"Una terribile notizia è giunta
alla nostra redazione.
Un Bridgerton, non si sa quale degli otto,
pare abbia avuto un grave incidente.
Siamo in profonda apprensione
e staremo nei pressi degli ospedali
più grandi di Londra in attesa
di ulteriori notizie.
L'autore si augura che,
chiunque sia dei fratelli,
abbia una pronta guarigione.
Con affetto..."High Society News- 10 giugno 4pm
"Benedict!" sopraggiunse Eloise nel retro del giardino accaldata dal sole cocente del primo pomeriggio. "Hai trovato le mazze oh..." si interruppe presa alla sprovvista dalla vista di suo fratello. "Ma che hai fatto? Perchè sei tutto bagnato?"
"Per l'amor del cielo!" sbucò fuori dalle vetrate interne Delilah, paonazza in viso. "Ho controllato per tutta la residenza. Avete visto Emma Hale da qualche parte? Dannata ragazza, mi farà impazzire."
Silenzio.
"Benedict, ci sei?""Non mi sorprenderei se si fosse nascosta per scansarsi il lavoro!"
"Ragazzi!" sopraggiunse anche Colin "Allora, con queste mazze? Si comincia tra dieci minuti, non voglio rischiare di avere Anthony e Kate tra i piedi! Ogni volta che giocano loro è una guerra più che una partita."
"Concordo!" si aggiunse Daphne arrivando dagli archi. "Io prenoto la mazza fucsia."
"La fucsia è mia!" controbattè Eloise.
"No è sempre stata mia. La tua è quella blu."
"Quella blù è di Colin."
"No, io prendo sempre la verde."
"Visto?"
"Non vuol dire niente!" Eloise piantò i piedi a terra non volendosi arrendere. "Benedict, diglielo tu!"
Ma Benedict con gli occhi sgranati verso il giardino, la mascella a terra e un mutismo selettivo, era il ritratto dell'incredulità. Chiuse la bocca. Non aveva udito una parola delle persone che lo circondavano. Aveva solo una cosa in mente, una sola immagine. Margaret, quella Margaret, davanti a lui, in carne e ossa, che si buttava dentro ad una fontana pur di scappare da lui. Lui che non aveva fatto altro che cercarla da settimane e settimane. Lei era lì. A casa sua.
"Benedict, stai bene, fratello?" chiese Colin, vedendolo strano.
"Non è pallido secondo voi, ragazzi?" chiese Daphne agli altri due.
"Chiamerei anche un medico se non fossi impegnata a cercare la signorina Hale!" si intromise inopportunamente Delilah. Ma Benedict rimase immobile come una statua di sale.
"Devo andare.." mormorò poi, mezzo stordito.
"Cosa?" fece Colin.
"Perdonatemi. Non contatemi per la partita!" la frase gli uscì con una strana concitazione e le sue gambe, prima ingessate, presero improvvisamente vita. Benedict sorpassò fulmineamente Delilah e suoi fratelli e marciò veloce verso il lato del giardino che conduceva al labirinto, sotto gli occhi sconvolti di tutti loro.
"Benedict, dove vai?" gli urlò Daphne, allarmata. Ma lui non si girò e si disperse come una saetta tra gli alberi. Quel silenzio, quell'immobilità non erano stati solo frutto dello sgomento. Benedict era fatto così. La sua testa quando impazziva su qualcosa da risolvere metteva in standby ogni altra funzione. Lei, lei era la cosa da risolvere. Arrivò al limitare del labirinto, doveva essersi intrufolata lì, passando dagli archi. Agilmente forzò la serratura dell'entrata principale, la richiuse dietro di se e fece scattare la serratura. Si orientò velocemente tra gli insegnamenti di suo padre e capì dove doveva andare. Attraversò in senso perpendicolare l'area intrecciata di siepi alte e arrivò all'entrata secondaria. La trovò aperta, era entrata da lì. Afferrò energicamente la maniglia e fece scattare anche la seconda serratura. Riprese a correre verso nord e si abbassò velocemente poco prima di attraversare un fitto archetto di rose per evitare di riempirsi la testa e le spalle di spine, girò a destra, poi a sinistra, dritto, a sinistra e a sinistra ancora. Doveva raggiungere l'ultima entrata. Benedict poteva non aver messo piede in quella casa per decenni, ma ricordava perfettamente ogni percorso e ogni lembo di terra di quella residenza. Lo sforzo prolungato gli procurò un respiro veloce e lo fece diventare paonazzo in faccia, gli bruciavano i piedi, ma più di ogni altra cosa, la testa.
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La Giardiniera || Today's Bridgerton Vol.1
FanfictionTenere un bisturi o una forbice da potare tra le mani è sempre stato più facile per Emma Margaret Hale che accettare le avance di un qualsiasi ragazzo interessato a lei. Instancabile lavoratrice, ragazza riservata e studentessa devota alla scienza...