CAPITOLO 5

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<<Nulla, ora devo tornare a casa potresti accompagnarmi?>> mi guarda insospettito 

<<Ma siamo appena arrivati…>>

<<Per favore devo andare>> Ci alziamo e avviamo verso la moto. Non capisco questi suoi sbalzi di umore, prima fa il carino e poi lo stronzo. Una volta arrivati a casa notiamo che ancora non torna nessuno. 

<<Potevamo stare un altro po>> sussurra Michael

<<Grazie Michael ci vediamo domani>>. Chiudo la porta ma non faccio in tempo perché entra e mi sorpassa. Ancora capisco cosa voglia da me. Sono sicura che vorrà prendermi in giro, ma non mi lascerò ingannare, adesso il vero problema è come farlo uscire. Se James dovesse tornare e mi vedrebbe da sola di notte con un ragazzo a casa mia non so cosa penserebbe. Michael inizia a guardarsi intorno e infine sale in camera mia. 

<<Scusa chi ti ha dato il permesso di invadere la mia casa e la mia camera?>> 

<<L'altra sera mi sono trattenuto in camera delle tue sorelline  adesso mi soffermo nella tua>> sghignazza ironicamente. 

<<Sono seria: Michael Rodriguez esci dalla camera mia>> 

mi ero promessa di stargli lontano e adesso devo mantenere ciò che ho detto.

<<Uhm aggressiva>> 

<<Michael non fammelo ripetere tre volte: esci>> 

Michael

Anche oggi notte in bianco. Volevo portarmela a letto conquistandola con la storiella del lago ma mi ha fermato prima del previsto. C'è qualcosa di diverso in lei, non è come tutte le altre ragazze che mi sbavano dietro. Dovrei inventarmi qualche scusa ma non me ne vengono in mente Dovrò portare a casa anche questo trofeo altrimenti Meliodas mi supererà. Quest'anno non accetterò la sconfitta. Eppure qualcosa dentro di me mi dice che non devo giocare con i suoi sentimenti, che in lei si nasconde una ragazza delicata e fragile come il cristallo. Se cade si rompe in mille pezzi; se rimane intatta abbaglia gli occhi a tutti coloro che la guardano, affascinati dalla luce che trasmettono i suoi occhi. Mi siedo sul letto e rifletto. Profuma di lei. Crystal rimane in piedi a fare avanti e indietro aspettando che io me ne vada. 

<<Michael>> la sua voce mi chiama <<se dovesse tornare mio padre…>> non fa in tempo a finire la frase che qualcuno apre la porta principale.

<<Cazzo>>.

Crystal mi afferra per un polso e mi rinchiude nell'armadio 

<<Ma sei impazzita soffoco qua dentro>> mormoro

<<Shh stai zitto che ti senti. Sei tu che non te ne sei voluto andare adesso non lamentarti>> sussurra lei mentre dei passi si fanno più vicini alla camera. 

Crystal 

<<Hey Crystal, ancora sveglia?>> mi chiede James mentre si sbottona la camicia

<<Stavo facendo un ripasso per un compito>> mento facendo finta di chiudere il computer. Papà stranamente si sta interessando a me. Mi ha anche chiesto se il compito di chimica fosse andato bene. Ma sicuramente lo sta facendo per accertarsi che io sia tornata subito a casa. Sorride e mi dà la buonanotte e mentre va in camere il maledetto miss Lampione sbatte la testa all’armadio.

<<Cos’era quel rumore?>> James si avvicina  incuriosito.

<<Quale? Credo venga di sotto>> sto ancora mentendo. Non mi è mai piaciuto farlo

Occhi di CristalloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora