Tra gli sguardi

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-Granger, non tanta fretta-

Quella frase venne proferita da Piton, in preda ad una insistente curiosità. Riconosceva che, seppur segretamente, la ragazza fosse la studentessa più brillante della scuola. In un certo modo si rivedeva in lei, dedita allo studio, bramosa della conoscenza. Ed in lui si risvegliò qualcosa, preso dalla sua inaspettata empatia: quella ragazza non doveva mandare in fumo i suoi anni di studio. Qualunque fosse la ragione.

Lei si era bloccata sul posto, trattenendo l'aria che, con non poca difficoltà, aveva racimolato mentre gli consegnava la fiala.
Il tempo parve bloccarsi, dilatarsi.
La ragazza avrebbe voluto immobilizzare tutto per poi scappare via senza lasciar traccia.

Nel frattempo Piton si era alzato dalla sedia, girando attorno alla cattedra e rimanendovi poi appoggiato, a braccia conserte.
Hermione dovette voltarsi, tenendo lo sguardo basso.
-Un bolide è schiantato sulla sua testa, Signorina?- quella sua uscita era a dir poco indelicata. Ma dietro quella gelida frase, ad un occhio scrupoloso, era palese che si nascondesse della preoccupazione.
La ragazza negò con la testa continuando a fissare quell'interessantissimo pavimento in pietra, usurato dal tempo e dal numero ingente di alunni che avevano frequentato quei posti.
-Mi guardi-
Non poteva disobbedire e così, con non poco sforzo, alzò gli occhi. Vide un paio di pozzi nerissimi scrutarla attentamente. Era alquanto angosciante non trovarvi alcun tipo di appiglio, in quello sguardo.
-Non tollero disattenzione durante le mie lezioni- il tono era severo -veda di lasciare fuori da quest'aula i suoi problemi adolescenziali-
Aveva utilizzato un tono più acido del solito e di questo il Professore ne era consapevole. Ma come si era già ripromesso, al di là della sua celata premura del momento, si sarebbe divertito ad infastidire l'amica di Potter.

Hermione, invece, provava rabbia.
Di certo non aveva affatto problemi così "leggeri". Magari li avesse avuti. Li avrebbe decisamente preferiti a ciò che invece le attanagliava il cuore.
Il suo sguardo scivolò dagli occhi del mago fino ad arrivare all'inizio del colletto. Vedeva la cicatrice tonda quasi traslucente.
Il suono del pianto rotto del Professore, le invase la mente.
Scacciò malamente quel ricordo.
-Non si ripeterà più, Professore-

Detto ciò si voltò nuovamente verso il proprio banco e, una volta presa la propria borsa con fare stizzito, si diresse verso l'uscita, a passo veloce.
L'atteggiamento della Grifondoro non passò inosservato a Piton, che in risposta ghignò soddisfatto.

Egli non sapeva, però, del pensiero furbo passato in quel preciso istante nella testa della Granger.
Visto il suo malsano piacere nel torturare e prendere di mira gli studenti, lei avrebbe agito di conseguenza.
Si fermò sull'uscio della porta.
Occhio per occhio...
-È un immenso piacere averla di nuovo tra noi, Professor Piton- disse in un tono quanto più sinceramente dolce.
Dente per dente.
Corse via più veloce che poteva.
Il ghigno del Professore mutò dapprima in un volto impassibile, per poi divenire furente.
Voleva evitare di essere affatturata dal mago.
Giurò di sentir urlare con rabbia il proprio cognome, dalla bocca del Professore.
La Granger aveva un bel caratterino e ciò lo avrebbe maggiormente divertito.

La sera di Halloween arrivò velocemente.
Il pomeriggio precedente Hermione e Ginny avevano trascorso il tempo tra i negozi di Diagon Alley, alla ricerca di un abito adatto alla festa.
Ginny aveva letteralmente supplicato la propria amica per quell'uscita ed infine, tra promesse impossibili e che fecero ridere la mora, uscirono dal castello.
Quell'uscita fece bene ad Hermione.
I pensieri cupi si erano allontanati dal suo cuore, per qualche ora, per fare spazio al dilemma esistenziale della mise da scegliere.

Decisamente non si era pentita di quell'uscita.
Nemmeno del vestito che aveva acquistato, sotto gli infiniti complimenti della rossa.
Ed ora era lì, davanti allo specchio, mentre guardava la propria figura avvolta in un aderente vestito in pizzo nero, con lo scollo a barca.
Non si riconosceva nemmeno, con quei lunghissimi capelli lisci ed il trucco smokey eyes.
"Da rivalutare i capelli lisci" pensò tra se e se.
Il flusso di pensieri si interruppe non appena l'amica l'aveva chiamata, sull'uscio della porta.

La Sala Grande, gremita di studenti come un vero e proprio formichiere, era stata svuotata dai tavoloni e addobbata di splendide zucche, finte ragnatele e ai lati tavole ricolme di ogni leccornia possibile.
Hermione si guardò attorno perplessa.
Aveva perso la propria amica.
"Chissà dove si è cacciata" pensò tra se.
Non fece in tempo a formulare il pensiero che, alle sue spalle, la McGranitt l'aveva richiamata, complimentandosi con lei per la mise.
La Grifondoro si era girata verso di lei, con un sorriso smagliante, che si smorzò leggermente non appena vide l'accompagnatore della Professoressa.
Piton, ovviamente, non si era sbilanciato nell'abbigliamento. Notò solo che, al contrario delle lezioni, non portava il mantello.
Solo il suo fidato frock-coat, chiuso perfettamente dagli innumerevoli bottoncini.
-è un incanto, Signorina Granger!- disse entusiasta l'anziana donna, che continuò -non trovi anche tu, Severus?-
Il Potion Master rimase impassibile. Mosse solo verso l'alto il suo sopracciglio -decisamente- rispose sarcastico -a dir poco appropriata una mise così...succinta-
L'aveva squadrata da capo a piedi, facendo arrossire la giovane Grifondoro.
Minerva prese parte della sua alunna, guardando contrariata il Professore di Pozioni -suvvia Severus! È Halloween e il mondo sta cambiando, le nuove generazioni si stanno evolvendo..-
Venne interrotta da Piton -regredendo semmai, Minerva-
La McGranitt alzò una mano a mezz'aria, come a voler dare poca importanza alla sua affermazione, dopodiché si congedò, lasciando Hermione e Piton da soli.
La ragazza non sapeva dove guardare, mentre il Professore la squadrò penetrante per un'ultima volta, con quel suo cipiglio severo.
Nel guardarlo velocemente, notò qualcosa di diverso nel suo sguardo.
Forse...tristezza?
Immersa nei suoi pensieri, venne poi travolta dall'amica, spuntata dietro di lei senza preavviso, seguita da Harry.
Si girò nuovamente verso il Professore, convinta che di lì a poco avrebbe dato il meglio del suo sarcasmo, alla vista di Potter.
Ma non c'era nessuno.
Vagò con lo sguardo tra la folla, notando la nera figura uscire dalla Sala Grande.
Si congedò dai propri amici, presa dalla sua curiosità di sapere dove quell'uomo stesse andando.

Legame indissolubile - snamioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora