Harry
Mi uscì un piccolo risolino quando sentii la voce di Michael riecheggiare nello spogliatoio dove, pochi secondi prima, stavo riversando le mie voglie perverse sull'oggetto delle mie fantasie non proprio remote.
Louis spalancò gli occhi, indeciso sul da farsi, e vedendomi ridere non indugiò un secondo prima di tapparmi la bocca con la sua. Mi aggrappai ai suoi fianchi bagnati mentre le nostre lingue entravano a contatto.
Fu il modo più dolce ed adatto per zittirmi poi "Resta buono" mi sussurrò ancora sulle mie labbra.
Se queste erano le pene da pagare per baci come quelli, le avrei subite cento volte e più.
"Amore, sto uscendo!" gridò Louis al suo ragazzo.
Chiuse la doccia e, mentre io venivo investito dall'aria fredda, lui uscì.
Fui geloso di tutta quel ben di Dio che Michael avrebbe visto di lì a poco, ma poi il ragazzo con cui avevo fatto l'amore poco prima si infilò un accappatoio lanciandomi un occhiolino. Non avevo mai visto Louis così sicuro di se stesso.
Non sapevo che genere di discussioni avessero avuto lui e Michael, ma quando era venuto da me chiedendomi di soddisfare le sue - e le mie - richieste, la palese delusione nei suoi occhi non mi era sfuggita. A mio parere, infatti, il rosso doveva aver fatto qualcosa di grosso per convincere Louis a venire da me che, di certo, non ero una delle prime sue scelte.
Sentii il chiaro sciocco di un bacio e deglutii frustrato al pensiero che quelle labbra, poco prima, fossero state sulle mie nel tentativo di zittirmi.
"Vestiti e andiamo. Ti porto a cena"
Appoggiai la testa contro le fredde ed umide mattonelle della cabina doccia, respirando profondamente a quella frase.
"D'accordo, potresti aspettarmi fuori?"
"Ora ti vergogni di vestirti davanti a me?" chiese l'odioso ragazzo.
"Ovviamente no amore, ma in realtà non avevo concluso la doccia. Saresti davvero un tesoro se mi aspettassi fuori lo stadio" disse, e sentii il secondo rumore lascivo di un bacio.
"Ogni cosa per te, Boo" concluse.
Non sentii più niente per un po' e l'immagine di Louis e Michael abbracciati a baciarsi mentre il rosso gli stringeva il sedere - quello che pochi minuti prima avevo scopato - mi fece girare la testa. Realizzai che fosse solo la mia maligna ed ostentata immaginazione perché Louis era nuovamente davanti la cabina doccia. Michael era uscito dallo spogliatoio.
"Finirai per raffreddarti" mi disse, tendendomi un accappatoio scuro.
"Chissà per colpa di chi" risposi uscendo dalla doccia ed indossando il capo.
"Non mia, ovviamente" continuò lui, incamminandosi verso un armadietto e recuperando un asciuga capelli.
"Ti da fastidio se mi levo l'accappatoio? Quando uso il phon sento troppo caldo" mi provocò.
Ma prima che potessi rispondere, il suo accappatoio era già per terra ed il suo corpo, completamente asciutto, si mostrò a me. Da dove ero posizionato, riuscivo solamente a vedere il suo di dietro che, parlandoci chiaro, non era proprio una piccola cosa. Le spalle ossute e le tracce che riuscivo a vedere dei tatuaggi mi spinsero automaticamente ad avvicinarmi a lui, mentre azionava il phon.
Feci scivolare anche io l'accappatoio ed agganciai le miei mani ai suoi fianchi.
"Non provocarmi, Tomlinson" sussurrai al suo orecchio, prima di mordere il suo collo niveo.
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Il Sole Esiste Per Tutti.
FanfictionTre anni dopo, Liam indossava solo jeans chiari, Harry era diventato quasi un metro e ottanta ed io avevo scoperto che suonare il pianoforte era diventato stancante. A Maggio, Liam non era stato bocciato, Harry si era fatto mezza squadra di football...