Niall
Ripassai il contorno della tazza di cappuccino con il dito, prima di fissare incerto il mio sguardo sul panorama al di fuori della grande vetrata accanto a me.
Amsterdam era ancora pigra quella mattina, probabilmente la gente era ancora rintanata nelle proprie case, o più specificamente, nelle loro caverne di lenzuola più pesanti, in vista dell'inverno. Io non avevo avuto molta voglia di dormire quella notte, probabilmente perché l'idea di rimanere solo non sembrava poi così invitante.
Dopo aver fatto pace con Zayn ero rimasto davvero soddisfatto di aver chiarito con lui, tanto da rimanere abbastanza sereno per tutto il giorno seguente. Tuttavia, le sue parole non mi erano rimaste indifferenti. Mi aveva detto che, in un modo o nell'altro, trovavo sempre la maniera per difendere Harry, nonostante durante quei mesi mi avesse provocato un dolore lancinante al petto. Lo volevo, e lo avevo realizzato. Ma lo volevo in un modo completamente differente dal modo in cui volevo Zayn.
Mi sarebbe piaciuto stare con Zayn, tra le sue braccia, baciarlo, fare l'amore con lui. Questo perché Zayn mi piaceva sia caratterialmente che fisicamente. Ma mi ero dovuto arrendere all'amicizia che legava me al moro, e all'amore che — invece – congiungeva in un modo non indifferente lui e Liam.
Con Harry era diverso: non mi ero mai rassegnato. La sua amicizia mi mancava, avevo voglia di parlargli, di messaggiare fino a tardi con lui, di uscire a mangiare dello zucchero filato o semplicemente di dare da mangiare ai piccioni della piazza più vicina. Erano tutte cose che mi aveva promesso di fare con me, una volta che mi avrebbe visto. Eppure sembrava essersene scordato, così come di me. E questo mi distruggeva. E non riuscivo comunque ad odiarlo, ad insultarlo, a dargli la colpa ad alta voce. Volevo solo stare con lui.
"Niall, sei ancora con me?"
Girai il capo verso il biondo di fronte a me che, con cura, si asciugava la bocca dai residui di caffè latte.
"Sì, Luke, perdonami"
Mi guardò per un momento prima di "Sei per caso sovrappensiero?" chiedermi.
"No no, stai pure tranquillo"
Quando Luke mi aveva chiesto di vederci non mi ero sorpreso più di tanto. Calum stava ritornando con la sua ex, Giada, ed il biondo stava rimanendo inevitabilmente solo. Non che mi facesse piacere essere la ruota di scorta, ma una strana sensazione di calma e tranquillità mi invadeva ogni volta che Luke e Calum erano nei miei paraggi. Mi ricordava i vecchi tempi in cui ancora il mio telefono non aveva squillato di una chiamata da parte del vecchio amico Harry Styles.
Ordinò altri due biscotti al cioccolato e menta, e "Perché non sei venuto insieme a noi in discoteca la scorsa settimana?" domandarmi.
Come se avessi voluto presentarmi lì. Zayn mi aveva chiesto di andarci, di unirmi a loro e fare festa. Ma avevo declinato l'invito perché in quel momento quei pub e quei club troppo affollati mi ricordavano episodi poco piacevoli.
"Sono rimasto a casa, a guardare un film su Netflix"
"Oh, fantastico. Io ci ho provato con Harry"
Strabuzzai gli occhi a quel nome, questa volta non pronunciato dalla mia familiare voce mentale.
"Harry? Harry Styles?"
"Sì, è stata una cafonata bella e buona, lo so. Il punto è che ero ubriaco marcio e ho sempre trovato quel ragazzo interessante ed attraente. Saremmo dovuti venire a prendere un caffè, dopo il pub, ma l'ex di Michael se l'è portato via a forza"
Rabbrividii all'immagine di Louis con Harry, troppo abituato a vedere il castano tra le braccia di Michael.
"Stanno insieme?" chiesi, timoroso.
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Il Sole Esiste Per Tutti.
FanfictionTre anni dopo, Liam indossava solo jeans chiari, Harry era diventato quasi un metro e ottanta ed io avevo scoperto che suonare il pianoforte era diventato stancante. A Maggio, Liam non era stato bocciato, Harry si era fatto mezza squadra di football...