capitolo 19

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a passo veloce mi dirigo verso la tomba di mio padre, non sono venuta molte volte da quando lo hanno seppellito, una volta con Vicky, stavo molto male ed ero giù di morale, siamo state li, io piangevo e la mia migliore amica mi abbracciava, sapeva quanto ci ero legata. la seconda volta con Eddie, erano le cinque del mattino, dopo l'accaduto al falò siamo scappati qui, gli ho raccontato tutti i nostri momenti più belli quando ero piccola, lui era li, mi ascoltava con interesse e mi disse "lui è con te, in ogni momento e ti tratterrà da fare cazzate" era molto serio mentre lo diceva, era stata la prima volta in cui lo vedevo serio.

arrivata davanti alla lapide, le lettere incise mi imbambolano per qualche secondo: Marcus y/l/n nato il 18 febbraio 1947, morto il 4 luglio 1985, amorevole padre e marito. delle lacrime mi solcano il volto, lacrime di gioia, mi mancava stare qui "ciao papà" lo saluto sedendomi davanti alla lapide "mi manchi molto, in questo momento avrei proprio bisogno di un tuo abbraccio, non è un gran bel periodo. stiamo nascondendo Eddie, il ragazzo che venne qui con me quest'estate. una ragazza è morta mentre era con lui, la polizia e l'intera città pensa sia stato Eddie. ma io so che non farebbe mai del male a nessuno, a me soprattutto. come mi avevi detto tu, avrei trovato il mio principe azzurro e io ti dicevo che sarei diventata da sola la regina del mio regno, indipendente e ricca, ora sono una drogata che per guadagnare qualcosa spaccia agli studenti della mia scuola e sono innamorata del mio salvatore. sai, Eddie mi ha aiutata molto quando te ne sei andato, mi ha fatto tornare la y/n sorridente e spensierata di tre anni fa. non so se sono ricambiata da lui. so cosa mi diresti in questo caso 'carpe diem, cogli l'attimo y/n, sperimenta la vita e sorridi sempre' me lo dicevi sempre quando volevo iniziare qualcosa, come con la batteria ricordi? poi non me la avete più presa e ho lasciato perdere l'idea, Eddie è proprio come te, mi ha obbligata a rimanere nel club di teatro, dice che ho un talento che nessuno ha, disegno le scenografie per gli spettacoli, sono molto belle, metto sempre il tuo simbolo sullo sfondo, sai quel cerchio con la spirale." dico sdraiandomi accanto alla sua tomba

gli ho raccontato tutto quello che sta succedendo, mi serviva proprio questa conversazione, mi sono tolta un peso che portavo da tanto tempo "y/n!" la voce di Dustin mi fa alzare di scatto, mi fiondo sul Walkie-Talkie e rispondo "dimmi Henderson" "vieni subito qui! codice rosso!" dice chiudendo la linea, afferro le mie cose e corro verso l'auto

"Dustin!" grido davanti alla macchina che è chiusa a chiave e dei ragazzi non c'è traccia "siamo qui!" sento la sua voce dietro di me, mi volto e li raggiungo Steve e Lucas continuano a chiamare la rossa, non da risposta è li, immobile "oh cazzo, non ancora Max!" mi fiondo su di lei e la richiamo più volte, Steve bruscamente prende Dustin dal colletto della felpa "stammi a sentire, chiama Nancy e Robin, sbrigati!" Dustin si trascina a terra e corre verso l'auto mentre io continuo a richiamare la mia amica "dove è finito Dustin!" dico scocciata, mi alzo in piedi e raggiungo il riccio che è in piedi sulla mia auto "dammi quel coso, muoviti!" mi passa il Walkie-Talkie e inizio a chiamare più volte le ragazze "y/n, Dustin sono Robin, vi riceviamo!" risponde la castana dall'altra parte "finalmente cazzo!" esultiamo io e il riccio "vi prego, ditemi che avete trovato una soluzione" chiede esasperato il riccio "non ne siamo sicure, ma provate con la musica, dovrebbe in qualche modo salvarla!" guardo velocemente Dustin, gli passo il Walkie-Talkie, apro l'auto e prendo il Walkman di Max, le cassette e corro dai ragazzi

"ragazzi, ho la soluzione" dico lasciando cadere il tutto "che cos'è?" chiede irritato Lucas "qual'è la sua canzone preferita?" domando mettendo le cuffie sulle orecchie di Max "perché?" chiede Lucas "quale cazzo è la sua canzone preferita Sinclair" ripeto irritata, inizio a cercare tra le varie scatole quella di Kate Bush "eccola!" esclama esaltato Lucas "mettila muoviti" mi ordina Steve, con velocità sfilo la cassetta dalla custodia, la metto nel Walkman e la faccio partire

la richiamiamo più volte, ma ancora nulla "Torna qui Max, ti prego" la richiamo avvicinandomi al suo Busto, la stringo con le braccia "che cazzo succede" gridò sentendo i miei piedi alzarsi da terra, mi stacco velocemente e atterro su Steve che mi prende, il corpo di Max si alza di circa tre metri, ha le braccia distese lungo il corpo e guarda verso l'alto "non funziona" dico mettendo il volto sul petto di Steve "Max svegliati!" grida il castano stringendomi

"Max!" grida Lucas, il corpo della rossa si muove e in attimo la ritroviamo a terra, mi stacco da Steve, corro verso il suo corpo, la abbraccio e la guardo dritta negli occhi "Max sei tornata!" la stringe a se Lucas "va tutto bene, va tutto bene" ripete guardandola "ho temuto di perderti" sussurra stringendo la presa "sono ancora qui" ansima sconvolta la rossa "oh cazzo" dico prima di cadere a terra, la testa mi gira e l'unica cosa che vedo è il buio "il tempo sta scadendo y/n" una voce molto cupa mi richiama, mi volto disperatamente e un lampo rosso mi acceca "sono ancora qui" sono le ultime parole che sento prima di perdere completamente i sensi

il game master || Eddie MunsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora