YOONGI'S POV:
Guardai dalla vetrina del negozio di abiti da uomo, ancora trafelato per aver attraversato di corsa mezza Seoul. I manichini senza testa sembravano stranamente a proprio agio con le giacche a coda di rondine e le gonfie cravatte color pastello. Forse era la posizione disinvolta delle braccia infilate in abiti formali, o il piede appoggiato con nonchalance su un grosso pacco regalo fittizio decorato da un grande nastro bianco. Sembravano non avere alcuna preoccupazione al mondo. Forse era l'assenza di testa, il segreto: ti impediva di pensare. Annuii pensieroso. Sì, riuscivo a immaginare perché non pensare potesse portare a una vita spensierata. Dal mio punto di vista, essere senza testa era proprio quello che mi serviva. Impedire a quei pensieri di fare capolino. Pensieri che non avevano diritto di esistere, ma spuntavano dal nulla come minuscoli missili e devastavano ogni cosa. Ora come ora, avrei preferito andare a provare corsetti per una rappresentazione d'epoca piuttosto che quegli abiti. In effetti, i corsetti mi avrebbero fatto sentire meno intrappolato nel mio corpo dell'abito che avrebbe segnato per sempre il resto della mia vita.
Non sarei dovuto entrare. Se non fossi entrato a casa di Y/n, adesso non avrei avuto l'immagine mentale di lei in pigiama. Prima mossa sbagliata. Se non fossi entrato non mi sarei sentito a casa. A casa nel caos discreto della vita di Y/n. Dove la roba veniva lasciata cadere invece di essere riposta con cura nel suo posto prestabilito. Dove c'era la moquette, vera moquette morbida invece di assi del pavimento prive di personalità. Dove appese in giro per casa c'erano fotografie qualunque di momenti felici qualunque messe in cornici qualunque, invece di costosissime opere d'arte moderna in costosissime cornici d'acciaio spazzolato, disposte in posizione perfetta da un interior design.
Quando mi ero seduto sul divano di Y/n, mi ero lasciato cadere d'istinto sui numerosi cuscini e avevo sollevato i piedi, prima di rialzarmi di scatto e sedermi con la schiena dritta. Non posavo mai i piedi sul divano nella mia casa pulita, elegante e moderna. Mai. Rendermene conto mi aveva fatto battere il cuore fortissimo, come se avessi commesso un peccato terribile. Davvero terribile. Ma non avevo fatto altro che mettere i piedi sul divano di un'altra donna, avevo dovuto ricordare a me stesso.
Ero stato mentre facevo qualche respiro profondo per cercare di recuperare la calma che l'occhio mi era caduto sullo scatolone che giaceva aperto sul pavimento davanti a me. I resti della vita di Y/n erano davvero spettacolari nella loro follia e casualità. Ma soprattutto, brillavano della sua personalità. Vedere quello scatolone mi aveva fatto rimpiangere di non averne uno simile. Non mi veniva in mente una sola cosa che potesse anche solo avvicinarsi a riassumere i miei vent'anni. Faticavo a trovare grandi momenti che avrei voluto preservare per i posteri. Cosa diavolo stavo facendo della mia vita? Guardare la scatola dei ricordi di Y/n era stata la seconda mossa sbagliata.
Ma peggiore di tutto era stato sentire il racconto della sua storia con Seokjin. Una relazione universitaria che avrebbe dovuto sbocciare in un'unione duratura ma era stata ostacolata dall'intervento di una terza persona. Le sue parole mi fluttuavano nella mente come un banco di pesci disorientati.
«Smettila», mi dissi ad alta voce nel tentativo di fermare il turbinio dei pensieri. Mi guardai severamente nel riflesso della vetrina. «Basta così», sussurrai mentre facevo un respiro profondo, aprivo la porta e varcavo la soglia.
«Guardami», urlò Hoseok nell'istante in cui mi vide arrivare. «È proprio quello che ci serve per animare questo matrimonio», disse, facendo un piccolo inchino. «Figo, no?»
«Sembri una checca», dissi, scrutando il mio testimone che, con addosso uno smoking bianco accompagnato da una camicia a righine rosa confetto e una cravatta viola acceso, stava in piedi nel mezzo di Moss Bros. «Se pensi di vestirti così sei un cretino. Crederanno che siamo noi due a sposarci, anziché io e Suran».
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𝕃𝕒 𝕍𝕖𝕟𝕕𝕖𝕥𝕥𝕒 𝔻𝕖𝕝𝕝𝕖 𝕊𝕚𝕟𝕘𝕝𝕖 {𝕐𝕠𝕠𝕟𝕘𝕚 𝕩 ℝ𝕖𝕒𝕕𝕖𝕣}
FanficY/n cura la rubrica della posta del cuore per una rivista di successo. Ogni giorno dà consigli a decine di lettori che chiedono il suo aiuto per risolvere i problemi amorosi. Ma quando viene mollata nel modo peggiore possibile - che razza di uomo la...