parcheggia l'auto a qualche metro di distanza dalla casa, Robin e Dustin recuperano dal bagagliaio le buste con il mangiare e incominciano tutti e tre a incamminarsi, Max resta vicina a me e sento i suoi occhi addosso "che ti è preso prima?" domanda non distogliendo il contatto "stavo ripensando a quello che mi hai detto poco prima che arrivassero gli altri" rispondo guardando i miei piedi che vanno a una velocità pari a quella di una lumaca "come faccio a sapere se mi piace davvero una persona e se ricambia?" faccio combaciare i nostri sguardi e un sorriso malinconico spunta sul suo viso pieno di lentiggini "quando ti piace una persona, tu vuoi passare un sacco di tempo con lei, le tue pupille di dilatano quando la vedi e provi una strana sensazione nello stomaco. quando capì che mi piaceva Lucas in seconda media ho provato queste cose" spiega con enfasi "per capire se gli piaci è una cosa molto evidente: Lucas ad esempio mi stava appiccicato tutto il tempo, mi ha invitata ad entrare nel suo gruppo e poi al ballo, ho fatto la prima mossa" il sorriso sparisce dal suo viso, so che si sono mollati ma non so per quale motivo specifico "Eddie è molto diverso da Lucas però" aggiungo scrutando la baracca che si trova pochi passi da noi "si beh, te ne accorgi quando il sentimento é ricambiato. nel caso fai sempre la prima mossa" mi consiglia accelerando il passo verso i nostri amici che sono già arrivati "di che parlavate voi due" domanda Robin curiosa "della guida spericolata di y/n" dice senza troppi giri di parole Max
Dustin apre con forza la porta "Gesù ma che cazzo" grida Eddie puntandoci contro la bottiglia che teneva al collo di Steve ieri sera. è fermo contro il muro, gli occhi sono spalancati e i suoi folti ricci scompigliati, che carino. forse ha ragione Max, sono cotta ma non volevo accettare la cosa "room service" sorride Dustin guardandolo, Eddie sbuffa e posa lo sguardo verso il bosco per poi guardare verso di me, accenno un sorriso e mi dirigo tra le sue braccia "hai dormito stanotte?" domanda preoccupato, scuoto la testa e alzo lo sguardo verso i suoi capelli "hai fatto a botte con la spazzola?" dico cercando di sistemargli la capigliatura, un ghigno spunta sul suo volto, il mio battito cardiaco accelera e una fitta allo stomaco mi colpisce, le famose farfalle nello stomaco. lo provata diverse volte questa sensazione, sempre in presenza di Eddie.
"abbiamo una notizia buona e una cattiva" richiama la nostra attenzione Dustin, io e Eddie ci distacchiamo e prendiamo posto all'interno della barca mentre gli altri ci si sparpagliano attorno, Robin gli passa le provviste e in un attimo tira fuori la confezione di birre e un pacchetto di patatine "chi si è fregato la mia birra?" il suo sguardo è rivolto verso di me, i ragazzi puntano il dito nella la mia direzione, Eddie non se ne accorge e continua a guardarmi attentamente, si mette la mano sulla fronte e la strofina cercando di nascondere il sorriso "sei veramente incredibile" accenna stappando una bottiglia con l'anello e apre il pacchetto di patatine "con quale parto?" domanda Dustin rovinando il nostro momento "sempre prima la cattiva" risponde mettendosi una manciata di patatine in bocca "d'accordo, ci siamo collegati alla centrale della polizia di Hawkins con cerebro...e ti stanno cercando" Eddie abbassa lo sguardo, sa cosa passerà se lo beccano, anche se provasse a spiegare i fatti sicuro non lo ascolterebbero "e sono quasi convinti che hai ucciso tu Chrissy" "diciamo che sono convinti, al 100%" aggiunge la rossa, il riccio mi guarda dritta negli occhi, sta cercando conforto e sicuro quello che gli stanno dicendo Max e Dustin non è di aiuto "e quella buona?" domanda sobbalzando "non hanno reso pubblico il tuo nome, ma se ti abbiamo trovato noi è ovvio che é solo questione di tempo. e allora tutti, viste le ristrette vedute. ti daranno la caccia" prende parola Robin, ciò che dice mi fa venire la pelle d'oca, non sapevo nemmeno io di tutte queste cose "caccia allo svitato, giusto?" il tono di Eddie è pieno di rabbia, ha capito di non avere più possibilità "esatto" gli risponde Robin guardandolo dritto negli occhi "merda" sussurra squadrando tutti i presenti "prima che accada, dobbiamo trovare e uccidere Vecna, poi dimostrare la tua innocenza" "tutto qui Dustin? tutto qui?" chiede scocciato "si, no, in pratica si" risponde sicuro "senti, Eddie, so che quello che ha detto Dustin sembra del tutto delirante, noi ci siamo già passati prima, insomma, loro ci sono già passati diverse volte e io, solo una. la mia riguardava più esseri umani e strani mostri di fumo, il punto e che tutti insieme sono convinta che c'è la faremo" espone Robin con entusiasmo, mi fido di loro, anche se non ci ho mai avuto a che fare "ci affidavamo a questa ragazza con i super poteri, ma le hanno fatto ciao ciao, quindi" interviene Steve "tecnicamente siamo più in una fase di elaborazione" dicono l'ultima parola all'unisono i tre seguendo Robin "ah non c'è niente di cui preoccuparsi, fidatevi" ci rassicura Dustin.
Eddie lo guarda scettico, io sono qui, ferma, osservo uno per uno i presenti e non parlo, l'unica cosa che mi torna in mente è la voce di Max che mi racconta il motivo della morte di mio padre. le lacrime escono da sole, non riesco a trattenerle, non voglio che mi vedano debole. non un'altra volta. le sirene della polizia catturano l'attenzione di tutti "oh cazzo" dice preoccupato Steve "copriti svelto" sussurra Robin mentre corrono ad affacciarsi, Eddie non le da ascolto e sposta subito il suo sguardo verso di me "principessa che succede?" domanda circondandomi le spalle con le sue braccia, affondo il viso nella sua spalla, bagnandoli il giacchetto di Jeans. il suono si inizia ad allontanare, in direzione del campo Caravan "andiamo a controllare" dice Steve tornando verso di noi "che succede?" domanda con tono premuroso, mi stacco dal riccio e asciugo le ultime lacrime "nulla, andiamo su!" rispondo sforzando un sorriso "se vuoi rimanere non c'è problema, controlliamo e torniamo" mi invita a restare Max, che sposta lo sguardo su Eddie e alza le sopracciglia, ho capito che vuole fare, ma non voglio peggiorargli la giornata con i miei problemi, so già che mi chiederebbe di raccontargli tutto "no, davvero sto bene, vengo con voi" so già che mi pentirò della mia scelta
"Eddie tu sta qui nascosto, se arriva qualcuno nasconditi sotto al telone" lo avvisa Dustin, il riccio annuisce mentre tiene aperta la porta della baracca, sono l'ultima ad uscire, ma prima che il mio piede supera la porta la mano di Eddie mi prende il polso, mi blocco all'istante e lo guardo confusa "stai attenta, non voglio che ti accada qualcosa" il suo sguardo mi trasmette sicurezza, non ho mai visto questo suo lato dolce. annuisco energicamente e gli mostro uno dei miei sorrisi migliori "non voglio più vederti piangere, ci siamo intesi?" domanda mettendomi una mano sotto il mento, mi alza lentamente il volto e i nostri sguardi combaciano alla perfezione, mille sensazioni diverse si diffondono nel mio stomaco, l'unica cosa che faccio è sorridere come un ebete "y/n muoviti!" mi richiama Max che è quasi alla macchina "ci vediamo dopo" mi da un bacio sulla fronte e mi lascia andare. "ora mi racconti tutto" dice entusiasta la rossa appena la raggiungo
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il game master || Eddie Munson
Fanficy/n è una ragazza con una vita perfettamente disastrosa, nulla ha più un senso dopo la perdita del padre alla festa organizzata per il 4 luglio del 1985, tutto il suo mondo ha smesso di girare dopo la chiamata del distretto di polizia. A quasi un an...