YOONGI'S POV:
Fissai il sudicio specchio del bagno degli uomini dell'hotel Majestic. Avvertivo nausea e ancora non avevo neanche toccato l'open bar. La festa di Natale dell'ufficio sarebbe stata la prima volta in cui avrei rivisto i colleghi dopo la scenata di Suran. Mi ero preso una settimana di ferie improvvisate per raccogliere i cocci della mia vita. Ero andato dritto da mia madre e avevo passato sei ore buone a fissare la parete cercando di smettere di tremare mentre lei mi rimpinzava di tè dolce e pasticcini. Quando infine ero riuscito a spiegarle cosa aveva fatto e perché, lei mi aveva gettato le braccia al collo e aveva pianto con me. Lacrime per il dolore del figlio mischiate senz'altro a quelle per la propria triste storia d'amore. A un certo punto era tornato a casa mio padre e mia madre lo aveva portato in cucina per aggiornarlo con bisbigli concitati. Quando mi aveva finalmente raggiunto, le sue condoglianze erano state inesistenti.
«Era ora, ragazzo», aveva detto, dandomi una pacca sulla schiena. «Lo sapevo che prima o poi avresti cominciato a spassartela».
Avevo scambiato uno sguardo disperato con mia madre ed ero scappato via. Mio padre e le sue opinioni strampalate sulle relazioni erano l'ultima cosa di cui avevo bisogno.
Costretto ad accamparmi per qualche giorno sul divano di un amico, avevo capito di dover sistemare la mia vita quando mi ero trovato a registrare il campionato mondiale di poker durante le pause per andare in bagno. E così ero uscito a passeggiare. Avevo camminato e camminato, sperando di allentare la morsa implacabile del senso di colpa. Era stato solo quando avevo iniziato a vedere il futuro come uno spazio ampio, aperto e pulito che mi si estendeva davanti anziché come un muro di mattoni eretto il giorno del mio matrimonio, che il sollievo aveva cominciato pian piano a farsi strada e attenuare il dolore. Quello che non mi aspettavo era che fosse seguito dalla rabbia. Rabbia per il troppo tempo sprecato da me e da Suran. Rabbia per gli anni trascorsi a esistere e basta, in una bolla stabile che non mi rendeva triste, ma di certo non mi rendeva neanche felice. Mi ero reso conto che volevo vivere. Volevo sentirmi vivo. Volevo sentire le emozioni pulsare in tutto il corpo, non seppellirle come avevo fatto fino a diventare un uomo noioso e di legno.
Quella sera avrei ripreso a vivere, mi ero detto mentre un uomo che faticavo a riconoscere mi guardava dallo specchio. Quella sera segnavo l'inizio del resto della mia vita. Avevo raddrizzato la schiena e mi ero schiarito la gola per poi uscire dal bagno in cerca di Hoseok, che aveva accettato di fare da DJ per un modico compenso e che avrebbe svolto un ruolo fondamentale nella nascita del nuovo io.
«Sembri un idiota», mi disse, trascinando un altoparlante sul palco improvvisato.
«Grazie», risposi. «Mi sento idiota. Tutti gli altri hanno già frugato tra i costumi e si sono accaparrati i nani migliori lasciandomi solo questo schifo».
«Quale nano dovresti essere?», chiese Hoseok.
«Il nano vagabondo, a quanto pare», risposi, togliendomi per la centesima volta dagli occhi il pompon bianco-grigio fissato alla punta del cappello. «Perfetto per il programma della serata, non trovi?», aggiunsi tetro.
Hoseok non rispose mentre cercava di issare l'altoparlante sul suo sostegno. A missione compiuta, scavalcò l'intrico di cavi per andare a sedersi con me sul bordo del palco.
«Senti, amico», disse, passandomi un braccio intorno alle spalle. «Sei sicuro di quel che vuoi fare?»
«Sì», dissi, annuendo con vigore.
«Ma...», iniziò Hoseok, a corto di parole per la prima volta a mia memoria.
«Ma cosa?», chiesi. «Sputa il rospo».
«Ma è così poco da te, amico. Tu non fai cose del genere. Non ti riconosco quasi in questo momento».
«Sarà perché sono vestito come un nano che non capisce nulla di moda, Hoseok», risposi.
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𝕃𝕒 𝕍𝕖𝕟𝕕𝕖𝕥𝕥𝕒 𝔻𝕖𝕝𝕝𝕖 𝕊𝕚𝕟𝕘𝕝𝕖 {𝕐𝕠𝕠𝕟𝕘𝕚 𝕩 ℝ𝕖𝕒𝕕𝕖𝕣}
FanfictionY/n cura la rubrica della posta del cuore per una rivista di successo. Ogni giorno dà consigli a decine di lettori che chiedono il suo aiuto per risolvere i problemi amorosi. Ma quando viene mollata nel modo peggiore possibile - che razza di uomo la...