34- Blossom House

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"High Society News,
figlioletto amatissimo della sottoscritta,
è stato di recente criticato
dall'alta società
per i contenuti troppo romantici.
L'alta società è infatti dell'opinione che un buon giornale debba solo occuparsi di avvenimenti importanti sociali, politici ed economici.
Non che io, dall'alto della mia umiltà,
voglia e possa contraddire tali innominabili signorie,
tuttavia posseggo una visione diversa della questione.
Delle gesta eroiche che compite e di cui vi vantate cari signori e care signore,
è facile scrivere,
così come è facile lasciare che la penna vi onori di aggettivi e
qualità magnifiche e altisonanti.
(Forse un un mero passatempo
per chi ha problemi di autostima?)
Ma niente, assolutamente niente, può reggere il confronto con le vostra gesta romantiche,
dove l'inganno è di facile scoperta,
dove il vero carattere della nostra nobiltà scopre la luce e si rivela per quello che è.
In amore, miei cari nobili, non si può mentire
e il ritratto che ne viene fuori è sempre molto simile a quello che ogni giorno vedete riflesso nel vostro specchio di casa.
Se questo riflesso non vi piace,
potete anche non leggere questa rivista,
ma è giusto che sappiate
che quel riflesso altro non è che
quello che la gente vede di voi e dunque
quello che realmente siete!"

High Society News -12 luglio 6pm

***

Benedict era saturo, arrivato al culmine di ogni sopportazione, si sentiva consumato in ogni fibra del suo corpo. Non riusciva più a tollerare niente che le riportasse lei in mente e la sua impossibilità di averla accanto. Era sfiancante, a dir poco avvilente desiderare una donna in quel modo e non avere nessuna speranza con lei. Non riusciva a capacitarsene, ma era così visceralmente legato a Margaret che era certo sarebbe stata il tormento della sua intera esistenza. La felicità assoluta e negata. L'amore vero che aveva aspettato per anni e che non era riuscito a conquistare. Un tuono rimbombò tra le pareti della casa disabitata in cui si trovava ed in sottofondo la pioggia non smetteva di sbattere e lottare contro i vetri delle finestre. Ebbe compassione per la pioggia, lui era come lei, insistente e perdente. Non sarebbe mai riuscito a valicare quel muro che Margaret gli aveva eretto contro, così come l'acqua non sarebbe mai entrata da quelle finestre. Avrebbero perso entrambi, sconfitti, esausti, lasciando sulla terra niente meno che delle misere tracce del loro passaggio presto cancellate dal sole. Sfilò una sigaretta dal pacchetto e se la portò alle labbra, la penultima che si ritrovava dietro. Dopo la prova dell'abito da testimone la sua mente aveva subito un crollo rovinoso e aveva avuto necessariamente bisogno di andarsene da Aubrey Hall, di stare lontano da tutti, di rifugiarsi in un luogo in cui nessuno sarebbe andato a cercarlo. Ecco perchè si trovava lì, in quella vecchia casa di campagna dei suoi genitori ai confini delle terre di Anthony. Nessuno ci metteva piede più da anni, nascosta tra la vegetazione, Blossom House era la casa che suo padre aveva lasciato a lui in eredità. Dopo la sua morte, all'apertura del testamento di Edmund avevano scoperto che qualche mese prima del suo infarto quasi profeticamente aveva designato a ciascuno dei suoi figli una casa. Ad Anthony sarebbe andata Aubrey Hall, a Colin aveva lasciato Bridgerton House, a Daphne la tenuta dei bisnonni nel Kent, a Eloise River Abbey a Mayfair, a Francesca Ride Park una serie di cottage meravigliosi in periferia a Londra, a Gregory Rendall Hall nell'Hertforshire e ad alla piccola Hyacinth Clair House nelle campagne londinesi nel Cotswold. Era incredibile, come suo padre avesse scelto quelle case per loro e quanto ogni località si adattasse alle personalità dei suoi figli, persino di quelli che non aveva potuto conoscere. Benedict si guardò intorno, i mobili protetti da ampie lenzuola si nascondevano ai suoi occhi come spettri, quella casa aveva visto giorni felici, lui era nato lì trent'anni prima, quando ad Aubrey Hall i lavori in corso di ristrutturazione avevano obbligato i suoi genitori a spostarsi nella residenza adiacente con un piccolo Anthony di tre anni. Ironia della sorte era venuto alla luce proprio in un giorno di tempesta come quello. Poi a lavori conclusi erano tornati a Aubrey Hall, ma fin da piccolino il padre non aveva fatto che ripetergli che quella casa un giorno sarebbe diventata sua e della sua futura famiglia. Blossom House era la peggior beffa che il destino poteva fargli, dedicata ai fiori e immersa nella più verdeggiante natura della periferia di Londra, gli rammentava che il suo amore per Margaret era la sua sorte. Quella casa era sua, in ogni angolo di quel posto trovava un richiamo floreale, ogni piccolo dettaglio parlava di lei, a partire dallo stemma sul portone principale che raffigurava un ramo di mandorlo in fiore, dai capitelli incisi in alto e ricoperti di edera, dalle maniglie delle finestre con un rosa intarsiata, dai giardini dipinti nei soffitti a cupola che aveva sempre adorato guardare da bambino tanto da sentire male alla nuca. Aveva immaginato Margaret in quella casa almeno un miliardo di volte, aveva immaginato se stesso, i figli che avrebbero potuto avere, la vita che avrebbero potuto costruire insieme. Non sapeva perchè, ma il suo cuore non tollerava altre persone in quelle visioni, non ammetteva nessun'altra donna nel suo futuro ed, ora ne era sicuro, questa sua ossessione l'avrebbe condannato alla solitudine.

La Giardiniera || Today's Bridgerton Vol.1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora