Capitolo 11

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YOONGI'S POV:

«Avresti dovuto vederlo, Suran», dissi quella sera, seduto a cena in uno dei migliori ristoranti di Seoul. «L'hanno completamente annientato. Non ho mai visto niente di simile. L'intera folla gli urlava contro come se avesse appena fischiato un fallo negli ultimi minuti della Coppa Asiatica».

«Mmm, fantastico», disse Suran, annuendo mentre studiava un piccolo taccuino nero estratto dalla borsetta.

«Che stai guardando?», sbottai, un po' infastidito che mi stesse ascoltando con un orecchio solo. Mi ero impegnato molto affinché Suran sapesse cosa stavo escogitando con Y/n e non ci fossero fraintendimenti, ma lei era disinteressata come quasi ogni volta che si parlava di qualcosa di inerente al calcio.

«La frase per gli inviti», borbottò lei, senza sollevare lo sguardo. «Dobbiamo ancora metterci d'accordo su cosa scrivere». Appuntò qualcosa nel taccuino.

Sospirai. Ero euforico da quando avevo lasciato una Y/n ipereccitata allo stadio. Volevo condividere l'emozione con Suran, ma era evidente che lei non ne aveva alcuna intenzione.

«Non dobbiamo farlo adesso, giusto?»

«No, certo che no», rispose lei, alzando lo sguardo. «Volevo solo dare un'occhiata veloce all'elenco di cose da fare per il matrimonio mentre siamo insieme. Assicurarci che tutto stia andando secondo i piani».

«Grandioso, buona idea», dissi con un sospiro. "Porca miseria", pensai. Volevo passare una bella serata, non discutere se «si richiede il piacere della vostra compagnia» fosse un modo migliore per dire «venite alla nostra festa». Rimasi seduto in silenzio, sperando che Suran giungesse alla conclusione che tutto stava andando secondo i piani senza il mio contributo.

«A proposito», disse lei, sollevando lo sguardo.

" Ecco che ci siamo", pensai. "Torta alla frutta o pan di spagna?"

«Ho chiesto in giro e sono riuscita a trovare quello che gli esperti considerano il più equo dei contratti prematrimoniali. C'è l'ho a casa nella valigetta. Dovremmo proprio firmarlo il prima possibile». Riabbassò lo sguardo sul quaderno e tirò una riga su qualcosa.

Posai in fretta il bicchiere. Non mi aspettavo quel particolare dilemma prenuziale.

«È proprio necessario?», chiesi.

«Cosa intendi?», domandò lei, chiudendo di scatto il taccuino e rimettendolo nella borsa.

«Be', non pensavo che c'è ne servisse uno, tu che dici?».

Suran rise. «Se avessi un won per ogni coppia che è entrata nel mio ufficio dicendo la stessa cosa, ormai sarei milionaria. Nessuno pensa di averne bisogno, Yoongi. Io non penso che ne avremo bisogno, ma penso anche che sia ragionevole. Più ragionevole che sprecare migliaia di won in costosi avvocati divorzisti come me in caso le cose volgessero al peggio. Meglio decidere cosa fare con calma e lucidità prima di sposarsi, piuttosto che farlo in modo iperemotivo e irrazionale quando ormai ci si odia».

La guardai. Sapevo che quel suggerimento non avrebbe dovuto stupirmi. Suran aveva un talento unico per essere del tutto razionale verso quelle che avrebbero potuto essere questioni molto emotive.

«Quindi che dice questo contratto prematrimoniale?»

«In sostanza, entrambi manterranno tutte le proprietà possedute prima di sposarci e ci spartiremmo i proventi della casa e del conto in comune. È molto semplice. Nulla di cui preoccuparsi».

«Ma se avessimo dei bambini?», chiesi.

«Custodia congiunta. Il nostro conto deposito sarà usato per la loro istruzione e altre spese eccezionali soggette all'approvazione di entrambi. Più tardi te lo mostro, se vuoi. Sono certa che ti andrà bene». Lei diede un grosso morso al suo panino.

𝕃𝕒 𝕍𝕖𝕟𝕕𝕖𝕥𝕥𝕒 𝔻𝕖𝕝𝕝𝕖 𝕊𝕚𝕟𝕘𝕝𝕖 {𝕐𝕠𝕠𝕟𝕘𝕚 𝕩 ℝ𝕖𝕒𝕕𝕖𝕣}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora