Epilogo 1

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"Quindi esistono anche le fate?" chiede Harry divertito ridacchiando e stringendosi il lenzuolo in vita. Louis lo guarda con desiderio mentre fa saltare una frittella su una padella scura.

"Di quelle non ne ho la minima idea." dice scuotendo la testa.

"Peccato. Bellissime donne con abitini mini e super scollati che sparano glitter dalle dita." Harry scoppia in una fragorosa risata.

"Sono gay Harry, non mi fa impazzire la tua idea." risponde risoluto Louis.

"Avevi una ragazza però."

"Molto tempo fa."

Louis salta un'ultima frittella e la posa su un piatto di porcellana decorato di blu. Poi la porge ad un Harry nudo coperto solo da un succinto lenzuolo bianco, quasi trasparente. Louis lo guarda mangiare e si stupisce di come abbia potuto rimanere coinvolto da un individuo del genere. Harry ha le guance piene di frittelle, sembra un bimbo, a Louis fa una tenerezza inimmaginabile. Si avvicina a lui e lo bacia nonostante questi abbia ancora la bocca piena di frittelle.

"Ti piacciono?"

"Molto."

"É arrivata una cartolina poco fa, mentre dormivi." dice ad un tratto Louis, seduto sullo sgabello alto della cucina del riccio, con il mento appoggiato ai palmi delle mani.

"Sono loro?" chiede subito Harry.

Louis annuisce.

"Stanno bene?" chiede ancora.

"Il biglietto dice solo: Ci mancate." Louis sorride intenerito.

"Saranno troppo impegnati a scopare." dice scettico Harry finendo di masticare l'ultima frittella.

Louis ride e la sua risata cristallina fa risvegliare il ricciolino ancora leggermente intorpidito per quella che era stata la notte più lunga della sua vita.

Harry si alza dal proprio sgabello e quasi inciampa mentre si dirige verso Louis per baciarlo con foga sulle labbra. Louis lo accoglie tra le braccia e gli aggancia le caviglie dietro la schiena cercando maggior contatto con il suo corpo. Louis arriva con le dita al lenzuolo che copre Harry, infila le mani al di sotto e comincia ad accarezzargli la pelle.

"Da dove viene la cartolina?" chiede Harry allontanandosi per qualche istante dalle labbra del castano.

"Marocco." risponde solo il castano alzandosi dallo sgabello e caricandosi Harry in spalla per portarlo di sopra, nel letto.

I due si baciano a lungo, senza fretta. Louis accarezza il ventre di Harry gentilmente e solo con le punte delle dita. Harry invece si concentra sulle labbra dell'altro, così fini e gelide da farlo stare male.

"Voglio che tu conosca mia madre." gli dice con un tono che non ammetteva rifiuti. Louis, dapprima sorpreso, poi scettico, poi spaventato "Come vuoi, piccolo." risponde per poi ricominciare a baciare un Harry Styles tra le risate.

Harry, i ricci sudati, le labbra rosse e gonfie e uno splendido ragazzo sdraiato accanto a lui, ripensa alla scorsa notte, a quei ti amo ripetuti quasi all'infinito e spera, spera davvero, che prima o poi Louis possa davvero pensarli.

Ancora immerso nei suoi pensieri Harry non si accorge nemmeno dello sguardo intenso di Louis su di sé, il riccio d'un tratto volta il viso verso di lui e lo guarda sua volta.

Poi, inaspettatamente e piacevolmente Louis chiude gli occhi, prende un respiro, apre le labbra e "Ti amo, davvero." dice.

We should live until we dieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora