XXI

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Harry si risveglia la mattina seguente nel letto di Louis, nella casa di Louis, con il seme rappreso di Louis che gli cola dalle natiche e il suo profumo nelle narici.

Il riccio si alza dal letto, s'infila i propri vestiti sparsi sul pavimento ed esce di casa. Arriva alla sede dei mutaforme sotto forma di gatto nero, torna umano ed entra dalla porta principale di legno. Non vuole sentire ragioni, non si guarda in giro, lo sguardo fisso davanti a sé.

"Tom." chiama Harry aprendo la porta dell'ufficio del proprio capo.

Il giovane uomo alza leggermente lo sguardo, sorride mostrando le sottili rughe intorno agli occhi verdi e invita Harry a sedersi davanti a lui.

"Dimmi Harry. Hai cambiato idea? Vuoi tornare qui da noi?" ipotizza Tom grattandosi il mento privo di barba.

"No. Voglio farti ragionare."

"Come? Illuminami." ridacchia l'altro.

"Schierati con i vampiri di Doncaster." dice schietto il ricciolino sporgendosi in avanti sulla sedia di legno sul quale si appoggia con le mani enormi.

Tom, sorpreso, scoppia in una sonora risata.

"Direi che schierarmi con i Chronicle mi porterà ben più grandi vantaggi, caro Harry." asserisce convinto Tom.

"Non capisci? Sono vampiri anche loro, e non aspettano altro che un espediente per uccidere tutte le altre minoranze, come i mutaforme." dice Harry esasperato.

"Non sanno che siamo mutaforme." ribatte Tom battendo le mani sul tavolo.

"E pensi che non lo scopriranno mentre saranno qui? Pensi che non tenteranno mai di mordere uno di voi? Quando scopriranno che il nostro sangue é nocivo per loro si renderanno conto che non siamo del tutto umani. E uccideranno anche voi, anche noi." conclude Harry con i denti stretti. Harry non riesce a credere che Tom, la persona di cui si è fidato in tutti quegli anni, la persona che gli ha insegnato tutto quello che sa, sia così ingenuo.

Tom, in uno scatto repentino, scivola nella sua forma animale.

Sulla scrivania ora troneggia un grosso puma dal manto nero e gli occhi azzurri. Tom con una zampata lascia tre segni rossi sul petto del riccio, Harry urla e impreca dal dolore. Le unghie della pantera gli avevano lacerato la carne e Harry si sente d'improvviso svenire.

Chiude gli occhi.

We should live until we dieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora