XVII

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Harry sta tentando di fare un pisolino sepolto nelle coperte di Louis, Zayn sta leggendo mentre Liam lo guarda leggere e Louis é andato a caccia.

"Sei fastidioso." asserisce calmo Zayn senza staccare gli occhi dal romanzo fantasy che sta leggendo.

"Sei parecchio coraggioso per dare a me del fastidioso." ribatte Liam sistemandosi sulla poltrona e levandosi le scarpe con due dita.

"Io non fisso la gente mentre legge." dice Zayn leccandosi le labbra e girando pagina guardando per mezzo secondo l'altro negli occhi.

"Tu sei egoista ed egocentrico." lo accusa Liam scrutandolo di soppiatto anche se sa che il moro lo vede comunque.

Zayn ridacchia e scuote la testa.

"Sei incredibile." dice Zayn con disprezzo.

"Io ho cercato Niall. Mi hanno obbligato a farlo, non sapevo a cosa sarebbe servito quel ragazzo. Poi é stato lui a soggiogarti." confessa Liam.

Zayn non può credere alle sue orecchie.

"Stai cercando delle scuse forse? Dovrei credere che un semplice umano é stato ingaggiato dalle per cercare questo fantomatico Dominatore?" Zayn ride e quasi non sente la risposta di Liam che "Sono un telepate." sussurra.

"Cosa?"

Liam annuisce piano guardandosi le calze nere.

Zayn aggrotta la fronte e si gratta il leggero strato di barba che gli spunta sul mento.

"Perché non me l'hai mai detto?" chiede poi esasperato dal comportamento stupido dell'altro.

"Perché non era importante, cosa sarebbe cambiato se l'avessi saputo prima? Nulla." dice Liam calciando via una delle sue scarpe.

Zayn scuote il capo a destra e a sinistra, si passa una mano tra i capelli lunghi neri e sospira.

"Hai mai provato a leggere nella mia mente?" chiede poi.

Liam lo guarda negli occhi, gli era mancato il suo sguardo su di lui, lo scaldava, gli faceva perdere la testa.

"Oggi, mentre non mi parlavi. Mi dispiace tanto Zayn. Avrei dovuto dirti da subito che i mutaforme avevano chiesto di me, avrei dovuto dirti che sono un telepate, avrei dovuto avvertirti. Scusami. Scusami tanto." Liam non prende nemmeno fiato tra una parola e l'altra, é davvero dispiaciuto, Zayn può leggerglielo negli occhi. E, alla fine, lo sguardo triste e rassegnato del ragazzo lo fanno sciogliere. Zayn si alza dal divano e va verso la poltrona di Liam, si piega giusto per arrivargli al viso e lo bacia sulle labbra dolcemente.

Ma Liam sembra non voler andarci piano, afferra il collo di Zayn da dietro e affonda la lingua nella sua bocca. Zayn strabuzza gli occhi e cerca di abituarsi all'intrusione dell'altro. Liam, le palpebre incollate tra loro, una mano sulla patta dei pantaloni e le vie respiratorie quasi completamente ostruite, sta godendo appieno l'intensità di quel bacio e quando si allontana da Zayn lo guarda negli occhi per fargli capire quanto gli sia grato per averlo perdonato.

Louis ha visto la scena, se ne sta appollaiato sulla finestra aperta a pensare.

Pensa che non gli ha dato fastidio quello che ha appena visto, pensa che Liam e Zayn facciano davvero un bella coppia e, come sempre inevitabilmente, pensa a Harry. Solo nella sua camera da letto.

Louis si arrampica fino al secondo piano e guarda Harry sonnecchiare.

Entra dalla finestra facendo una leggera pressione sul legno e cammina piano, leggiadro, per non svegliare il riccio.

"Sono sveglio."

Louis sobbalza e sorride leggermente quando nota Harry, i capelli arruffati, le labbra rosse e impastate per il sonno, gli occhi semi-chiusi e la maglietta bianca stropicciata e leggermente alzata a scoprirgli i fianchi leggermente carnosi.

Il sorriso di Louis scema improvvisamente non appena si ricorda delle bugie, del tempo sprecato, di quella serenità che non proverà più con lui.

"Dobbiamo andarcene." dice freddo Louis.

"No, arriveranno i Chronicle. Dobbiamo cercare un modo per fermarli, tu vai via con Zayn. Io devo rimanere, sarebbe troppo sospetto se me ne andassi anch'io. Poi Tom, il mio capo, mi troverebbe subito." spiega velocemente Harry, Louis lo guarda stranito.

"Arrivano? I Chronicle arrivano?" chiede sconcertato.

"Si, non domani notte, quella dopo."

"Non possono, non possono trovare Zayn. Lo uccideranno. Dobbiamo andarcene via subito, avremo un po' di vantaggio se partiamo ora." Louis si siede sul letto, a distanza di sicurezza da Harry.

"Ti ho detto che non posso venire, dovete andarvene voi soltanto." dice Harry scompigliandosi leggermente i capelli.

"Non ti lascio qui da solo." Louis, con quella frase, si sta sbilanciando troppo. A Harry s'illuminano gli occhi.

"Devi farlo." dice Harry quasi come fosse un ordine.

"No. Dobbiamo trovare un'altra soluzione. Devo chiamare Michael."

Louis estrae il cellulare dalla tasca, picchietta qualche numero sullo schermo e se lo porta all'orecchio.

"Michael. I Chronicle saranno qui tra due notti. Raduna quanti più elementi puoi. Io trovo un modo per nascondere Zayn." dice e chiude la telefonata. Poi guarda Harry, il riccio lo sta guardando.

Louis sospira seriamente combattuto, vorrebbe sfiorarlo, baciarlo, tenerlo tra le braccia, ma non fa nulla. Si siede accanto a lui sul letto e chiude gli occhi.

"Come faccio adesso?" chiede più a sé stesso che a Harry. Louis apre gli occhi, volta il viso verso il riccio al suo fianco e sospira di nuovo.

"Ti ho già detto che mi dispiace per averti tradito, vero?" chiede ad un tratto Harry con la speranza negli occhi verdi.

Louis alza gli occhi al cielo e si stringe le mani in grembo.

"Si. Dispiace anche a me." dice.

"Riuscirai mai a perdonarmi?"

"É quello che vorrei."

Il sole sorge, Louis sparisce, Harry lascia la casa del castano e Liam e Zayn vanno a casa del moro.

La battaglia si avvicina.

We should live until we dieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora