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ACE OF HEARTS
CHAPTER TEN: SHOULD I STAY OR SHOULD I GO

        BUSSANDO ALLA PORTA d'ingresso dei Wheeler, Cassie Harrington si alzò, dondolandosi avanti e  indietro nelle sue converse nere e malridotte

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BUSSANDO ALLA PORTA d'ingresso dei Wheeler, Cassie Harrington si alzò, dondolandosi avanti e indietro nelle sue converse nere e malridotte. Dopo un momento, la porta si aprì, rivelando la signora Wheeler con la piccola Holly sostenuta su un fianco. Deridendo silenziosamente, la madre parlò, "Posso aiutarti, Cassandra?"

"Mi stavo chiedendo se potessi parlare con Mike," disse Cassie, quasi così piano che non riuscì nemmeno a pronunciare le sue stesse parole.

Guardando la ragazza dall'alto al basso, la signora Wheeler rispose, "Non credo che sia una buona idea. Mike è in uno stato mentale difficile in questo momento e non voglio che tu lo peggiori."

"Se solo potessi dirgli che sono qui. . ." Cassie si interruppe, guardando le sue ginocchia sbucciate. "Ho solo bisogno di vederlo."

La signora Wheeler esitò, facendo rimbalzare leggermente Holly mentre si girava, gridando, "Mike, vieni di sopra! Qualcuno è qui per vederti!"

Ci fu un forte gemito seguito da una serie di passi provenienti dalla porta del seminterrato, "Mamma, ho detto che non volevo vedere nessuno ⎯"

Mike si fermò, fissando la ragazza in piedi sulla soglia. Vestita con pantaloncini di jeans e un maglione rosso. Deglutendo, Mike si voltò, "Cosa ci fai qui?"

"Volevo parlarti," mormorò Cassie, guardando ancora una volta la signora Wheeler prima di superarla e scendere nel seminterrato.

Una volta che i due furono al piano di sotto, Mike si rivolse a Cassie, "Seriamente, perché sei venuta qui?"

Non essendo in grado di pensare lucidamene, Cassie si avvicinò a Mike, stringendolo in un abbraccio. Esitando, Mike le avvolse le braccia intorno alle spalle e l'attirò più vicino. Nonostante la pesantezza allo stomaco, svanì con la sensazione del suo corpo contro il suo.

Sprofondando nel suo calore, Cassie si rese conto di essersi persa così tanto rifiutandosi di venire considerata importante da qualcuno. Respirando il profumo di cannella, Cassie si rilassò.

"Pensavo odiassi essere toccata," le sussurrò Mike all'orecchio.

"Sì, anch'io," rispose Cassie, sospirando e liberandosi dalla sua presa, guardandolo.

"Cosa hai fatto?"

"Non va bene," disse Cassie, voltandosi verso Undici, che sedeva nel fortino e giocava con il walkie-talkie di Mike. "Undici, cosa stai facendo?"

"Non preoccuparti di lei", disse Mike, la rabbia che prendeva il sopravvento, "Ci ha fatto del male. Ha mentito."

"Mike," disse Cassie, lanciandogli un'occhiata da vicino Undici. "E se lei sapesse davvero qualcosa che noi non sappiamo?"

"Ti stai davvero schierando con lei?" chiese Mike. "Dopo tutto quello che ci ha fatto?"

"Non mi schiero con nessuno", disse Cassie, passandosi una mano tra i capelli. "Sto solo dicendo. . . e se ci fossimo persi qualcosa? Come Barbara, anche lei è comparsa. È stata presa da. . . qualcosa. Un mostro. L'ho visto."

ACE OF HEART, Mike WheelerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora