Capitolo 14

139 2 0
                                    

Arrivo a scuola e trovo Elizabeth al luogo dell’incontro a leggere.
<<Crystal>> mi rivolge un sorriso spento.
<<Elizabeth scusa vera->>
<<Tranquilla hai fatto bene non sono arrabbiata con te. So che Meliodas mi nasconde qualcosa e lo scoprirò>>. Ecco di nuovo i sensi di colpa farsi strada nel mio cuore.
<<Allora chi è Ander>> le do una gomitata delicatamente e ridiamo mentre lascio il sorriso malizioso stampato sulle mie labbra.
<<E’ un amico di famiglia, ci conosciamo da quando avevamo sei anni>> sorride.
<<Non credo che lui pensi la stessa cosa>> esclamo io
<<Shhhh che ti urli AHAHAHAHAH>>
Mi racconta un po ' del loro rapporto e di ciò che è successo ieri.
<<E niente quindi abbiamo fatto pace ma io non mi fido del tutto. Tu invece signorina cosa non mi hai detto?>> domanda Elizabeth
<<Nulla nulla te ne parlo meglio in un altro momento, vorrei chiederti una cosa spero che insomma non pensi che io ti stia sfruttando o altro>>. Al solo pensiero di ciò che è successo ieri con James mi tornano le lacrime.
<<Ma stai scherzando, dimmi tutto>>
<<Ho litigato di brutto con James, vuole sposare Isabelle e vabbè abbiamo appunto litigato e io non voglio tornare da lui, ho bisogno di un posto dove stare->> mi interrompe.
<<Vieni da me, tranquilla, sarebbe bellissimo vivere insieme. Riguardo a tuo padre penso che quando te la sentirai dovrete parlare altrimenti ti verrà a cercare pure a scuola>> mi stringe le mani e la abbraccio.
Qualcuno spunta da dietro e mi fa letteralmente saltare.
<<BUUUU>>
<<Iris ma sei impazzita io ti uccido AHAHHAHHAHA>> inizio a rincorrerla e andiamo a sbattere contro qualcuno.
<<Noah?>>
<<Ciao Crystal, io e te dovremmo parlare>> dice infastidito. <<Quando vuoi>>
<<Ehm, hai ragione scusami, mi dispiace, oggi pomeriggio non posso vogliamo fare stasera?>> chiedo.
<<Perfetto biondina ci vediamo al parco>> e se ne va.
Ha ragione, ho trattato di merda anche lui nonostante si sia sempre mostrato interessato…e per colpa di chi? Di Michael? Che ancora mi da spiegazioni su tutto ciò che sta succedendo? Oggi pomeriggio devo parlare con lui.
<<Crystal andiamo>> mi richiama Iris <<E’ suonata la campanella>>
Entriamo in classe ed io, Elizabeth e Iris. Alla prima ora abbiamo storia.
<<Buongiorno ragazzi e seduti. Oggi dobbiamo fare un ripasso importante sulla seconda guerra mondiale per poter andare avanti col programma>> annuncia la professoressa.
<<Signorina Rodriguez allora, mi ricordi quali sono gli Stati protagonisti della seconda guerra mondiale>>. Iris fa scena muta. <<Aiuto Crystal intervieni tu>>
<<Ma aspetta io->>
<<Miller lei me lo sa dire?>> eccola. Almeno qualcosa ricordo.
<<Si allora ci sono gli stati dell’asse e quelli degli alleati. Dell’asse fanno parte l’Italia, la Germania e il Giappone, mentre degli alleati Francia, Inghilterra, Stati Uniti e Unione Sovietica>>. Grazie al cielo me li sono ricordati tutti.
<<Signorina Rodriguez torniamo a lei. Quando ci fu l’attacco di Pearl Harbor da parte del Giappone alla nostra nazione?>>. Di nuovo scena muta. Diamine Iris ce l’ha data da ripassare due settimane fa. Intervengo ovviamente per salvarle il culo.
<<7 dicembre 1941 e subito il giorno dopo gli Stati Uniti entrarono in guerra e grazie alla potente industria riuscirono subito a riarmarsi per il contrattacco e divennero parte degli alleati>> 2-0 per Miller prof ;).
<<Bene Miller lei non intervenga più ha studiato. Angels invece mi dica qualcosa nell'operazione Barbarossa>>
<<Ehm,...allora si…l’operazione barbarossa ci fu il 22 giugno 1941 e Hitler voleva conquistare l’unione sovietica. I Russi riuscirono a impedire l’attacco grazie alla tattica della terra bruciata e l’inverno russo che fermarono i tedeschi>> . Grande Eliii.
<<Come iniziò e come si concluse la guerra Davis>>
Katie risponde e nel frattempo io ed Elizabeth chiacchieriamo e prendiamo in giro la professoressa ed Iris che, come sempre, non ha studiato.
Dopo mezz’ora la lezione finalmente finisce e tutte e tre ci dirigiamo al nostro armadietto: Iris cambia direzione andando da Meliodas. Elizabeth non ci fa tanto caso e sistema i libri fino a quando un gruppetto di ragazzi iniziano ad urlare per la gioia: Iris sta baciando Meliodas in punta di piedi. Elizabeth si limita a osservare e fotografare la scena, per cambiare direzione verso la prossima lezione e io la fermo
<<Elizabeth aspetta, vieni qua?>> grido
<<Tranquilla Crystal, sto bene… Dai che adesso abbiamo inglese>> si sforza di dirmi trascinandomi in classe.
<<Devi sapere una cosa…>>
<<Dimmi >> sorride gentilmente e io continuo <<Non volevo dirtelo perchè avevo paura che ci rimanessi male ma…Iris è innamorata di Meliodas>> dico tutto d’un fiato e noto lo sguardo di Elizabeth deluso. Ecco cosa sono, una delusione. Lei si affretta ad entrare e sedersi all’ultimo banco vicino a Liam e intuisco lo sforzo grande che sta facendo…Sono proprio un mostro. Per tutte le lezioni siamo state da sole, non ho rivolto parola a Iris tanto meno a Meliodas che come sempre non si era accorto della situazione. Scappo subito fuori scuola e chi trovo? James. L’ultima persona che vorrei vedere in questo momento.
<<Crystal dobbiamo parlare>> mi afferra per un braccio.
<<Non dobbiamo parlare di nulla io con te non ci voglio stare quindi vattene e non mi toccare>> sbraito.
<<Non puoi andartene in giro la notte senza avvisare, adesso vieni a casa con me e parliamo>>
<<James non so se hai capito! IO IN QUELLA CASA NON CI VOGLIO STARE PIU’. NON TI RENDI CONTO? PENSI CHE TRA ME E ISABELLE CI POSSA ESSERE UN  BUON RAPPORTO QUANDO NON HA FATTO ALTRO CHE FARMI DEL MALE FISICO E PSICOLOGICO SIN DAL PRIMO MOMENTO. HAI FATTO MALE A ME E A MAMMA E NON MI HAI VOLUTO ASCOLTARE E NON LO FARAI MAI PERCHE’ SEI TROPPO DIPENDENTE DA LEI. APRI GLI OCCHI JAMES PERCHE’ STAI PERDENDO TUTTO PER UNA PERSONA CHE DA TE VUOLE SOLO I SOLDI. HAI PERSO TUA FIGLIA GIA’ DIECI ANNI FA E ADESSO NON PRETENDERE DI COMANDARE LA MIA VITA O ME. VATTENE NON TI VOGLIO VEDERE PIU’ SPARISCI.>> lascio la presa e con le lacrime agli occhi corro via, davanti a tutta la scuola ho fatto una scenata per cui mi prenderanno in giro per i prossimi decenni. “Crystal Miller, la ragazza indifesa che litiga col padre per i suoi problemi familiari.” A volte non mi sembra vero di vivere ancora. Finisco per rovinare tutto ciò che mi circonda. Aspetto l'autobus e grazie a lui riesco ad arrivare a casa di Michael. Appena busso sento un odore orrendo e mi allontano, scrivo un messaggio a Michael dove gli dico che sto sotto casa sua
<< Sali>> Ma come faccio se non ho le chiavi?!
<< Devi venire ad aprirmi tu>> lui visualizza e dopo pochi minuti mi prende e porta in camera sua come un sacco di patate
<< Allora?>>
<<Allora?! Michael ho bisogno di risposte!>> Mi guarda perplesso e io continuo
<<Cosa siamo noi due ?>> Continua a guardarmi togliendo la distanza dai nostri corpi
<< Noi…>> la sua voce si fa roca, le sue mani attorno alla mia vita si fanno strette e io credo di morire. Aspetta Crystal non dobbiamo cadere nel suo gioco,rimani lucida !
<< S-sí n-noi>> che stupida sto balbettando
<< Io e te?~~>> scende con le mani e io salgo con lo sguardo sulle sue labbra
<< Già ti sei data una risposta ~~ >> lascia la presa su di me ma io lo prendo dal braccio
<< Micheal sii diretto!>> Sembra quasi che lo sto pregando infatti lui ride maliziosamente. Mi avvio verso la porta ma lui mi ferma
<< Cosa provi, M-michael?...>> Lui con le sue maledette mani sale sopra e inizia a palparmi il seno
<< Certe cose come te le spiego, biondina ~~>> mi toglie il top e dei brividi oltrepassano la mia schiena
<<M-michael>> con una mano scende nella mia intimità mentre con l'altra continua a palparmi con foga. Dopo pochi secondi mi prende della vita e mi posiziona sul letto, togliendomi anche la gonna e appena si gira per prendere il preservativo riesco a prendere controllo e conoscenza, alzandomi subito
<< Biondina sto arrivando rimani lì~~>>
<< Quindi per te siamo solo questo? Sesso?>> Esclamo con le lacrime agli occhi mentre lui si limita a fissarmi. Non ce la faccio davvero più , mi rivesto neanche flash e me ne vado da quella maledetta casa lasciando Michael imbambolato. Controllo l'orario e ci mancano due ore all'appuntamento. Ho in mente di farmi perdonare da Eli con un'idea geniale: comprerò vari snack e una piscina gonfiabile, così quando avremo fatto pace potremmo mangiare e guardare film lì! Passerò così il tempo e glielo porterò a casa… E se non mi facesse entrare?... Proviamoci, oltretutto l'importante è che le dò la roba. Mi dirigo velocemente al supermercato e compro tutti gli snack possibili che gli possono piacere: MMS, snicker, double, Nutella biscuits, vari snack della Kinder e Ferrero. Poi vado al reparto " oggetti per la casa " e a destra trovo la piscina adatta. Prendo anche qualche tipo di Pringles e mi dirigo in cassa a pagare tutto. Subito dopo chiamo un taxi che mi porta a casa di Eli e citofono
<< Chi è?>> Chiede Stefan
<<Sono io… Puoi prendere per favore questa roba e dire ad Elizabeth che sono passata ed è da parte mia? Grazie Stefan>> sorrido e girandomi noto che il tassista se ne è andato…
<< Ti serve un passaggio?>> Mi chiede mentre prende tutte le buste
<< Se puoi…>> lui mi sorride e dopo aver rientrato le buste mi prende e con la macchina raggiungiamo il parco. Sono in anticipo di un'ora ma è meglio così…Ho bisogno di pensare e forse questa uscita non mi farà bene ma devo. Conoscendomi la rimanderei fino all'infinito e lui non se lo merita. Prendo il cellulare e ritrovo un messaggio da due chat: Elizabeth e Iris. Vado subito dalla chat della mia migliore amica
<< Crystal grazie mille veramente, non dovevi comprare tutte queste cose, appena ritorni ti pago almeno la metà 🤍 Quando hai intenzione di tornare? Tramite Iris ho preso le borse/valigie quindi ti aspetto per cenare, fammi sapere così Stefan ti riprende 😊>> Nonostante l'errore che ho fatto lei mi sta aiutando… Quindi io non sono sola…
<<Hey Crystal!>> Una voce famigliare mi interrompe i pensieri e appena lo vedo ricambio l'abbraccio donato: Noah.
<<Scusami ma c'era traffico…Mi spieghi perché sei sparita ? >> Lo dice mezzo ridendo anche se percepisco la sua delusione mascherata
<< Noah tu avevi ragione…I-io non dovevo fidarmi di Michael… Perdonami ti prego, voglio ricominciare >> esclamo con le lacrime agli occhi e lui facendo un sorriso sincero mi consola e rassicura che è pronto per iniziare da capo. Iniziamo a conoscerci in due ore molto meglio rispetto a prima e scopro che è un ragazzo dolce, gentile e disponibile: ragazzo perfetto per me. Mi racconta della professione del padre, madre e ciò che sta costruendo lui in questi anni. È molto interessante la sua storia e la sua personalità, mi sento davvero fortunata ad avere avuto una seconda possibilità.
Inizia a squillare il cellulare incessantemente e controllo l'orario: le 11, è tardissimo
<< Scusami Noah ma devo scappare, grazie per questa chiacchierata, ci vediamo domani dopo le lezioni allora >> gli stampo due baci sulle guance e vado alla macchina di Stefan che mi riporta da Eli.

Occhi di CristalloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora