Capitolo 23.

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Alice P.O.V

Non so dopo quanto tempo ho il coraggio di alzarmi da terra, e per andare in bagno a prendere la valigetta di soccorso per disinfettare le ferite di Niall, come ho potuto farmi convincere da lui che mi avrebbe difeso?? Sono una stupida, l'ho messo in pericolo ed ora eccoci qua a vederlo mentre non riesce neanche a guardarmi in faccia. Mi siedo sul letto vicino a lui, e con l'ovatta imbevvuta di spirito disinfetto con cura ogni sua ferita, sussulta ogni tanto ma so che si trattiene ad urlare.. che cucciolo, vuole fare un forte! È un ragazzo d'oro, e proprio fortunata la sua ragazza.

Niall«Ahi, brucia» si lamenta appena gli tocco il labbro, come ha fatto quell'essere ha distruggere il volto di questo angelo.

Io«Ora passa» lo rassicuro, toccandogli la mano

Niall«sono un bambino» scuoto la testa contrariata di quello che ha detto

Io«non sei un bambino» gli metto dei cerotti sulle ferite e poi ripongo tutto nel ripiano del mobile.

Niall«ma lo sembro, non sono riuscito a difenderti e guardati... sei mezza nuda, con dei segni sul collo che tra poco saranno viola» cerco di non piangere, mi trattengo ho pianto abbastanza ed ora sono esausta

Io«ora il meglio per te, che tu lasci stare a fare il bodyguard e ti goda il viaggio con la tua ragazza, dimenticandoti di me» lui si alza, e vaga per la stanza come un'anima in pena

Niall«SEI IMPAZZITA? CREDI CHE DAVVERO IO TI LASCIO IN MANO DI QUEL MOSTRO??» dice incazzato nero, credo che tra poco gli uscirà il fumo dalle orecchie

Io«e cosa vuoi che faccia?? Che lo denunci?? Cosi i miei cari soffriranno per mano sua?? Non posso permettergli che lui faccia del male ad altre persone, come ha fatto con te»

Niall«allora lasci che le cose vanno cosi?? Ti toccherà, ti picchierà, ti stuprerà e chissà cos'altro??» annuisco, raggomitolandomi su me stessa in posizione fetale, non riuscendo piu a sopportare quello che dice e a guardare i suoi occhi

Niall«Alice, ritorniamo a Londra cerca aiuto alla tua famiglia.. denuncialo, se sarai protetta lui non ti farà nulla e prima o poi lo arresteranno»

Io«Niall non capisci.. metterei in pericolo loro, e non aiuteranno mai una ragazza che non ha prove e che incolpa uno dei figli del ministro donna piu importante di Londra» ecco, avevo detto di non piangere, e invece già ho gli occhi lucidi

Niall«i lividi non sono una prova??» scuoto la testa

Io«no, chiunque uomo violento e malsano potrebbe farmi questo, lui avrebbe gli avvocati migliori di Londra e ne uscirebbe illeso» lo guardo mentre china la testa frustato e vedere i suoi occhi blu lucidi mi fanno sentire male.

Niall«Alice ascoltami.. iniziamo a fare la denuncia e poi chiameremo un'investigatore privato per cercare prove e vedrai che andrà tutto bene» mi stringe la mano per convincermi ma non lo guardo per l'unico motivo che con i suoi occhi dolci non sarei capace a dire di no

Io«Niall, tante donne hanno avuto la mia stessa situazione, si sono fatte coraggio e hanno denunciato ma poi sono morte.. come me lo spieghi questo?»

Niall«è vero, ma i loro aguzzini ora stanno in carcere, mentre altre sono ancora vive e adesso hanno una famiglia con l'uomo che davvero amano, e non hanno piu paura di uscire. Se tu non denunci, e lui ti ucciderà non riusciranno mai a capire chi è stato e qualsiasi donna dopo di te che si metterà nel suo destino farà la tua stessa fine.. vuoi questo?» scuoto la testa, piangendo convulsamente mentre rimango a dondolarmi tra i miei pensieri

Personal Trainer II || Harry Styles ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora