Capitolo 13

146 1 0
                                    

Michael dopo poco mi prende in braccio e porta in camera sua chiudendo a chiave mentre io mi limito a fissare un punto impreciso nella parete. Non mi accorgo neanche che la sua stazza mi sta affianco
<<Le DuPont non mi sono mai state simpatiche, sai?>> Esclama Michael mentre inizia ad accarezzarmi le cosce << sono state loro a ridurti così?>>
<<I-in m-modo i-indiretto…>> balbetto.
<<Hey stai tranquilla…se vuoi dirmi quello che->>Lo interrompo
<<Mio padre vuole sposare quella stronza di Isabelle>> sputo diretta con tutta la rabbia e dolore possibile.
<<Come?>> rimane forse più scioccato di me. Mi guarda sconcertato. Non so cosa dire ma so solo che ho bisogno di sfogare tutta la sofferenza di dieci anni.
<<Vedi questo taglio?>> gli mostro una ferita che ho sul braccio. <<ecco, me l ha fatto lei quando avevo solo sette anni, l'avevo beccata tradire mio padre e mi ha sentita. Mi ha minacciata di farmi del male fino ad uccidermi se avessi detto qualcosa a James, e per dimostrazione mi ha fatto un taglio profondo tre cm che fortunatamente ha medicato in tempo sennò non so che sarebbe successo>> combatto contro me stessa per non fare uscire le lacrime. Lui rimane senza parole e inizia ad accarezzare il punto prima indicato.
<<Oppure vedi questi lividi qua? E’ stata Chanel solo perchè non ho più aiutata a conquistarti prendendomi a calci e schiaffi. Dopo aver ispirato continuo
<<Oppure guarda quest'altra cicatrice dietro la schiena>> alzo la maglietta <<è stata sempre Isabelle e i suoi stupidi ricatti>> Altre lacrime iniziano ad uscire dai miei occhi. Sono sicura che è schifato da me. E poi perchè ne sto parlando proprio con lui? Dopo alcuni minuti di silenzio Michael mi rivolge la parola
<<Veramente non so che dire, oltre che queste persone mi fanno schifo. Una ragazza come te non merita tutto questo. Vorrei non capirti ma purtroppo non posso dirlo. All’inizio pensavo che l’alcol risolvesse tutto e forse lo penso ancora adesso. Ma non sarà mai una via di fuga. Ho capito che è solo grazie a noi stessi che riusciamo ad andare avanti. E tu sei forte,tanto. Per
qualsiasi cosa puoi contare su di me->>
Lo interrompo e mi fiondo sulle sue labbra. Lo bacio con foga e mi metto a cavalconi su di lui.
Ricambia il bacio divorandomi. Mi morde il labbro superiore e poi quello inferiore. Gli tolgo la maglietta e continuamo a morderci l’un l’altro. Poi, mi stacco
<<M-Michael>>
<<Si?>>
<<Posso chiederti una cosa?>> cerco di non sembrare invadente. Annuisce. Sembra spaventato.
<<Cosa significa quel tatuaggio?>> Lui lascia la presa su di me e si allontana di un po' verso la finestra
<< Sei un impicciona sai? Te lo concedo solo perché ti piacciono le stelle, mi sento in dovere di dirti qualcosa sul mio passato >> si ferma e inizia ad osservare il tramonto <<Ho sempre amato le stelle per via di mio padre… Ogni volta che ritornava a casa ci dava le cuffiette e ci prometteva che se noi avessimo raccontato almeno 4 cose della giornata ad esse, sarebbe tornato per giocare con noi…>>
<< Wow che dolci >>
<<La sostanza che si prendeva sì nel mentre… Dopo aver litigato con mia madre, fortunatamente le loro litigate ho fatto in modo che Iris non le ascoltasse ma fidati è stato un incubo, ci sono persone messe peggio di te biondina >> prende una sigaretta e la accende <<Maledette stelle…>> il suo tono è completamente cambiato: inizialmente era docile e calmo adesso è molto freddo e cupo. Per tutto il tempo mi percorrono brividi che cerco di nascondere e piano piano mi siedo affianco a lui.
<< Cambiati, andiamo in un locale >>
<<Cosa ?! Ma a quale?>>
<<Non importa quale, sbrigati… Ti aspetto sotto>> mi dà un bacio a stampo e faccio come dice.
Prendo un top e gonna aderente nera e mi sistemo il trucco e capelli. Riprendo la borsa e scendo: Michael sta facendo un tiktok e appena il suo sguardo si posa su di me la sua espressione cambia : mi sembra di intravedere una scintilla di interesse.
<<Ragazzi dove andate?>> Chiede Iris mentre chiude la porta d'ingresso
<<Ad un locale, tu che fai?>>
<< Niente… Credo inviterò Meliodas a farmi compagnia>>
<< Voi due in casa da soli no! Poi ha un allenamento quindi>>
<<Uffa… Vabbè comunque invito qualcuno>>
<<No ragazzi, buon divertimento sorellina >> gli dà un bacio sulla guancia ed usciamo mano per la mano. Michael da gentilman mi apre lo sportello per farmi entrare ed arriviamo dopo mezz'ora.
<< Wow ti sei spinto oltre oggi, ad un castello mi hai portata?>>
<<Per la figa si fa di tutto>> gli tiro uno schiaffo e ridendo entriamo nel locale.
Era tutto in uno stile antico anche l'abbigliamento dei camerieri. C'era molta gente vestita in modo elegante mentre noi… Mi sentivo come un pesce fuor d'acqua
<<Salve signori, avete prenotato?>> chiede il cameriere
<< Rodriguez>> risponde Micheal e il cameriere ci accompagna ad un tavolo con la vista migliore
<<Wow è stupendo… Non saprei come ringraziarti…>>
<< Lo farai stasera, tranquilla>> mi fa l'occhiolino e dopo averlo fulminato con lo sguardo ci sediamo e scegliamo cosa prenderci. Io prendo una semplice pasta con le vongole mentre Michael sembra che sta facendo il cenone di Natale, prendendo metà ristorante, ordiniamo e nel mentre aspettiamo parliamo un po'. Verso le 11 le luci si spengono e iniziano a lampeggiare stile discoteca: tutti si alzano in piedi e ballano, allora accompagnata dal mio cavaliere oscuro e la musica ci buttiamo anche noi al ritmo e alla gente, finché non sbatto con una ragazza più bassa di me
<<Scusami non ti avevo vista>>
<<Tran- Crystal?!>> Elizabeth?! Oltretutto accompagnata da un ragazzo che non avevo mai visto
<< Il capitano lo hai lasciato a casa?>> Interviene Michael
<< Voleva subito andare a dormire quindi… Vi presento Ander un mio amico >> sorride e stringiamo la mano con lui: è l'opposto di Meliodas ma è carino.
<<Vabbè, ci ribecchiamo>> esclama Michael dopo avermi trascinata via.
Svoltiamo l'angolo del locale e arriviamo ai bagni. Mi cinge la vita e inizia a baciarmi fortemente lasciandomi senza respiro.
<<M-Michael che fai c'è la gente>> mormoro
<<Shhh non ci vede nessuno qui>>
Mi prende in braccio e mi spinge al muro mentre abbassa le bretelline del mio top. Veniamo interrotti da una signora.
<<Oh scusate>>
Michael la fulmina e io lo prendo per la mano e usciamo. Che figura di merda.
<<Te l'avevo detto>> lo rimprovero
<<Mlmlml>> Michael si accascia praticamente addosso a me.
<<Sei impazzito Michael? Hai bevuto?>>
<<P-poco, dai vieni qui>> cerca di attirarmi a sé ma mi scosto. Quanto cavolo ha bevuto? Non sembra più lui.
Lo reggo per la spalla nonostante sia altissimo e non lo riesco a sorreggere del tutto. Prendo il telefono e chiamo Elizabeth. La avverto della situazione e fortunatamente Ander ha la macchina e lo accompagnamo a casa. Lo facciamo stendere sul letto.
<<È pallido Crystal>> dice Elizabeth.
<<Forse ha la febbre, adesso chiamo Iris vediamo se ha la Tachipirina>> rispondo.
Dopo alcuni minuti arriva e con lei si presenta Meliodas. Rimaniamo tutti quanti scioccati. Michael la aveva avvertita " No ragazzi " ma menomale che dorme. Ne io ne Elizabeth ci saremmo aspettate di trovarlo li. Che cavolo ci fanno loro due da soli? Mi ritrovo nuovamente in una situazione di imbarazzo perché so che a Iris piace Meliodas e doverlo nascondere alla mia migliore amica è la cosa che mi fa più male. Se lo dovesse scoprire non oso immaginare cosa succederebbe.
<<Elizabeth?>> scandisce Meliodas <<L-lui chi è?>>
<<Un mio amico>> risponde Elizabeth mentre Ander la tiene per mano. Ok è la fine.
<<Non mi hai detto nu->>
<<Non sei tenuto a sapere tutto quello che faccio, visto che a quanto pare anche tu mi nascondi le cose>> Elizabeth si alza ed esce dalla stanza.
<<No eli aspetta>> la provo a seguire ma Ander mi ferma dicendomi che ci pensa lui e che devo rimanere con Michael.

Pov Elizabeth
Prima esco da questa casa è meglio è. Non mi dà fastidio il fatto che Iris e Meliodas stiano insieme, ma cosa mi nascondono? Iris gli sta accollata peggio di una cozza agli scogli e Meliodas non mi dice più la verità perché sono capitate varie occasioni in cui lo sgamo. Lui sa benissimo che la cosa che odio di più sono le bugie. Mi insegue anche lui ma Ander lo ferma.
<<Che cazzo vuoi Ander levati dai piedi non sei il suo fidanzato per dirmi cosa devo fare>> urla Meliodas.
Ander lascia la presa e mi ritrovo Meliodas davanti.
<<Principessa aspetta per favore lasciami spiegare>>
<<Meliodas non c'è nulla da spiegare. Mi devi semplicemente dire cosa succede in questo periodo. Sono la tua migliore amica diamine lo sai che puoi dirmi tutto e sembra che non ti importi. Tu e Iris state insieme? Non c'è niente di male basta che lo dici>> balbetto piangendo.
<<No principessa non stiamo insieme, te lo avrei->>
<<Allora perché sei a casa sua?? Lo sai che ti avevo chiesto di uscire stasera e mi hai detto che avevi gli allenamenti, potevi raggiungerci dopo e invece guarda dove ti ritrovo>> mi allontano ma lui continua a seguire ogni mio passo con diverse giustificazioni pensando che io gli creda.
<<Mi ha chiesto lei di venire>>
<<E quindi tu preferisci stare con lei che con la tua migliore amica? Non c'è nessun problema Meliodas ma perché devi dirmi le bugie e farmi cose di nascosto, lo sai che mi fai del male così>> le sue braccia mi avvolgono in un caldo abbraccio che ricambio.
<<Hai ragione principessa scusami, non volevo ci rimanessi male>>

Pov Crystal
<<Tranquilla Crystal sta dormendo, diamogli il tempo di riposare, ha bevuto tanto ma si riprenderà>> cerca di tranquillizzarmi Iris.s. Due secondi che mi sono allontanata e ha dovuto combinare casini. Mi sento in colpa perché gli ho chiesto il significato del tatuaggio. Sarà stato il ricordo del padre a ridurlo così. Ringrazio Ander per l’aiuto e dico a Iris che può andare e ci sarò io a controllarlo per tutta la notte. Ci addormentiamo e il mattino seguente mi sveglio molto ma molto presto. Sono le sei. Riaccendo il telefono per chiamare Elizabeth e scusarmi di non essere stata con lei ieri sera nonostante avesse bisogno. Sono un disastro. Le prime notifiche sono 120 chiamate perse da James e 247 messaggi. Quasi quasi non mi viene da ridere per quanto è ridicolo. Ignoro tutto quanto e mando un messaggio ad Elizabeth.
<<Buongiorno Eli, scusami tanto se non ci sono stata ieri sera ma vista la situazione pensavo fosse meglio che tu e Meliodas parlaste. So che hai avuto bisogno di me. Perdonami. Michael pare stare meglio tranquillizza anche Meliodas. Ci vediamo alle sette e cinquanta al solito muretto della scuola.>>. Inviato.
Mi alzo lentamente per evitare di svegliare sia Michael sia Iris. Vado in bagno per vestirmi e rimango stupita dal disordine e dalle bottiglie di alcol che ci sono in questa casa. Della madre dei Rodriguez nessuno traccia…
Indosso un completo di felpa e pantaloni tuta e aggiusto i capelli in una coda alta. Torno in camera di Michael e gli do un bacio sulla fronte ed esco.

Occhi di CristalloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora