Epilogo

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Aubrey Hall
30 Settembre

"Ultima colazione insieme." sospirò Hyacinth Bridgerton davanti alle sue consuete uova strapazzate. "Ci pensate? Domani saremo tutti in paesi diversi!"

"Non faccio altro che pensarci!" ribattè Gregory, asciugandosi la bocca. "E soprattutto sperarci!"

"Idiota."

"Io ballerò la samba non appena avrò la garanzia di non sentirvi e vedervi per almeno due mesi!" Colin acchiappò un panino e lo addentò come un selvaggio. "Non mi mancherete affatto!" biascicò con la bocca piena.

"Sei sempre più spaventosamente insensibile!" osservò Daphne versandosi del succo ai mirtilli. "Speriamo che la tua missione reportistica in Venezuela oltre a riscaldare la tua pelle riscaldi anche la tua anima, fratello!"

"L'avventura riscalda sempre l'anima!" ribattè lui ignorando il vero proposito del discorso. Sua sorella lo guardò di sottecchi. "Sorella."

"Lascerà una scia di sudamericane col cuore infranto!" ridacchiò Francesca. "Chissà se prima o poi il destino ti ritornerà il favore e qualcuna si deciderà a infrangere il tuo."

"Se lo meriterebbe!" sghignazzò Hyacinth. "Sarebbe un vero spettacolo di goduria!"

"Perchè non parliamo del cuore infranto di qualcun altro?" incalzò Colin fissando Daphne, con evidente stizza e voglia di vendetta per quell'assalto improvviso causato proprio da lei. "Mi pare fossi stata invitata a Soburgo da Friedrich Hannover quest'autunno. Come mai sei ancora qui?"

"Uuuuuh." spalancò gli occhi Eloise intrigata, riemersa dal suo cellulare col quale stava mandando messaggi a raffica a Penelope. "Colin stamattina la tocca pianissimo!"

"Ritorna a messaggiare, Eloise!" la tacciò Daphne. "O troverò il modo di vendicarmi!"

"Dov'è finita tutta la tua sensibilità?" ribattè sarcastico Colin.

"Aaaahhh!" sventolò una mano Hyancinth. "Parole di fuoco!"

"C'è solo una definizione da dare in questi casi." prese parola Gregory. "Colpita e affondata, sorellona!"

Daphne Bridgerton, che mai era stata oggetto di derisione, si ritrovò tutta in una volta in mezzo a cinque lupi che ridevano di lei. "Oh, siete una mandria presuntuosi!" esclamò inebetita. "Non sono stata minimamente colpita e men che meno affondata!" si difese prontamente. "Ho i miei motivi per fare quello che faccio!"

"Tipo?" replicò Colin, mettendosi a braccia conserte e dedicandole tutta la sua attenzione.

"Si, sorella..." la incalzò Hyacinth, detta anche lingualunga. "Svelaci il motivo per cui eviti il principe Friedrich come se avesse contratto l'ebola!" Francesca si strozzò con un una cucchiaiata di porridge e tossì tra le risate ed Eloise schioccò il cinque con la malefica ultimogenita, orgogliosa di lei.

Daphne si ritrovò presa in castagna.
"Beh..." Deglutì. "Io..."

I suoi fratelli e le sue sorelle si ritrovarono a fissarla intrepidi, in attesa di una risposta a quel quesito che in realtà si ponevano tutti da settimane. Dopo il matrimonio erano state programmate le partenze di tutti i Bridgerton. I due sposi erano partiti subito dopo le nozze per una esotica luna di miele in Costa Rica e non sarebbero ritornati prima della fine di Ottobre. Colin aveva ripreso in mano la sua attività di avventuriero reporter freelance ed aveva già pianificato di visitare alcuni paesi del Sud America, come il Venezuela, l'Argentina e il Brasile. Eloise sarebbe partita insieme a Penelope per tornare a Cambridge e inaugurare l'ultimo anno universitario. Gregory e Hyacinth avevano sostenuto il test d'ingresso rispettivamente per la facoltà di legge e la facoltà di medicina, riuscendo entrambi ad accedere. Gregory si sarebbe spostato a Manchester, mentre Hyancith si sarebbe iscritta ad Oxford. Francesca, hater dello studio, aveva messo da parte l'eventualità di proseguire la carriera accademica e si era concentrata completamente sulla carriera sportiva. Aveva ripreso in mano le sue competizioni e aveva fatto delle prossime olimpiadi di equitazione il suo unico e più grande obiettivo. Daphne, invece, aveva avuto davanti a sè varie scelte. Da una parte il suo grande amico Raùl Rivière l'aveva scongiurata di tornare a Parigi alla Galerie Haute Couture a lavorare con lui, dall'altra niente meno che il principe Friedrich Hannover le aveva formalmente rivolto un invito personale a palazzo. Non un invito di famiglia. Non un invito in amicizia. Non un invito innocuo. Insomma, un dannato invito romantico! E Daphne era andata in panne per la prima volta in vita sua. Le intenzioni di quel ragazzo non potevano essere più chiare di così e lei, oltre ad esserne ovviamente lusingata, ne era anche segretamente intimorita. Dopo quella dannata parentesi di sei mesi con Simon Hastings, che aveva vissuto con la spensieratezza e il trasporto di un grande quanto tempestoso amore, Daphne seppur formalmente si reputasse una ragazza libera, si era ritrovata bloccata in una facciata allegra, disinvolta, sicura di se e contemporanamente terribilmente finta, mentre dentro di sè la versione totalmente opposta soffocava sempre di più sotto le sue insicurezze e le pressioni costanti di un mondo che sperava di vederla affianco ad un bravo e soprattutto nobile ragazzo. E Friedrich lo era. Da ogni punto di vista. Sia di sangue che di cuore. Eppure... 

La Giardiniera || Today's Bridgerton Vol.1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora