Il cielo fa il soffitto, il mare invece il letto.

4.9K 347 567
                                    

Harry

Mi accasciai sul letto, distrutto e sudaticcio.

"Louis, è la terza volta che scopiamo oggi"

Non che mi dispiacesse, ovvio. Ma non era esattamente molto rilassante procedere con l'atto sessuale per tre volte di fila.

Osservai il ragazzo stendersi accanto a me, ansimando.

Louis mi aveva semplicemente distrutto con quelle parole del giorno prima. Non che mi aspettassi un "Sì, amore mio, staremo insieme per sempre", ma quanto meno avrei preferito un rifiuto meno netto, più cordiale. Che chiamarlo "rifiuto" poi potesse essere considerato come un eufemismo, quella era un'altra storia. Louis non aveva intenzione di smettere di vedermi, di uscire con me e di scopare, lo aveva ben messo in chiaro quando avevo cercato di tagliare la corda dopo la famigerata dichiarazione d'amore nei confronti di Michael. Tuttavia, lui mi aveva trattenuto ed io non avevo saputo resistere di fronte ai suoi occhi, alle sue labbra piene e consumate dai miei morsi, al suo collo costellato dai miei marchi. Così, come un ragazzino, ero sceso a patti: ci saremmo visti lo stesso, nonostante tutto.

Lasciò scivolare una mano sul mio fianco prima di avvinghiarsi completamente al mio collo e passarci le labbra sopra.

"Non ti va un altro giro, ne sei sicuro?" mi chiese e fottuto tentatore era un soprannome riduttivo messo a confronto alla sua voce suadente che mi chiedeva di scoparlo nuovamente.

Ma sapevo perfettamente che il Louis che volevo, nonché quello di cui mi ero innamorato, non corrispondeva alla persona che cercava di abbindolarmi per qualche altro minuto di sesso. Louis era molto più dello squallore nel quale stava cadendo poco a poco.

Il motivo lo avevo scoperto quando Zayn mi aveva raccontato di Michael e Niall ed allora realizzai di essere il chiodo che Louis utilizzava per scacciare il pensiero del suo fidanzato secolare. Mi stavo lasciando bellamente usare.

"Mi pentirò amaramente di quello che sto per dire, ma sì, ne sono sicuro"

Lui si mise a sedere di fronte a me, esponendo un falso broncio.

"Quindi per oggi basta?" mi chiese, delirante.

E come potevo negare qualcosa alla persona che mi stava facendo impazzire? Semplicemente non ne ero in grado.

La realtà era che dopo la rottura con Michael credevo che Louis si fosse reso conto che cambiare pagina poteva rivelarsi una delle sensazioni più belle mai provate: il realizzare che c'è molto di più in un intero libro rispetto alla pagina su cui era fermo da anni. Ma non era stato così, Louis non era andato avanti, lo aveva fatto solo fisicamente, con me. Poi basta.

Afferrai la sua mano e me lo trascinai addosso, beandomi della vicinanza. Avrei fatto follie per quel corpo e, sostanzialmente, le avevo compiute: avevo chiesto a tutti di Louis, raccolto informazioni, spiato persone a lui care, ero sceso nel ridicolo con battute insignificanti solo per bearmi del suo sorriso puro, candido. E c'ero riuscito, ora avevo Louis. Ne dovevo essere contento.

Ed invece non lo ero, perché non mi bastava il suo corpo, io volevo le sue attenzioni, la sua completa concentrazione.

Ma lui era troppo impegnato ad amare qualcun altro per accorgersi di tutto l'amore che avrei potuto riservare nei suoi confronti.

"Come ti senti a farmi soffrire?" gli chiesi, con un sorriso amaro a contornarmi il volto.

Lui, ancora ammassato su di me, alzò il capo dapprima poggiato sul mio petto, per guardarmi negli occhi.

"Era questo quello che volevi Harry, sin dall'inizio"

"Le cose cambiano, Louis"

Si passò una mano sulla fronte sudata, in modo da scostarsi i capelli appiccicati sulla pelle. Avrei voluto farlo io per lui.

Il Sole Esiste Per Tutti.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora