"Gentili lettori,
preparatevi a festa!
Il 9th Visconte di Inghilterra,
Anthony Johnatan Bridgerton,
compie oggi trentaquattro anni.
È risaputo che il caro primogenito,
oltre ad essere un politico di carisma, sia anche un estenuante cultore dello sport. Quale? Il pentathlon!
E pare proprio che una partita a questo gioco sarà il suo modo di festeggiare la sua nascita insieme ai futuri suoceri, che non aspettano altro che giocare al tiro a segno e sbagliare a mirare
sulla sua testa!"-High Society News 23 Giugno 2pm
***
Aubrey Hall.
Camera di Eloise.Benedict Bridgerton non aveva mai sperimentato in trentanni di vita un torbido e malaugurato sentimento, antico retaggio della preistoria: la gelosia. Aveva creduto relazione dopo relazione di esserne immune, non aveva mai sentito nel profondo delle sue viscere quella sensazione di indisponenza nei confronti di altri ammiratori mentre era fidanzato. Non era mai stato possessivo o territorialista, nè si era mai preso d'ansia per il pericolo d'essere sostituito. Era invece sempre stato dell'idea che solo nella libertà si poteva constatare la vera validità di una coppia. Se nonchè in trentanni di esperienza quel modo di pensare gli aveva procurato una certa dose di tradimenti, la maggior parte inflitti da ragazze con cui aveva avuto delle brevi parentesi e un paio da donne con cui aveva avuto una "per così dire" relazione seria. Benedict da parte sua non aveva mai tradito. Eppure, anche all'epilogo di quelle storie lui non aveva mai dato in escandescenze. Benedict Bridgerton sapeva restare impassibile davanti ai più evidenti corteggiamenti, calmo di fronte alle più inaspettate crudeli infedeltà, educato e rispettoso anche alla fine di una storia d'amore. Ovviamente quella sua compostezza non gli precludeva la possibilita di sentirsi ferito, aveva preso talmente tante batoste da arrivare a pensare che non avrebbe mai trovato la donna della sua vita, purtuttavia non era da lui reagire male per questioni di gelosia. E quella mattina, alzandosi dal letto nel giorno del trentaquattresimo compleanno di Anthony, non avrebbe mai creduto di poter perdere quella straordinaria capacità di compostezza, seduto sulla poltrona della camera di Eloise, con una flebo di cortisone attaccata al braccio.
"Grazie." disse la fonte della sua mai sperimentata gelosia, Margaret Hale, mentre prendeva un pò di gel disinfettante dal palmo del più irritante ed abile dei terzi incomodi, il dottor William Craine.
"Figurati." le sorrise.
Gli si rivoltò lo stomaco, neanche avesse visto chissà che cosa. Era stato solo un gesto medico ordinario. Eppure era bastato. Quel gesto, alla luce di tutte le fantasticherie che Tina, la pasticcera, aveva fatto su Craine, gli aveva bruciato in gola più di dieci bicchierini di whisky e mandato all'aria anni di immacolato autocontrollo avanguardista. Mai prima di allora era stato così geloso di qualcuno e aveva desiderato così ardentemente che una persona sparisse dalla sua vista come stava facendo con Craine. Benedict non riusciva a capacitarsene, ma era successo. Era geloso di Margaret. Di una donna che non aveva mai nemmeno baciato!
"Allora..." Craine si infilò un paio di guanti sterili e ne passò gentilmente due anche a Margaret. "Procediamo?"
"Sono a sua disposizione." assentì lei, entusiasta. Benedict si portò una mano alla faccia per assecondare un tic nervoso.
"Benissimo." inspirò lui. "Pinze!"
Margaret si sporse verso la scrivania e prese l'arnese richiesto sotto gli occhi di Eloise, Daphne, Hyacinth, Anthony e della loro madre Violet. La camera era invasa da Bridgerton ansiosi di conoscere il livello di guarigione della gamba di Eloise e di sentirsi dare buone notizie dal medico eroe dell'anno. Margaret passò le pinze a Craine, si chinarono su Eloise e si adoperarono con sincronia a togliere la vecchia medicazione per scoprire la ferita, con le spalle e le facce così vicine da potersi quasi toccare. A Benedict bruciò lo stomaco. Quella mattina, inchiodato su quella poltrona, stava scoprendo che non gli era insopportabile solo il contatto fisico, ma addirittura anche la vicinanza. Che cosa gli stava accadendo? Lui non era mai stato così. Inspirò, imponendosi di mantere il controllo. Non stavano facendo niente di male, erano sotto lo sguardo della metà dei Bridgerton. Poteva, anzi doveva stare tranquillo, Margaret non era la sua fidanzata e lui non poteva permettersi quel tipo di sentimento. Anche perchè sentiva già nell'aria la ramanzina che si sarebbe beccato da lei se avesse continuato. Chiuse gli occhi per calmarsi, quando una risatina risuonò nell'aria. Li riaprì e la vide ridere ad una battuta che quel babbeo di Craine doveva averle fatto a bassa voce a tre centimetri dal suo orecchio. Fine del controllo. Insomma, era il momento di scherzare? Ed era davvero necessario starle così appiccicato per togliere dei punti di sutura? Loro per niente a disagio, continuarono ad armeggiare allegri tra batuffoli di cotone e parole incomprensibili. Daphne li guardò maliziosa scambiando uno sguardo d'intesa con Anthony. Quella era la conferma che la sua gelosia aveva motivo di esistere. Quel tizio ci stava provando sotto ai suoi occhi!
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La Giardiniera || Today's Bridgerton Vol.1
Fiksi PenggemarTenere un bisturi o una forbice da potare tra le mani è sempre stato più facile per Emma Margaret Hale che accettare le avance di un qualsiasi ragazzo interessato a lei. Instancabile lavoratrice, ragazza riservata e studentessa devota alla scienza...