Harry arriva al 12 di Oxford street dopo aver corso tra i vicoli minuscoli della città nei panni di un piccolo gatto nero. Entra dalla porta verde a due battenti dell'appartamento e, con un sorriso stanco, saluta tutti.
Entra nel bagno subito a destra e si siede sulla tavoletta del water prendendosi la testa tra le mani. Non avrebbe dovuto farlo, avrebbe dovuto dire a Louis la verità fin dall'inizio. Dirgli che lui stesso aveva fatto in modo che Zayn cadesse nelle mani dei mutaforme, la sua razza, dirgli che si era avvicinato a lui non per studiarlo, ma per studiare Zayn. Ma Harry l'aveva desiderato troppo, aveva desiderato troppo il suo corpo, il suo cuore, la sua anima, per mandare in frantumi tutto il lavoro fatto fino a quel momento. Desiderava Louis più di ogni altra cosa al mondo e i segni che aveva sulle braccia, i tagli sulla schiena e i lividi sul collo stavano a significare un desiderio che era stato assecondato.
Harry si porta i polpastrelli candidi a sfiorarsi il labbro inferiore che Louis gli aveva tagliato con i denti, si sfiora il collo, dove Louis lo aveva marchiato con un grosso succhiotto rosso, infine si passa entrambe le mani aperte sui fianchi dove figurano due lividi violacei, esattamente nel punto in cui Louis lo aveva stretto la sera precedente.
Harry, il cuore pieno di sensi di colpa, deglutisce a fatica ripensando a quella notte. Splendida e orribile notte.
Il riccio si alza dal water ed esce fuori, arriva nella sala conferenze e "Io mi chiamo fuori." annuncia dinnanzi a tutti i presenti.
Tom, il mutaforme che diventa un puma dal manto scuro come le notti senza luna, assottiglia gli occhi in due misere fessure.
"Cosa vuoi dire?" chiede voltandosi completamente verso la porta dal quale é appena entrato il riccio. I lunghi capelli corvini gli ricadono sulle spalle e scendono fino a oltrepassare le clavicole, la camicia bianca che indossa mette in risalto la linea flessuosa dei suoi fianchi e gli occhi verdi e profondi si soffermano sul ricciolino.
"Voglio dire che abbandono il gruppo." asserisce Harry con decisione.
Tom ridacchia divertito con quella sua risata affascinante e profonda.
"Non puoi abbandonare il gruppo, non ora che i Chronicle saranno qui." dice Tom guardando Harry negli occhi. Il riccio non riesce a sostenere lo sguardo del suo capo branco e lo abbassa sui suoi piedi.
"Saranno qui?" chiede poi "Quando?"
"Tra tre giorni." Tom cerca inevitabilmente di capire cosa passi nel cervello a quel ragazzino, il suo più brillante discepolo, il futuro capo branco.
Harry spalanca le labbra ed emette un gemito strozzato, trattiene il respiro. Non sa che fare.
"Voglio lasciare il gruppo comunque." ripete Harry imperterrito dopo essersi ripreso.
"No. Non se ne parla." dice Tom.
"Non puoi dirmi cosa fare." lo sfida il riccio.
"Si invece, sono il tuo capo."
"Non più. Ho lasciato il gruppo ricordi?" dice Harry prima di trasformarsi in felino e uscire dalla finestra.
"Seguitelo." ordina Tom a due mutaforme che, repentinamente, diventano un passero e una lucertola.
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We should live until we die
Fanfiction"Cerchi davvero di far colpo su di me?" dice notando il tentativo del riccio di sembrare ancora più sexy. Harry, preso alla sprovvista, decide stare al suo gioco. "Ammetto che la prospettiva di stare con un vampiro sia piuttosto eccitante." dice Ha...