Un animato bussare alla porta ridestò il Potion Master dalla propria attività. Scrisse il voto sul fronte di quella pergamena. Guardò soddisfatto la miriade di errori segnati, mentre nell'angolo destro svettava con chiara e leggibile calligrafia una T rossa.
-Avanti- disse poi lapidario, ricomponendosi e guardando la porta d'entrata.
Vide entrare la Granger che, a quanto pareva, era stata dimessa sabato mattina.
In quel pomeriggio afoso indossava un semplice vestitino a fiori, portando il Professore ad indugiare sulle gambe scoperte e toniche.
Nella sua semplicità, era bella.Si appoggiò meglio sulla sedia, guardandola con quel suo maledetto sopracciglio alzato.
-Quale onore...finalmente vedo fuori dall'infermeria Miss Masochista-
Piton non aveva per nulla perso il suo pessimo senso di umorismo e la ragazza, abituata oramai alle sue frecciatine, ignorò la battuta, chiudendosi la porta alle spalle.
-Devo parlarti- disse semplicemente.
-Ebbene?-
-Ho sbagliato a compiere quel gesto, al lago. Ho sbagliato fin dal principio. Non avrei dovuto forzarti con quei discorsi sentimentali.- presa dall'imbarazzo si voltò verso la libreria alla propria destra -tu ami Lily ed io non potrò mai sostituirla. Non posso avere questa pretesa-
Non si era accorta che il Professore si era silenziosamente alzato, ed ora era dietro di lei, guardandole lo chignon scomposto, la nuca fine e le spalle scoperte.
Se ne accorse solo nel momento in cui percepì il suo profumo, girandosi e tentando di capirne la provenienza. Le parole le morirono in gola, ma fu lui a bloccarla nel suo discorso.
La guardava intensamente, percependo i propri occhi corvini fondersi nella dorata ambra.
-Non ti ho mai detto del motivo per cui ho avuto paura- virò leggermente lo sguardo.
Hermione percepiva quanto potesse costargli quell'imminente rivelazione.
-Quando completasti l'Amortentia, feci le dovute analisi. Mi permisi di valutarla dal punto di vista olfattivo e rimasi spaventato da ciò che avevo percepito: essenza di fiori di ciliegio. Il profumo di Gigli era scomparso. Stavo perdendo il controllo della situazione ed ho reagito di sproposito-
Hermione si avvicinò a lui, accarezzandogli il volto. Severus non si mosse, ma chiuse gli occhi, per poi riaprirli e guardarla -quando decidesti di salvarmi, quella notte, si è creato un legame indissolubile. Non sono un cavaliere bianco, Hermione. Sono un mangiamorte, ho commesso omicidi ed altre azioni che di certo non mi fanno onore. Non posso prometterti che il futuro sia facile, comprendo di avere un carattere complesso-
La ragazza si avvicinò a lui -non mi interessa il tuo passato. Dimentichi del fatto che hai sacrificato tanto, tutto per la guerra. Ho scelto di prendere il pacchetto completo, compresi i tuoi mille difetti-
Severus alzò un sopracciglio -Vogliamo parlarne, Signorina Granger? La sua lista di difetti supera abbondantemente due facciate di pergamena-
Hermione sorrise, baciandolo a fior di labbra. Un bacio che, per la prima volta, fu contraccambiato privo di ogni difesa. Un bacio vero, come solo in quel momento poteva essere. Un bacio che sapeva di parole non dette, di dolcezza mancata, di brama dell'altro.
Aprì una porta laterale, invitandola ad entrarvi.
Scoprì la camera del Professore, mentre quest'ultimo l'appoggiava delicatamente sul letto.
Facendo scivolare dolcemente il vestitino della ragazza lungo il suo corpo, indugiò un po di più nel contemplarla. Con lo stesso desiderio, Hermione liberò il Professore dei propri vestiti, ritrovandosi infine abbracciati sopra le verdi e morbide lenzuola.Fecero l'amore, sussurrandosi preghiere poco caste, perdendosi nel suono dei propri nomi, accarezzando delicatamente ogni cicatrice presente nei rispettivi corpi, posandovi baci a volte delicati, altre volte roventi.
Ed infine, stretti l'uno all'altra, si abbandonarono al riposo, stremati dall'amplesso più profondo ed intenso che avessero mai potuto provare.
La ragazza fu la prima ad addormentarsi, serena come non mai, tra quelle braccia che le davano un senso di assoluta protezione.
Il Mago accarezzò, con gli occhi, il corpo di quella ragazza che lo aveva salvato per ben due volte. Lo aveva salvato dal morso di Nagini ed ora lo amava in ogni sua sfaccettatura. Quella vita vissuta tra il ruolo di spia e un amore mai nato, era stata sostituita dal sangue e dall'amore di colei che giaceva accoccolata contro di lui.
-Siamo un legame indissolubile, un filo invisibile ma indistruttibile che tesse trame di vita e di...amore-
L'ultima parola venne proferita con tono decisamente più basso e roco. Non riusciva ad essere sentimentale e quella frase, si ripromise, non l'avrebbe più proferita.
Appoggiò la testa sul cuscino, inspirando segretamente il profumo dei capelli della Grifondoro.———
1 settembre 1999
-Pertanto in quest'aula non praticheremo incantesimi con le bacchette, bensì ci occuperemo di distillare pozioni, studiandone gli effetti ed affinandone le preparazioni-
La porta dell'aula si aprì di scatto, rivelando l'imponente e tetra figura di Severus Piton.
Si mise a fianco di Hermione, incrociando le braccia e scrutando ad occhi socchiusi ogni nuovo studente.
Si intromise nel discorso di benvenuto della ragazza -Sappiate che la sottile scienza e l'esatta arte del distillare pozioni non è una materia per tutti.- incominciò a camminare tra i banchi, terrorizzando i presenti -e se qualcuno di voi oserà distruggere il laboratorio, ne pagherà spiacevoli conseguenze. Lo stesso valga per comportamenti scorretti, sia verso i vostri compagni che nei confronti della Professoressa Granger-
Fece per abbandonare l'aula, ma si fermò sulla soglia della porta.
-Professoressa Granger, una parola-
Hermione sollevò, per un istante, gli occhi al cielo, uscendo dalla classe e chiudendo la porta. Seguì Severus lungo il corridoio, finché non lo vide aprire una porta e trascinarla dentro con forza. La richiuse tenendo intrappolata la giovane donna tra lui e quella superficie ruvida in legno, baciandola senza preavviso e con una certa foga.
-Severus!- squittì imbarazzata -ti sembrano cose da fare mentre siamo a lezione?-
-Ammettilo, Granger. Adori infrangere le regole, specie se a trattenerti dalla lezione è il sottoscritto-
-Severus Tobias Piton, che tu sia o meno Preside di Hogwarts, ciò non ti dà il diritto di interrompere una lezione, terrorizzare le mie classi e tenermi in ostaggio tra le tue braccia!-
-Volevo vedere come te la cavavi tra quelle teste di legno e augurarti un buon inizio di carriera-
La baciò di nuovo, liberandola da quella presa e allontanandosi rapidamente verso il proprio ufficio. Ghignò, mentre nella sua mente apparvero varie idee su come mandare fuori di testa la propria donna, rendendo meno monotono quel nuovo anno scolastico.Fine
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Spazio autrice
Spero vivamente vi sia piaciuta! Ci ho messo il cuore in questa ff, quindi vi prego: siate clementi!
Un abbraccio e a presto!Patrisha_Piton
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Legame indissolubile - snamione
FanficTutti conosciamo gli avvenimenti accaduti quella notte del 2 maggio 1998, durante la battaglia di Hogwarts. Ma se, insospettabilmente, qualcuno conoscesse già da prima i piani di Silente, cambiando il destino e la vita di Severus Piton? La storia n...