Aggiungi un posto a tavola

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Per quanto erano rimasti in quella posizione?
Per tanto, troppo tempo.
Ed Hermione quella mattina si era svegliata con un piacevole sorriso stampato sul viso.

Era accaduto.
Finalmente quell'uomo si era fatto avanti.
Eppure l'idea che colui che le aveva rubato i pensieri e il cuore fosse proprio il Potion Master, le provocava ancora una strana sensazione.
Però il suo profumo...
Pergamena e muschio.
L'aveva portata lontana da quella stanza, verso luoghi remoti del suo cuore, provando sensazioni del tutto nuove e sconosciute.
E quelle labbra sottili...
Contro ogni sua aspettativa quel Mago ci sapeva fare. Chissà se, al di là dell'amore per Lily, avesse avuto altre donne.
Non voleva nemmeno pensarci.

Quel flusso di pensieri venne interrotto da una constatazione oggettiva: tre giorni e sarebbe sopraggiunto il Natale.
Aveva accettato di buon grado l'invito dei coniugi Weasley per la cena a Grimmauld Place, prima che accadessero gli eventi delle ultime 12 ore.
Ma ora quasi se ne pentiva.
Rifletteva su quanto fosse tristemente ingiusto festeggiare il Natale con la sua seconda famiglia, mentre Severus rimaneva al castello in completa solitudine.
Le balenò in testa un'idea: parlare con Molly e invitare il Professore.

Si alzò dal proprio letto, trovando Ginny già sveglia.
-Buongiorno dormigliona!- le disse con voce squillante.
-'giorno- proferì con voce roca in risposta, con un visto estremamente rilassato.
-Devo sapere qualcosa?- le chiese Ginny maliziosa, per poi continuare -Il serpentone è venuto da te, poi siete usciti dalla Sala e non ti ho più rivista-
-Si..beh...sono uscita...poi...si...perché...lui...-
-Oddiosièarresoall'evidenzaetihabaciato!- aveva detto tutto d'un fiato, sospirando sollevata.
Hermione la guardò sospettosa -e tu come lo sai?-
-Il mio ginnyistinto non sbaglia mai!- e poi continuò -quindi?-
-Lui è così...dio non saprei come definirlo...-
-Inquietante?-
-Ma che dici!- le diede una leggera pacca sul braccio -diciamo che ci sa fare, bacia divinamente e..-
-Ok ok non voglio sentire dettagli troppo scabrosi!- la fermò l'amica -tu sei felice?-
-Decisamente-
-Questo è l'importante- e dopo aver proferito orgogliosa le ultime parole, cominciò a lavarsi i denti.
Hermione decise di condividere la propria idea della cena di Natale assieme all'amica. Avanzò incerta verso di lei, mordicchiandosi il labbro inferiore.
-Ginny..se invitassimo anche Sev..Piton alla cena di Natale?-
La rossa strabuzzò gli occhi, rischiando di soffocarsi con il dentifricio.
-Stai scherzando Herm?-
In un'imitazione perfetta di Piton, Hermione alzò il sopracciglio destro -ti sembra stia scherzando?-
-Oddio adesso mi sembri la sua copia esatta!- e continuò -ok...per me va bene, basta che il pipistrellone non si sieda accanto a me-
Hermione sbuffò entrando nel bagno della loro camera.

Le due amiche si smaterializzarono a Grimmauld Place, dopo che Molly aveva risposto alla missiva della mora in cui le chiedeva di poterle parlare, invitandole all'ex quartier generale dell'Ordine.
Quel posto cupo era stato risistemato dopo la guerra, trovandolo decisamente più confortevole e caldo in quel momento.
La Signora Weasley accolse calorosamente le due ragazze, offrendo loro una tazza di thè.
Si sedettero al lungo tavolone ed Hermione iniziò il discorso.
-Molly, credi ci sarebbe un posto libero in più per la cena di Natale?-
Ginny non si era persa nemmeno uno di quegli attimi, guardando attentamente prima la madre e poi l'amica.
-Oh Hermione cara! C'è sempre un posto libero per tutti. Ma dimmi...devi presentarci qualcuno?-

Molly Weasley aveva accettato senza remore la rottura del fidanzamento tra lei e Ronald, cercando inizialmente di far calmare le acque tra loro due. Le voleva bene, nonostante tutto e desiderava solo il meglio per lei.
Come avrebbe reagito se le avesse confessato in merito a Piton? Non voleva pensarci, non voleva immaginare il volto dispiaciuto di quella che reputava una seconda madre.

-No...in realtà non devo presentarvi nessuno...ma pensavo, visto quanto accaduto durante la guerra...se invitassimo il Professor Piton?-
Vi furono attimi di implacabile silenzio, in cui la donna guardava la ragazza in modo stupito.
Quell'espressione si sciolse poi in un sorriso materno -sei sempre stata una ragazza dolce, Hermione. Ma temo che il Professor Piton non ami particolarmente le feste- fece un piccolo sospiro e poi continuò -in ogni caso prova ad invitarlo, è pur sempre un nobile gesto!-

Le due amiche tornarono al castello quella sera stessa. Hermione scalpitava per il dopocena. Dal giorno precedente si erano lasciati senza dirsi nulla. Come l'avrebbe preso quell'invito?
Una novità positiva o un affronto alla sua pace e indipendenza?
Le probabilità puntavano maggiormente alla seconda opzione, ma decise di mettere da parte quella prospettiva spiacevole. Si fece coraggio e bussò alla porta.
La voce profonda del Potion Master la invitò ad entrare nel suo studio.

Appena varcata la soglia della porta, vide il Professore chino su alcuni fogli di pergamena, intento a trascrivere quelle che, presumeva, fossero correzioni.
Non sapeva come comportarsi, dopo ciò che era accaduto tra loro, optando per un atteggiamento cauto.

Non alzò il viso dai fogli, dicendo solamente -a cosa devo questa sgradevole visita, Granger?-
Hermione sorvolò sull'affermazione tagliente dell'uomo, conscia del fatto che mai sarebbe cambiato. Piuttosto si chiese come sapesse dell'identità dell'ospite, senza alzare la testa.
-Nessuno, a parte te, oserebbe presentarsi nel mio ufficio all'ora di cena. Inoltre hai un profumo inconfondibile- si era fermato per un secondo, alzando lo sguardo su di lei che, sentendo quella frase, dapprima fu stupita nel sapere che aveva eseguito una legilimanzia senza contatto visivo, dopodiché sorrise con una faccia da ebete. Quindi lui finì la frase -esageratamente dolce. Oserei dire stomachevole-
Hermione si fece forza, appellando a tutto l'autocontrollo necessario per non maledirlo. Aveva un obiettivo preciso e lo avrebbe raggiunto.

Percorse i pochi metri che staccavano la porta dalla scrivania su cui era seduto il Potion Master. Tentennò leggermente e poi chiese di getto -verresti alla cena di Natale a Grimmauld Place?-
Giurò di vedere il Mago strabuzzare leggermente gli occhi, proferendo poi -come, prego?-

Legame indissolubile - snamioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora