Back to school

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Jungkook si considerava un buon osservatore: in fin dei conti, aveva passato un anno della sua vita a fare questo  davanti la finestra della propria camera.

Eppure ne era certo: qualcosa gli stava sfuggendo.

Ma non riusciva a comprendere cosa, esattamente.

La mattinata era iniziata in modo piuttosto insolito per lui; si era svegliato di buon umore senza un motivo ben preciso.
Inizió a saltellare per casa e salutò persino sua madre con un grosso sorriso sulle labbra.
Ma quando aprì la porta, quel sorriso gli morì sulle labbra lasciando subito posto alla delusione perché, ad aspettarlo davanti il cancello c'era solo Hoseok con un sorriso tirato e gli occhi arrossati.

Dov'era Taehyung?
E soprattutto... perché Hoseok sembrava  che avesse pianto fino a poco fa?

Jungkook sospiró, prendendo coraggio decidendo di provare a  parlargli: sapeva che farlo gli sarebbe costato molta fatica ma, non riusciva a guardarlo e fare finta di nulla.

《H-hyung... va tutto bene?》Gli domandò timidamente.

《Non lo so nemmeno io...》Rispose con un pizzico di malinconia: in quei giorni, le cose fra lui e Jin erano peggiorate.

Si stava allontanando sempre di più da lui, senza un motivo apparente e una spiegazione.
Anzi, fra loro era calato il gelo e adesso... anche Taehyung era cambiato così all'improvviso.
Ma non sapeva come spiegarlo a Jungkook senza farlo preoccupare.

Forse non c'era modo di dire le cose con delicatezza.

《Av-avete li-litigato?》Gli domandò visibilmente agitato.

Ecco.
Era proprio questo che voleva evitare.

《No Kookie, penso sia anche peggio di un litigio: quando discuti con qualcuno hai modo di avere un confronto, qui manca questo e in un certo senso fa anche più male.》Gli spiegó pazientemente.

《Perché non hai le risposte che cerchi.》Aggiunse poco dopo sempre più amareggiato.

《A Kookie dispiace...》Disse mettendo il broncio.

《Colpa mia?》Gli chiese poco dopo.

《 Ma no... non c'entri niente; anzi, grazie per esserti preoccupato. Sei davvero gentile...》Rispose accennandogli un sorriso alla quale il ragazzo rispose immediatamente.

《Abbraccio?》Gli domandò Jungkook allargando le braccia.

《Abbraccio.》Rispose, lasciandosi stringere dall'amico.

❝Carino.❞ Pensó subito dopo Hoseok, vergognandosene immediatamente.
Non avrebbe dovuto pensare queste cose di Jungkook: era solo un amico.

Sempre e comunque adorabile.

《Andiamo?》Gli chiese poco dopo il rosso sciogliendo l'abbraccio e l'altro in risposta annuì semplicemente.
Il resto del viaggio fu piuttosto silenzioso: Jungkook non era particolarmente loquace ma gli piaceva contemplare in silenzio ciò che lo circondava.

Furono parecchie le volte che il maggiore dei due lo dovette richiamare alla realtà ma quando, si ritrovò davanti all'albero di frassino ormai privo di foglie non ci fu verso di farlo continuare a camminare: era rimasto incantato per almeno cinque minuti buoni ad osservarlo.

Ma cosa c'era di così speciale in quell' albero?

Hoseok non lo sapeva, l'unico che poteva dirgli qualcosa a riguardo non gli avrebbe dato una risposta.

Dopo un bel po' arrivarono a scuola: l'ingresso era vuoto e silenzioso, proprio come piaceva ad un certo ragazzo in questione di sua conoscenza.
Gli altri studenti si erano già diretti nelle loro classi mentre loro, stavano  ancora varcando la soglia del cancello color ottanio.

Questa volta camminò fino alla porta d'ingresso a passo sicuro: senza tremare o piangere come faceva di solito prima di entrare.

Era davvero un bel cambiamento.
Se solo ci fosse stato Taehyung, si sarebbe congratulato con lui.

Dopodiché, si salutarono ed entrambi si diressero verso le proprie classi con la promessa di vedersi durante l'intervallo.

Una volta separatosi dall'amico, Jungkook inizió a correre verso la sua classe: quel giorno alla prima ora aveva il "simpaticissimo" professor Lee, il quale sarebbe stato meno intransigente nei suoi confronti rispetto agli altri.

Aprí di scatto la porta, facendo sobbalzare tutti dallo spavento.

《Ah é arrivato il principino.》Disse in tono sarcastico il professore.

Il ragazzo lo ignorò come suo solito e andò a sedersi accanto a Taehyung che gli accennò un saluto che ricambiò con piccolo sorriso.

《Vieni alla lavagna Jeon.》Ordinò l'uomo in tono sempre più beffardo: non sopportava quello studente in particolare e non era un mistero che si divertisse nel metterlo a disagio.

《Fai l'esercizio visto che, ti consideri tanto bravo da presenziare in ritardo alle mie lezioni.》Continuó.

Il ragazzo non lo ascoltò come di consueto e continuò a scrivere sbirciando sul quaderno del compagno.

《Oltre che essere muto sei anche sordo. Ti alzi o vuoi una nota disciplinare?》Gli disse in tono minaccioso: la sua indifferenza lo faceva imbestialire.

《Non sono sordo e nemmeno muto.》Rispose Jungkook alzandosi in piedi di scatto, sfidandolo con lo sguardo.

《Semplicemente, me ne fotto di quello che  pensa di me e non farò mai ciò che dice perché... per me vale meno di zero sia come insegnante che come umano. 》Concluse e senza dire nient'altro, prese di nuovo le sue cose ed uscì dalla classe; lasciando sia professore che studenti sbalorditi.

Era semplicemente stufo di subire angherie da quell'omuncolo e forse per la prima volta dopo un anno, era riuscito a reagire prendendo in mano la situazione dimostrando finalmente a tutti di che pasta era fatto.

《Sono orgoglioso di te, Kookie.》Disse Taehyung alle sue spalle.

《Perché lo sei?》Gli chiese voltandosi in sua direzione.

《Perché... gli hai risposto a tono e non ti sei fatto mettere i piedi in testa nemmeno stavolta.》Rispose gettandosi fra le sue braccia: gli era mancato terribilmente da quando avevano fatto ritorno a casa dalla visita a Jimin e non vedeva l'ora di rivederlo.

《Questo significa solo una cosa...》Continuó il ragazzo.

《Cosa?》Chiese l'amico.

《Che stai guarendo, Kook. Finalmente sei libero...》Replicó saltellando.

《No, Tae. Non lo sarò mai davvero da tutto il dolore che provo.》Disse il moro con un pizzico di malinconia.

《Non devi dimenticare. Ma vedrai che come l'albero di frassino che osservi sempre prima di andare a scuola, rinascerai più rigoglioso e forte di prima...》Gli sussurró all'orecchio.

E molto probabilmente, aveva ragione anche questa volta; poiché Taehyung era l'unico che aveva compreso il significato che aveva dato a quell'albero.

Avrebbe visto la primavera in anticipo quell'anno.

Angolo angoloso dell'autrice che non si caca mai nessuno:

Jungkook non è bipolare tranquill*
É solo che quando ti fanno arrabbiare di solito tiri fuori il peggio di te e ho pensato che potesse dare la spinta giusta al nostro coniglietto per superare i suoi limiti definitivamente.

Colgo l'occasione per dirvi che sto lavorando ad un'altra ff inedita che uscirà non appena avrò concluso questa.
( Non manca moltissimo alla fine)

Spero che il capitolo vi sia piaciuto ☺️
Buona lettura e al prossimo aggiornamento.

I 🥚 you.

🤣





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