capitolo 9

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il corpo di Eddie si accascia contro il muro e il suo sguardo pieno di rabbia e sensi di colpa è puntato contro il nulla, il suo respiro è affannato come se stesse cercando di trattenere le lacrime "ci siamo noi con te" mi avvicino a lui, il suo corpo si trova a pochi centimetri dal suolo freddo e bagnato "Eddie, guardami" ordino mettendomi alla sua altezza, non si muove di un centimetro, anche se ha il mio corpo che gli vieta di guardare altrove. Steve e gli altri sono in un angolo, guardando la scena in silenzio, prendo il viso di Eddie con le mani e faccio scontrare i nostri sguardi, ha le pupille dilatate, il suo sguardo non dice nulla. "ti lascio un pò di tempo per calmarti, ok?" dico mantenendo il contatto visivo, annuisce leggermente, mi alzo e vado verso i ragazzi che si mantengono distanti dal riccio "dategli due minuti, ha bisogno di un po' di spazio" raccomando mettendomi con la schiena contro il tavolino.

il respiro di Steve torna normale e smette di tenersi il punto in cui Eddie gli teneva puntata la bottiglia "alla buon'ora" sbuffo ricevendo un'occhiataccia dal castano "Eddie" si avvicina Dustin al riccio che è nella stessa posizione di cinque minuti fa, ha ancora in mano la bottiglia e trema con lo sguardo verso il terreno "noi, vogliamo solo, parlare" dice accovacciandosi, con un movimento lento cerca di prendere la bottiglia dalle sue mani, il riccio la stringe più forte a se muove la bocca, come se volesse parlare, ma qualcosa lo blocca. Robin si avvicina cauta seguita da Max che fa luce "okay" sussurra Dustin mentre con la mano fa segno di bloccarsi alle ragazze "vogliamo sapere cosa è successo" chiede la castana mettendosi nella stessa posizione dell'amico. Eddie si volta verso di loro e tira su col naso "non mi credereste mai" i suoi occhi si riempiono di lacrime che non ci mettono molto tempo a solcare le sue guance "provaci" lo invita a raccontare Max, mi avvicino alla rossa e annuisco al riccio "racconta ciò che hai detto a me stamattina" il suo sguardo si addolcisce e sforza un sorriso poco visibile, mi siedo accanto a lui, prendo la bottiglia e la passo Max, appoggio la mia testa sulla spalla di Eddie e gli tengo la mano 

"il suo corpo, si è come sollevato in aria. ed è, e rimasta lì, in aria e le sue ossa hanno -inizia a fare strani versi, in cerca di trattenere le lacrime, stringo la mia mano con la sua in segno di conforto- una ad una le sue ossa hanno iniziato a spezzarsi. i suoi occhi, dio! sembrava che ci fosse qualcosa -il suo tono cambia, esprime rabbia e gesticola- la sua testa, sono implosi. n-non sapevo cosa fare, perciò sono -si blocca per qualche secondo, guarda il nulla, come se ci trovasse una risposta- sono scappato. lo lasciata li" alza lo sguardo verso i ragazzi, lo guardano attentamente e non esprimono emozioni, lo ascoltano e basta. il riccio sposta immediatamente lo sguardo da un lato, cercando di evitare i loro sguardi "mi credete pazzo?" domanda mettendosi la mano piena di anelli sul volto "no, non ti crediamo pazzo" lo consola Dustin "senti non prendermi per il culo, so che cosa sembra!" grida all'amico che ha uno spasmo, come se un brivido gli avesse dato l'impulso di reagire così "non ti prendiamo per il culo" aggiunge Max "noi ti crediamo" dice Robin con lo sguardo comprensivo, il riccio sbuffa e annulla il contatto che c'era fra le nostre mani "quello che sto per dirvi, potrebbe essere, ecco, difficile da accettare" ci dice Dustin con tono serio "ok" rispondo con tono confuso "sapete quelle voci, in cui Hawkins sarebbe, maledetta? -annuiamo- non è, del tutto sbagliata" io e Eddie ci scambiamo uno sguardo confuso. ho sentito tantissime storie su Hawkins, ma mai avrei pensato fossero vere "esiste un altro mondo, un mondo nascosto sotto, Hawkins. che qualche volta sconfina nel nostro" racconta Dustin "fantasmi, vuoi dire?" chiede confuso il riccio "ci sono al mondo, cose peggiori dei fantasmi" risponde Max che sposta il suo sguardo su di noi "abbiamo creduto, che i mostri di quel mondo se ne fossero andati, ma sono tornati altre volte. per questo dovevamo trovarti" spiega Dustin "se sono di nuovo qui, lo dobbiamo sapere" il silenzio cala nella baracca, Steve è fin troppo silenzioso e Robin ogni tanto fa qualche domanda  

"hai visto qualcosa?" chiede interrompendo il silenzio la castana "particelle magari?" Eddie scuote la testa e guarda attentamente la rossa mentre parla "si direbbe quasi cenere, cenere vorticosa" da maggiori informazioni Dustin "no amico, non c'era niente da vedere, ne da toccare. ho tentato di svegliarla, lo giuro, ma non si muoveva era come se fosse in una specie di trance" racconta il riccio tenendo il contatto visivo con l'amico che ascolta attentamente le sue parole "o sotto un'incantesimo" continua Dustin "o una maledizione" "la maledizione di Vecna" conclude il piccolo nerd, siamo tutti confusi dalle parole dei due e ci scambiamo sguardi in cerca di capire

"chi è Vecna?" chiede Steve "una creatura non morta, dai grandi poteri" risponde incantato Dustin "un incantatore" aggiunge Eddie spostando lo sguardo sul castano "un mago oscuro" conclude, i suoi occhi sono sgranati e le pupille più dilatate di quanto dovrebbero.

"e questo Vecna, c'entra qualcosa con l'incendio al Mole avvenuto la scorsa estate?" domando sconvolta, se questo mostro è il motivo della morte di mio padre, il mio mondo crollerebbe "si..." risponde Max, i suoi occhi, puntati contro i miei raccontano svariati sentimenti, il dolore è il più visibile dei mille che mostra. il mio cuore si ferma per un secondo, le mie guance iniziano a bagnarsi e la mia vista diventa sfocata, i ricordi con mi padre tornano vivi nella mia mente: le serate al cinema, le cene in cui sembravamo una famiglia perfetta e i karaoke in auto con le canzoni dei Tears for Fears. tutto scorre velocemente, un ricordo dopo l'altro. l'unico sentimento che provo in questo momento è rabbia, serro i pugni e guardo a terra "direi che per stasera basta" prende parola Steve "già" lo asseconda Eddie, mi mette la mano sotto al mento, donandomi calore e sposta il mio volto verso di lui, con la manica della maglietta mi asciuga delicatamente gli occhi e mi da un bacio sulla tempia "ora Steve ti accompagna a casa, va bene?" chiede con tono apprensivo il riccio creando un contatto visivo, annuisco debolmente e con l'aiuto di Dustin mi alzo in piedi "tieni, aggiornaci tramite questo. il canale è già impostato" gli passa un Walkie-Talkie Dustin prima di seguire gli altri verso l'uscita "va bene" risponde Eddie avviandosi verso l'interno della casa 


il game master || Eddie MunsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora