"Ognuno di noi è artista della propria vita: che lo sappia o no, che lo voglia o no, che gli piaccia o no"
-Zygmunt BaumanCan You Feel My Heart - Bring Me The Horizon
Leila
Per la seconda volta mi ritrovo davanti a quei gradini di quel distretto di polizia. Con la sicurezza che la vecchia me non aveva, entro.
Il mio pugno colpisce piano, ma abbastanza forte per far intuire la mia presenza, la porta in legno con una piccola targhetta dorata dove è inciso 'Detective Jenkins'.
«Avanti» la sua voce calda e pacata mi dà più sicurezza, almeno non sono stata convocata per aver fatto un casino.
Apro la porta e ad accogliermi ci sono sia il detective Jenkins che Jack, entrambi mi guardano ma con due sguardi completamente diversi: Dominic ha sul volto un'espressione calma che ispira serenità, lo stesso non si può dire di Jack che mi guarda come se fossi il suo peggior nemico.
Il detective mi fa cenno di sedermi affianco al mio collega e, una volta preso posto, inizia a parlare.
«Vi ho fatto venire entrambi qui per sapere se ci sono novità e per dirvi che ogni settimana verrete qui, con la massima discrezione, per aggiornarmi» Ci guarda, prende un respiro profondo e poggia i suoi gomiti sulla scrivania per avvicinarsi a me.
«Jack mi ha detto che non fai altro che litigare con il boss della zona»Abbasso la testa come una bimba che è stata scoperta a mangiare Nutella di nascosto.
«Leila, il piano è cambiato...» fa una pausa in cui sorride appena.
«Fallo avvicinare a te, fai in modo che si fidi!» Esclama ormai fuori di senno.Sia io che Jack lo guardiamo sconvolti «COSA?!» esclamiamo all'unisono.
«È rischioso, lo so, ma potresti provare ad essere la sua confidente e così potremmo sapere qualcosa di più!» I suoi occhi pieni di uno strano luccichio, come se avesse ideato il piano più geniale di sempre. Ma vedendo il mio sguardo dubbioso si riprende con un colpo di tosse.
«Ovviamente se tu sei favorevole a questo piano, non devi fare niente contro la tua volontà» Mi guarda come se stesse sperando che io dica sì, annuisco sicura anche se dentro di me sono tutt'altro che decisa. Cerco di non farlo a vedere mentre racconto cosa ho saputo nelle ultime settimane e spero solo di poter tornare presto al mio appartamento.
Per fortuna Jenkins ci dilegua subito dopo e, una volta uscita dal distretto, corro come mai ho fatto in vita mia.
Arrivo davanti il portone del condominio e cerco disperatamente nella mia borsa le chiavi. Sento il cuore che potrebbe uscirmi dal petto in un secondo, le mani tremano e improvvisamente mi manca il respiro.
Sarò all'altezza della situazione? E se mandassi tutto all'aria? E se morissi? Perché Dominic ha cambiato così improvvisamente il piano? È una follia, è una cazzo di follia!
«Nanetta!» Tutti ma non lui, non ora, non quando il mio cervello sta immaginando tutti i modi in cui potrei morire.
Afferro finalmente le chiavi e, senza dargli retta, provo a infilarle il più velocemente possibile ma le mani tremolanti e sudate non aiutano.
«Lilith tutto bene?» poggia una mano sulla mia spalla, quel tocco è come carbone ardente sulla mia pelle.
«NON MI TOCCARE» urlo mentre i miei occhi si fanno lucidi, il mio respiro sempre più corto e il mio corpo più debole.
Mi prende le chiavi dalle mani con un gesto brusco e apre il portone.
«A che piano abiti?» Mi guarda quasi preoccupato, mentre io vedo davanti a me solo un mostro che potrebbe piantarmi una pallottola in fronte da un momento all'altro. Mimo con la mano il numero quattro e in pochi secondi mi sento sollevare da terra.
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Jaguar - Il male è dietro l'angolo
ActionLeila, una brillante detective sotto copertura, viene inviata nel Bronx per infiltrarsi nella mafia italiana che domina New York. Fingendosi una semplice barista, si avvicina ad Axel, uno dei boss più pericolosi e influenti della città; chiamato il...