Dolce etimologia

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Era rimasta di fronte allo specchio, contemplando quel prezioso oggetto appeso al collo.
Si girò verso la scatolina, riflessiva. Una scatolina nera e anonima. Sorrise conscia di chi avesse compiuto quel gesto, accarezzando il piccolo dono.
-Noto con piacere il tuo gradimento-
Dall'oscurità della stanza apparve il Potion Master, con il viso parzialmente illuminato dalla luna, facendo spaventare a morte la ragazza.
-Diavolo, Severus! Ti sembrano scherzi da fare?!-
"Da quanto è qui? Mi avrà vista nuda?" Fu il primo pensiero e, sul proprio viso, si leggevano chiaramente gli occhi shockati.
Severus ghignò soddisfatto, avvicinandosi a lei.
-Da quando sei entrata e si, Granger, mi sono goduto l'intero spettacolo-
Le aveva di nuovo letto la mente, senza che lei se ne potesse accorgere. Sbuffò fintamente contrariata.
Con l'indice e il pollice le sfiorò la pelle del décolleté, fermandosi poi al ciondolo.
Hermione sorrise imbarazzata, osservando il volto abbassato del Potion Master, intento ad osservare il gioiello.
-Grazie- proferì in un sussurro.
Il Professore alzò un sopracciglio, continuando l'ispezione scrupolosa di quell'oggetto, indugiando sulla scollatura della sottoveste -devo ammettere che questa collana risalta decentemente addosso alla proprietaria-
Alzò il proprio sguardo, incontrando quello ambrato della ragazza.
La baciò senza esitazione, un bacio che non aveva nulla a che fare con quello di qualche giorno prima. Un bacio che ardeva di passione, di parole non dette, di brama verso quella pelle giovane e profumata.
Si staccarono, oramai privi d'aria.
Hermione guardava intensamente il Professore.
-Che significa il ciondolo a forma di piuma?-
Il Mago rispose con voce roca, maledicendosi per così poco autocontrollo -mi delude la tua mancata perspicacia, Granger- la ragazza fece per controbattere, ma lui la bloccò con il suo discorso -Non conosci l'etimologia del tuo nome?-
-Certo, so tutto in merito all'argomento!- rispose pronta e piccata. In quel momento gli sembrava di rivedere al suo cospetto la saccente ragazzina undicenne -il mio nome ha origini greche. Nella mitologia greca Ermione fu la bellissima figlia di Menelao ed Elena. Il nome deriva da Hermes, ossia "messaggero degli dei"-
-Bene, Granger, e dopo questa ripetizione a pappagallo di ciò che hai studiato, cosa ne deduci?-
-La piuma...-
-Esatto, strumento essenziale per qualunque forma di comunicazione. Siano esse delle semplici pergamene di temi scolastici, che delle missive private. Un simbolo che ti appartiene, per eccellenza-
La ragazza gettò un'ultimo sguardo a quella piuma d'oca bellissima e dettagliata.

Severus Piton aveva parzialmente abbandonato l'idea dell'amore pindarico, puro ed eterno di Lily. Ora percepiva quella donna tanto amata come un riflesso sbiadito, indistinto di ciò che attualmente provava verso la Granger.
Seduto sul divanetto del suo studio contemplava la foto di Lily, mentre nella sua mano destra reggeva un bicchiere cristallino con del Whisky Incendiario.
Un sentimento somigliante ad un senso di colpa si impadronì di lui. Sentiva come se non potesse meritare ciò che la vita gli aveva generosamente donato. Una ragazza pura, forse un po troppo giovane, che gli aveva salvato la vita.
Accarezzò il volto sorridente della donna, sorridendo tristemente.
Forse stava percorrendo la strada sbagliata? Quell'amore proibito, nascosto tra le umide mura del castello, lo spaventava, tremendamente. Soprattutto perché percepiva la distinta sensazione di non riuscire ad averne il controllo.
E se li avessero scoperti?
Se la Granger avesse cambiato idea scegliendo una persona più appropriata, consona?
Si ridestò dai suoi pensieri, nel momento in cui sentì il chiaro suono di qualcuno che stava bussando alla sua porta.

Andò verso l'entrata con fare seccato, aprendo in modo lesto la porta. Non guardando di fronte a se, iniziò a ruggire -Granger, se è per...-
Ma le parole gli morirono in gola.
Non c'era la Granger, di fronte a lui, bensì una donna decisamente più matura, le cui rughe testimoniavano il peso degli anni che la stavano consumando: era la McGranitt.
-Minerva- tentò di salutare mantenendo un precario autocontrollo.
-Severus- contraccambiò il saluto -come vedi non sono la Signorina Granger, spero ugualmente di potermi accomodare-
Piton tentò di non esternare alcun tipo di emozione, accennandole con un secco gesto della testa di entrare.
La strega si accomodò al divano, mentre lui la superava, ponendosi di fronte alla vetrinetta di quelli che parevano liquori di vario genere.
L'anziana strega virò accidentalmente lo sguardo sul tavolino, trovando la foto di Lily. Conosciuta per il suo profondo tatto, come previsto non chiese nulla, ne fece riferimenti a quell'oggetto presente sul piano d'appoggio.
-Vuoi?- chiese lui senza voltarsi, riferendosi al Whisky.
-Grazie-
Il Potion Master tonò con la bottiglia ed un bicchiere, riempiendolo di quel liquido ambrato di un paio di falangi.
L'anziana maga iniziò -c'è qualche problema con la Signorina Granger, Severus?-
-Ordinaria criticità- bevve un sorso -piuttosto...a cosa devo questa visita?-
-Credo sia giunto il momento, Severus. Ne ho già parlato con Albus e lui mi ha dato la sua benedizione-
In quel momento, nella testa del Potion Master regnava il caos. Le parole della Preside potevano significare tutto e niente. Temeva il peggio: l'aver scoperto ciò che stava accadendo tra lui e la Granger.

Legame indissolubile - snamioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora