L'altra parte di te

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Il mattina successivo Hermione si svegliò carica come non mai. La proposta della Preside le aveva donato nuove energie. E se si trattava di studio, era sempre pronta ad approfondire ed apprendere ogni cosa.

Vide Hogwarts semideserta e ciò le destò una strana ma piacevole sensazione. Non sentire il forte brusio della Sala Grande le aveva fatto riscoprire il gusto di consumare la colazione. Non era di fretta e la scomodità della divisa scolastica venne sostituita da una tuta calda e confortevole.

Scese nei sotterranei, mentre percepiva salire l'umidità in quei posti. Presa dall'euforia bussò alla porta dell'aula di Pozioni, senza però attendere risposta.
Trovò Severus intento in uno dei calderoni predisposti, ma non fu di certo quello che la stupì.
Semmai era rimasta di sasso nel vedere quell'uomo, sempre vestito con il suo fidato frock-coat, portare in quel momento solo una candida camicia, con le maniche arrotolate fino ai gomiti.
Da quella distanza poteva intravvedere, tra quelle braccia toniche, il marchio nero.
Deglutì rumorosamente.
-Granger, cosa serve bussare se poi non si attende il permesso di entrare in aula?-
-Mi scusi- proferì flebilmente, incerta se dargli del tu o meno.
Il Potion Master alzò la testa nella sua direzione -Chiuda la porta-
La ragazza fece come ordinato, avvicinandosi poi al Mago.
L'imbarazzo del momento venne scacciato malamente da una prepotente curiosità -Da dove cominciamo? E che cosa sta preparando? Devo per caso tirare fuori dalla borsa la piuma e la pergamena?-
Il Mago si fermò di colpo dalla propria attività. Appoggiò il mestolo, utilizzato poco prima per mescolare le ali di fata con l'acqua presente nel calderone.
-Non cominciare con le tue solite e saccenti domande, Granger- appoggiò il pollice e l'indice alla base del naso, come infastidito, per poi riportare il braccio al lato del proprio corpo -ricordati che posso andare in qualunque momento dalla McGranitt ed interrompere questa stupida trovata delle lezioni extra-scolastiche-
Hermione alzò gli occhi al cielo, senza dire nulla. Quell'uomo era veramente pesante, quando ci si metteva! Il problema era che, in quel caso, possedeva il coltello dalla parte del manico.
-E risparmiati certe facce! Piuttosto renditi utile. Prendi i capelli di Veela dalla dispensa in fondo all'aula-

Hermione fece quanto richiesto e riportò subito l'ingrediente da aggiungere. Lo appoggiò a fianco del Mago, perdendosi nei lenti movimenti dei bracci, intenti nella miscelazione. Ad ogni giro di mestolo, poteva vedere chiaramente i muscoli e le vene delle braccia guizzare animatamente.
Aveva totalmente perso l'attenzione verso ciò che bolliva nel calderone, senza accorgersi che il Mago la stava richiamando.
Per ripetute volte apparve come un suono ovattato e confuso.
-Granger!- ruggì il Professore.
-Si?- alzò gli occhi verso di lui, in modo innocente
-Ti hanno lobotomizzata? Prendimi i petali di rosa e le lacrime di sirena, subito!-
Fece quanto detto, rimettendosi al suo fianco.
Il Potion Master sospirò.
-Vieni qui al mio posto, immagino tu sappia cosa stiamo preparando e in che modo bisogna mescolare l'intruglio-
-L'Amortentia?-
-Esatto- arretrò di un passo rispetto al calderone e porse il mestolo alla ragazza.
Hermione prese posto davanti a lui. Il Professore rimase dietro di lei ad osservarne se i movimenti fossero corretti. La vide però rimestare troppo lentamente, così prese la mano nella sua, cominciando a girare con maggior velocità.
La Grifondoro girò di poco la testa, nel vano tentativo di vedere con la coda dell'occhio Severus che, per tutta risposta, le si avvicinò dicendo solo -guarda la pozione-

In quel momento Severus scostò i capelli dal collo della ragazza, con l'intento di avere maggior visibilità sulla pozione ma, quel collo così fine ed esposto, lo fece deglutire.
Si avvicinò un po di più a lei e facendola sussultare, non appena sentì quel contatto. La mano sinistra del Potion Master si appoggiò delicatamente al suo fianco.
Le disse in un roco sussurro -devi rimestare più velocemente la pozione- e poco dopo fermò la mano della ragazza.
Lei si voltò, trovandosi il Professore vicinissimo, perdendosi nel profumo di muschio e pergamena. Notò in quel momento il collo del Professore esposto, mentre i primi due bottoni della camicia non erano allacciati.
Fu inevitabile guardare le rotonde e traslucenti cicatrici.
-Perché?- chiese realmente incuriosita dall'affermazione, sollevando lo sguardo su di lui.
-Perché- le dita del Potion Master fecero un percorso lento, a partire dal fianco della ragazza, fino ad arrivare alla spalla e al collo -se non mescoli alla velocità corretta il liquido non ottiene la giusta densità-
Gli occhi neri e profondi del Professore virarono sulle carnose e rosee labbra di Hermione, abbassandosi lentamente e baciandola.
La foga di quel momento lo portò ad avvicinarsi al corpo della Grifondoro, facendola arretrare e appoggiare al piano di lavoro.
Hermione non aveva esitato a rispondere a quel bacio così travolgente. Parevano entrambi mai sazi l'uni dell'altra.

L'inconfondibile fischio dell'intruglio li fece risvegliare da quel piccolo momento di piacere, staccandosi a velocità lampo e recuperando gli ultimi ingredienti per il completamento dell'Amortentia.
Severus stette ad una distanza accettabile e sicura rispetto alla ragazza, permettendole di finire senza intoppi la pozione.
Completato il tutto, risistemò con cura gli arnesi e gli ingredienti in eccesso, per poi ripulire con un gratta e netta la postazione di lavoro e il calderone.

Severus prese in mano una delle provette appoggiate alla scrivania. Osservò contemplativo il liquido al suo interno.
-Il liquido si presenta di un color madreperla, tra esso spiccano venature argentee- aprì la boccetta mentre guardava una piccola esalazione umida risalire nell'aria -la pozione emana una condensa ascendente a spirale-
Guardò la ragazza per interminabili istanti, curiosa come non mai di sapere l'esito e disse -per quanto mi duole ammetterlo, il lavoro è eccellente-
Il viso di Hermione mutò dall'incertezza alla felicità, mentre sul suo viso si spiegava un sorriso luminoso.

Severus si voltò di spalle, intento a rimettere la provetta assieme alle altre presenti sulla scrivania. Senza che lei lo potesse vedere, portò la bocca della provetta vicino alle narici, inspirandone il profumo e, ciò che accadde dopo, lo lasciò di pietra. Il tipico profumo di giglio di Lily Potter, aveva lasciato spazio ad un aroma nuovo: essenza di fiori di ciliegio.

Legame indissolubile - snamioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora