II

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La terza volta che Louis vede il gatto nero sta passeggiando di sera con la mano nella tasca del giaccone di Zayn e sta fumando. Guarda il piccolo micio ed é sicuro che sia il ricciolo, gli sorride e stringe la presa sulla mano di Zayn dentro la tasca del suo giaccone.
Louis accompagna Zayn a casa sua, gli scocca un bacio sulle labbra carnose e gli accarezza il leggero strato di barbetta sul mento. Zayn gli sta sorridendo, non gli sorride mai in quel modo e Louis non può che esserne felice.
"Vado." dice Louis.
"Devi proprio?" cerca di convincerlo di nuovo Zayn trattendolo per il cappotto scuro.
"Devo." gli sorride Louis, lusingato del fatto che Zayn tenesse così tanto a lui.
Zayn sbuffa ma lo bacia sulle labbra facendo scorrere lentamente la lingua sul palato dell'altro vampiro. Quando Zayn riapre gli occhi Louis é già sparito per andare a caccia, così rientra in casa e legge.

Louis però non sta andando a caccia, é già sazio. Louis torna sui suoi passi e si guarda intorno per ritrovare il gatto nero.
Ma Harry é già tornato alla sua forma umana. E sta aspettando Louis con due birre ghiacciate tra le dita lunghissime.
"Ohi." lo saluta Harry con un sorriso sghembo sulle labbra.
"Sera." ricambia Louis recuperando la lattina di birra dalle dita di Harry.
"Vivi qui?" chiede Louis sedendosi sulla panchina del pianerottolo di quella casa.
"Si, da anni ormai."
I due parlano del più e del meno per qualche minuto.
Harry é bello, é bello da star male pensa Louis guardogli i pantaloni stretti, se possibile, più della sera prima. Louis lo osserva mentre appoggia le labbra rosse per il freddo sull'alluminio argentato della lattina, poi si rende conto di avere un impegno con un'altra persona a cui tiene molto e smette di fissarlo.
"Perché non hai paura di me?" chiede Louis in un disperato tentativo di distrarsi dalla vicinanza del corpo di Harry al suo.
"Il sangue di mutaforme é nocivo per i vampiri." risponde Harry intrecciandosi le mani in grembo e sedendosi sulle scale davanti all'entrata di casa sua. Louis si alza, lo segue e sorseggia la sua birra ridacchiando.
"E io come faccio a sapere che non te lo stai inventando?" Louis ride.
Harry lo guarda storto ma con il sorriso sulle labbra enormi.
"Fidati, altrimenti avrei paura di te non credi?" asserisce convinto il ricciolo appoggiando la sua lattina finita sul legno incrinato delle scale d'ingresso.
Passano alcuni minuti di silenzio tombale intervallato solo dal suono del respiro di Harry e da qualche macchina che passa spedita sulla strada di periferia davanti casa sua.
"Era il tuo ragazzo quello?" chiede infine Harry ringraziando la presenza del buio che copre il rossore che gli pervade le guance a quella domanda.
Louis ci pensa un po' su, non si era mai fermato a pensare a cose del genere. Zayn faceva parte del suo branco da decenni, non sapeva come definirlo. Certo, quello che facevano per divertirsi non era propriamente un comportamento da compagni di branco e basta, ma Louis non era sicuro che Zayn volesse una relazione con lui. Erano troppo simili eppure troppo diversi.
"Una specie." dice infine accarezzandosi la sottile barbetta che gli sporca leggermente il mento.
"Com'é il sesso tra vampiri?"
Harry, da quando sei anni prima i vampiri avevano deciso di rivelarsi agli esseri umani, se l'era sempre chiesto. Lui stesso aveva provato il sesso con qualche vampiro, ma di due vampiri che raggiungono il piacere dei sensi insieme non ne aveva mai sentito parlare.
A Louis compare un leggero ghigno sulle labbra, guarda Harry negli occhi e "Spettacolare." risponde a labbra serrate. Harry prende fuoco ma continua a guardare Louis dritto negli occhi, dio se sono belli pensa.
I due però vengono interrotti da un rumore lontano di passi. Rimangono immobili seduti uno accanto all'altro sulle scale, nessuno fiata.
É Zayn.
Cammina velocemente verso la città. Louis lo segue con lo sguardo, inarca le sopracciglia e storce il naso. Harry si limita a lanciare una fugace occhiata al vampiro seduto accanto a lui e sospirare.
Louis si alza e inizia a seguirlo, cammina a distanza di sicurezza con un gatto nero al suo fianco.
Louis entra al "Victor's" il suo solito bar dove Zayn odia andare. Il giovane vampiro dai capelli color cioccolato é leggermente confuso.
Louis entra lasciando leggermente aperta la porta per permettere anche al piccolo gatto nero, che continua a seguirlo, di entrare.
Zayn é seduto sullo sgabello alto dell'altra sera e sta tenendo la mano a un ragazzino grosso il doppio di lui, dai corti capelli caramello.
Louis stringe un pugno conficcandosi le unghie nel palmo e va verso il suo ragazzo e quel tipo alto e muscoloso con cui sta parlando amabilmente.
Zayn, con il dito indice, sta facendo dei piccoli cerchi concentrici sul dorso della mano dell'altro ragazzo quando Louis, per farsi notare, batte il palmo sul bancone del bar.
Zayn si gira verso di lui di scatto e ritrae la mano da quella del ragazzino come scottato.
"Vedo che ti tieni impegnato quando non ci sono." asserisce Louis irritato.
"E tu non dovevi essere a caccia?" risponde a tono Zayn non togliendo un attimo lo sguardo da Harry ormai tornato già in forma umana.
Louis da un'occhiata al ricciolo dietro di lui e stringe di più il pugno.
Zayn si alza in piedi e Louis lo afferra per un braccio, se lo porta in bagno e si chiude la porta alle spalle. Il castano sospira incredulo e abbassa lo sguardo sul water sporco di quel bagno.
"Noi non stiamo insieme." asserisce infine Louis. "Ma non puoi pretendere che io non me la prenda per questo." Louis indica la porta chiusa in direzione del bancone del bar dove Zayn teneva per mano quel cameriere dall'aria di ragazzetto di campagna.
"Non pretendo niente. Sei libero di fare ciò che vuoi, ed io pure." sbotta Zayn.
Zayn non aveva mai trovato nessuno che lo sopportasse come faceva Louis e si era semplicemente spaventato da quel rapporto troppo intimo. Aveva bisogno dei suoi spazi e odiava il fatto che con Louis andasse tutto così bene. Lui non era così, non voleva la tranquillità, non voleva stabilità. Ecco perché si era avvicinato a Liam, il ragazzino del bar, con lui litigava sempre, si scontravano per tutto e questo gli piaceva. Gli dava un incomparabile senso di eccitazione che con Louis non provava.
"Fanculo." risponde Louis uscendo dal bagno.
Louis esce a passo spedito dal bagno, va verso Harry e se lo trascina in strada sotto lo sguardo stranito dei clienti del bar.
I due camminano per un paio di isolati in silenzio, Harry calcia un sassolino con la punta del piede destro mentre si stringe le mani nelle pesanti tasche del giaccone invernale.
Louis non sente freddo, non può sentirlo. La sua camminata leggiadra e aggraziata ha un ché di ipnotico per Harry che lo guarda fisso.
"Mi dispiace." sussurra Harry.
Louis sbuffa per poi ridacchiare leggermente. Certo, Louis odiava essere umiliato, era un ragazzo orgoglioso a tal punto da mettere il proprio orgoglio sopra qualunque cosa.
"Tranquillo, solo non posso credere che l'abbia fatto." dice Louis in un sospiro. E quel comportamento non é propriamente da Louis, Louis non si lascia andare in quel modo, con nessuno.
"Beh, é lui a perderci." dice il riccio tra le labbra prima di soffiarsi tra le mani strette a pugno sulla sua bocca nel disperato tentativo di scaldarsi un po'.
Louis ignora il tentativo di Harry di provarci con lui e sorride continuando a camminare nel buio della notte.
"Certo, devono vedersi di giorno, quando io dormo." pensa Louis tra sé dimenticandosi della presenza di Harry che, confuso, si gratta i riccioli per poi "Ma Zayn non é un vampiro come te?" chiedere stranito.
Louis strabuzza gli occhi rendendosi conto del grave errore appena commesso. Ma, a quel punto, non può ritirare le parole appena pronunciate quindi, sospirando, si prepara a raccontare al ricciolo tutta la storia.
"Zayn sopravvive alla luce del sole." dice il castano fermandosi su una panchina a bordo strada, Harry gli si siede accanto.
"Davvero?"
"Si, l'abbiamo scoperto una notte di tanto tempo fa. Eravamo a ridosso dell'alba, dunque il nostro tempo stava per scadere, eravamo a Firenze in Italia e fuggivamo dai Chronicle, i cacciatori del tempo. Ne hai mai sentito parlare?" Louis si passa una mano tra i capelli folti e guarda Harry negli occhi. Il riccio nega scuotendo il capo e Louis continua.
"Devi sapere che un vampiro non può vivere per sempre. Allo scadere dei mille anni di vita i Chronicle ti vengono a cercare per ucciderti. Questo serve ad evitare che i vampiri superino in numero gli esseri umani. E, beh, quella notte a Firenze Zayn compiva mille anni, all'alba ha continuato a correre nonostante la luce del sole, capisci? Non ha preso fuoco come in teoria sarebbe dovuto succedere. É un potere straordinario. E tu non devi farne parola con nessuno." spiega calmo Louis sentendosi tradito e umiliato da Zayn.
"Wow." esclama Harry scivolando sulla panchina.
"Ecco perché scappiamo sempre. Siamo costretti a cambiare città dopo poco tempo, massimo tre mesi e poi ci trasferiamo. Perché altrimenti Zayn verrebbe catturato e di conseguenza anch'io perché l'ho aiutato a fuggire." Louis abbassa lo sguardo rendendosi conto di star parlando ancora al plurale. Louis teneva molto a Zayn, ma in quel momento, dopo aver saputo di essere stato tradito, non era più sicuro di voler continuare a rischiare la propria vita per una persona come lui. Louis sapeva che Zayn aveva difficoltà ad attaccassi alle persone, ecco perché si era sentito straordinariamente potente quando questi si era aperto con lui e avevano finito per andare a letto insieme. Il castano però non si sarebbe mai aspettato un tradimento.
"Tu quanti anni hai?" chiede Harry in pensiero per Louis.
"Ventuno." risponde Louis per poi ridacchiare e "Centodue." rispondere si nuovo, stavolta serio.
"Beh, sei giovane."
"E tu sei stupido."
I due ridono e Louis sparisce nel buio per andare a caccia. Come sempre.

We should live until we dieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora