ZaynPortai Niall al parco quello stesso weekend.
La mia vacanza ad Amsterdam non sarebbe durata molto, e volevo approfittare di ogni attimo libero per uscire e per fare, ogni giorno, tutto ciò che a casa mi veniva concesso a rate.
Con la differenza che quel Venerdì mattina, ci seguirono Harry e Liam a ruota nella camminata lungo uno dei parchi più abbandonati di Amsterdam.
Harry non aveva perso tempo a tirare fuori dai suoi skinny il suo iPhone, cominciando a fotografare praticamente tutto:
"Oddio, guardate: un albero!"
"Ci sono tanti alberi anche nel Regno Unito, Harold" ribattè Liam.
Susseguirono sonori scatti da parte del telefono di Harry. Io e Niall camminavamo davanti a loro ed il biondo sembrava abbastanza tranquillo; si guardava attorno, con l'aria tipica di un guidatore turistico che sa già bene dove i suoi clienti si stanno dirigendo, e sorrideva di tanto in tanto a qualche nuovo bersaglio del telefono di Harry.
"Un uccellino!"
"Ma dove?"
"E lì, proprio lì, Liam!" urlò uno dei miei due migliori amici.
"Ma chi, quello?"
"Sì! Aspetta, devo scattargli una foto"
Inutile dire che prima che la scattasse l'uccellino, o meglio, l'uccellaccio enorme appollaiato su un ramo, volò via.
"Cazzo, che sfiga. Sarebbe stato una perla da aggiungere al mio profilo Instagram"
"Harry, cosa vuoi che ti dica? Non tutti siamo fatti per stare davanti le telecamere"
Deglutii pesantemente a quell'affermazione di Liam ripensando a come mi era venuto naturale posare per quelle stupidissime foto in intimo.
Niall proseguì spedito verso l'altalena, ed io non mi opposi a quella scelta.
"Niall, vuoi che ti spinga?" chiese gentilmente Liam, vedendo Niall sedersi.
Mi morsi l'interno guancia, cercando di reprimere quel fastidioso senso d'invidia nei confronti del biondo che, ignaro, mi aveva guardato in cerca di approvazione.
Avrei voluto rispondere di no, ma dirgli "No, Niall, ti dondolo io" non sarebbe stato poi così cortese. Quindi annuii con un cenno del capo, pentendomi l'instante successivo quando Liam arpionò i fianchi asciutti del biondo.
Non avevo nulla contro Niall, ma in quel preciso istante avrei voluto essere al suo posto: insicuro e taciturno, seduto sulla seggiola di un'altalena, pronto per farmi trascinare lentamente da Liam.
Era una gelosia diversa da quella che avevo provato nel quartiere a luci rosse, era più genuina, e sparì nell'esatto instante in cui un sorriso tagliò il volto di Niall.
La risata cristallina del mio amico di Amsterdam si unì al cinguettare degli uccelli che Harry stava ancora cercando di fotografare.
Non c'era nulla in particolare per cui ridere, ma era semplicemente un momento ludico ed ero contento di condividerlo con loro.
"Mezza sega" se ne uscì Harry, interrompendo l'armonia di quell'attimo.
"Che vorresti dire, principessa?" chiese Liam di rimando, con il tipico tono di chi non vuole fare davvero a botte.
"Lo fai andare piano, nell'altalena si dovrebbe sentire l'ebbrezza del vento"
"E' arrivato il poeta" dissi, accompagnando l'affermazione con una pernacchia.
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Il Sole Esiste Per Tutti.
FanfictionTre anni dopo, Liam indossava solo jeans chiari, Harry era diventato quasi un metro e ottanta ed io avevo scoperto che suonare il pianoforte era diventato stancante. A Maggio, Liam non era stato bocciato, Harry si era fatto mezza squadra di football...