Capitolo 23

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YOONGI'S POV:

Al termine della cena, mi sentivo ormai quasi rilassato ed ero sollevato di non dover confessare tutto a Y/n quella sera. Anche se con il regalo di Natale segreto c'era mancato poco. Mi ero accorto che chiedere a Dong-hyuck di restituirmelo avrebbe svelato la mia identità e destato troppi sospetti. Meglio convincere Y/n che qualcuno la stesse prendendo in giro, avevo pensato. Farle archiviare la cosa e rimandare a un altro giorno l'offerta del mio cuore pulsante.

Proprio mentre stavo pensando di andarmene con qualche scusa, Y/n si lasciò cadere sulla sedia al mio fianco.

«Ho il sospetto che il budget della festa sia stato speso in free drink e non in cibo», disse, punzecchiando un pezzo di budino di Natale duro come una pietra su un piatto.

«Mmm», borbottai, cercando di non fissarle le labbra nel suo stato instupidito dal vino scadente.

Rimanemmo in silenzio a guardare l'orrido spettacolo delle danze che avevano riempito la pista da ballo.

«Sai, è proprio strano ma non mi ero mai accorta che qui dentro c'era una palla da discoteca», osservò lei, facendo un cenno verso il soffitto con il mento. «Sono anni che veniamo qui per Natale e non ci avevo mai fatto caso. Non è stranissimo?».

Non osavo parlare, così guardai Y/n fissare incantata la palla da discoteca, con un lieve sorriso che le aleggiava sulle labbra.

«Stai pensando al biglietto del tuo regalo di Natale segreto?», dovetti domandare.

Lei si voltò a guardarmi. Era bella da spezzare il cuore. Volevo prenderla subito tra le braccia. Baciarla.

«Nah», rispose. «Avevi ragione. Era solo un cretino che cercava di prendermi in giro. Che stronzo, eh?».

"Baciala, baciala", mi implorò una vocina dentro la mia testa.

«Sì, uno stronzo», borbottai, distogliendo lo sguardo.

"Baciala", mi stava urlando tutto il corpo.

Il braccio di Y/n sfiorò il mio mentre lei si alzava di scatto.

«Non te ne vai già, vero?», urlai.

«Ho da fare», rispose lei. «Ci vediamo dopo».

«Sì, certo, d'accordo, ci vediamo dopo allora», dissi, lanciando un'occhiata all'orologio.

Lei si voltò e andò via sotto il mio sguardo. Idiota, pensai. Avrei dovuto lanciarmi. Mi ero ripromesso di cominciare a vivere, di cominciare a mostrare le mie emozioni, e invece ero lì, a soffocarle come al solito. E l'avevo vista guardare quella palla da discoteca. I miei occhi erano stati illuminati dalla speranza, ne ero sicuro. Dovevo agire quella sera stessa. Non potevo sprecare l'occasione. L'ultima vendetta di Y/n non era una scusa. In più, lei se ne sarebbe dimenticata del tutto non appena le avessi detto cosa provavo. Non avrebbe più avuto importanza.

Man mano che le lancette nell'orologio correvano verso la mezzanotte l'umore della sala cambiò, mentre il DJ riduceva il ritmo e scivolava senza sforzo in un lento. Le donne che prima avevano proclamato euforiche la sorellanza delle danze solo femminili si stavano ora fondendo ai corpi dei loro accompagnatori, sopraffatte dall'alcol, dal romanticismo del momento e dalle tonalità sensuali di Barry White.

YN'S POV:

Controllai l'orologio. Le 23:58. Ora di mettersi in posizione e inscenare la mia ultima vendetta prima che la serata finisse.

Andai a recuperare la valigia che avevo nascosto sotto un tavolo con i cavalletti in fondo alla sala. Il piano era semplice, rapido e, con un po' di fortuna, efficace. Mi apprestavo ad attraversare la pista da ballo, quando la canzone finì e la voce del DJ risuonò interrompendo il momento.

𝕃𝕒 𝕍𝕖𝕟𝕕𝕖𝕥𝕥𝕒 𝔻𝕖𝕝𝕝𝕖 𝕊𝕚𝕟𝕘𝕝𝕖 {𝕐𝕠𝕠𝕟𝕘𝕚 𝕩 ℝ𝕖𝕒𝕕𝕖𝕣}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora