11. Il coraggio di amare

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Dopo il tatuaggio, Simone aveva deciso di smettere di negare l'evidenza. In fondo, di certo ciò che provava per Manuel non sarebbe scomparso se avesse finto. Tanto valeva ammettere a sé stesso di essersi innamorato di Manuel Ferro.

Accettare quello che aveva iniziato a provare per l'altro ragazzo aveva reso le cose un po' più facili. Ora che aveva ben chiaro davanti il problema poteva affrontarlo nel modo migliore.

C'era un solo ostacolo: non sapeva come fare.

Non poteva utilizzare la sua solita strategia: lui e Manuel vivevano ormai in simbiosi e avrebbe odiato rivedere sul viso dell'altro lo sguardo ferito che gli aveva rivolto nel garage. Allo stesso tempo, però, gli risultava molto difficile quietare i propri sentimenti quando aveva l'altro ragazzo sempre accanto.

La vicinanza con Manuel non faceva altro che alimentare il suo problema, e in più non gli permetteva nemmeno di pensare ad una soluzione se non la notte: con l'amico accanto a lui il suo cervello si spegneva e andava in cortocircuito, riempiendosi solo di Manuel Manuel Manuel.

Aveva bisogno di un aiuto, di un parere oggettivo sulla questione.
Per questo motivo decise di convocare una riunione d'emergenza del suo gruppo di amici.
Odiava dare ragione a Matteo, ma aveva disperatamente bisogno di un consiglio.

Quando arrivò al loro solito baretto, gli altri ragazzi erano già lì, visibilmente preoccupati.
E okay, forse era stata colpa sua. Forse scrivere "Ragazzi emergenza! Fatevi trovare al baretto alle dieci domani, sono in un casino enorme" era stato un po' esagerato. Ma Simone era un catastrofista nell'anima: che poteva farci? Non era capace di affrontare le cose con calma.

"Finalmente sei qua!" disse Laura non appena lo vide. Sembrava seriamente preoccupata. Simone si sentì un po' in colpa per averla allarmata in quel modo.
"Certo che per esse uno che c'ha 'na super emergenza te la prendi comoda eh, venti minuti de ritardo."
Il commento di Matteo era purtroppo veritiero: quella mattina aveva fatto tardi perché era stato trattenuto da Manuel, che aveva insistito per spiegargli alcune cose riguardo a un lavoro che avrebbero dovuto portare a termine insieme nel pomeriggio.

Simone Balestra era diventato un ritardatario. E tutto ciò per amore.
Chi se lo sarebbe mai immaginato?

"No, è che sono stato trattenuto da Manuel che doveva spiegarmi una cosa."
Si rese conto di essere arrossito alla sola menzione dell'altro ragazzo quando vide il volto di Laura distorcersi in un'espressione sconvolta.

"Simo, ti prego dimmi che la super emergenza non è quello che sto pensando."
Lo sguardo del ragazzo, probabilmente, trasudava colpevolezza, perché la ragazza rimase completamente senza parole per qualche secondo.

"Cioè, l'emergenza siete tu e Manuel?" Probabilmente Pin era quello più confuso sulla vicenda, forse perché era l'unico dei suoi amici che si facesse effettivamente gli affari propri ogni tanto.
"L'emergenza è che si è innamorato di Manuel." chiarì Laura, ancora visibilmente sconvolta.

"E ndo sta la novità de preciso?"
Prima o poi avrebbe fucilato Matteo. Lo avrebbe fatto fuori sicuramente.

"Ma tu mica lo odiavi Manuel?"
Povero Pin, era rimasto un po' indietro con la storia.

"Ma Manuel, Simo? Stiamo parlando del più bello, del più stronzo e del più etero di tutta la scuola!"
Lo sapeva. Proprio per quello era un'emergenza.

"Mi fate parlare un attimo? Sì Pin, all'inizio Manuel mi stava sul cazzo, e pure parecchio, ma poi siamo diventati amici e da lì è stato quasi inevitabile per me iniziare a provare qualcosa di più. E sì, Lau, lo so che è etero. Proprio per questo vi ho detto che c'era un'emergenza."

"Ma avete già scopato?"
Ovviamente Matteo non poteva risparmiargli i suoi commenti. Che poi, quell'immagine in testa era l'ultima cosa che gli serviva in quel momento.
"No, Mattè. E non succederà."
"Ma manco 'n bacetto?"
"Cosa non ti è chiaro della frase 'lui è etero', Mattè?"

Matteo fece una faccia poco convinta, come se Simone avesse appena detto la peggior cazzata della storia delle cazzate.
"Mo metti pure che sia etero pe' davvero, no? E io così convinto 'un lo sono dopo che ha mollato Chicca, che se te piace 'a fregna una così nun la lasci annà. Ma metti pure sia etero: nun se po' resiste a sto bel faccino che c'hai te, Simò. Vedrai che 'n bacetto te lo dà. Pur'altro se glielo chiedi per favore."

Simone rise all'assurditá delle argomentazioni di Matteo.
"Quindi me lo daresti pure tu un bacetto, secondo la tua logica."
"S'o volessi sì. Ma nun 'o voi da me, tu. 'O voi dal principesso sulla moto."

Simone rise, non prestando molta attenzione alle parole di Matteo. Lui sapeva che Manuel era etero, lo aveva visto con Flaminia e gli era sembrato molto eterosessuale in quel momento. Non aveva possibilità.

"Ma smettila, Mattè. C'ha pure una storia con una dell'università. Si chiama Flaminia, una sera eravamo in spiaggia e dovevate vederli, erano incollati come due polipi. Disgustoso."
"Oh, abbiamo un esemplare de Balestra geloso 'n culo qua."
"Matteo hai pure un po' rotto il cazzo."
"Sarà, ma questo nun cambia che sei te quello che se vole appolipà con Manuel."

Simone roteò gli occhi. Era venuto lì per un consiglio, non per essere riempito di battutine e allusioni. Dando nettamente le spalle a Matteo, si rivolse agli altri due amici.

"Secondo voi cosa devo fare?"
"Non lo so, Simo. Cioè dovresti prendere le distanze ma se siete amici non puoi."
"C'ho già provato e oltre a non funzionare ci sono stato una merda perché lui ci soffriva."

Laura annuì. Era una situazione estremamente complessa, quella in cui si era cacciato Simone.

"Ma scusa, non puoi semplicemente dirgli quello che provi?"
"No Pin, sei matto? Quello poi non mi vorrà più vedere se scopre che sono... -Simone rimase in silenzio per qualche secondo. La parola frocio rimbombava nella sua testa incessantemente- Se scopre quello che provo per lui. E io preferisco schiantarmi sulla tangenziale piuttosto che non parlare più con lui."

"Potrebbe annà così" intervenne Matteo alle sue spalle "O potresti finalmente fatte 'na scopata. Ce l'hai bisogno Simò, stai sempre così abbottonato."
Anche Manuel glielo diceva sempre.

"In ogni caso parlarne con lui è fuori discussione."
"E allora ti tocca aspettare che passi, Simò. Devi considerare però che il vostro rapporto potrebbe deteriorarsi se continui a tenere questo segreto. Non fa bene né a te né a voi."

Sapeva che Laura aveva ragione, ma preferiva così piuttosto che andare incontro ad una condanna a morte certa dichiarando all'amico i propri sentimenti.

"Ricordati che amare significa anche avere il coraggio di ammetterlo. E se questo coraggio ti porta a perdere, evidentemente l'altro non si meritava il tuo amore."

Simone rientrò a casa quel mattino con ancora più dubbi di quando era uscito.

Nota autrice
Capitolo stra breve e leggero (amo Matteo scusate) prima della tempesta lol

Wonderland | SimuelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora