"Le avventure del passato non svaniscono con la stessa facilità
con cui si cancellano le tracce
d'inchiostro su una lavagna.
Rimangono.
A ricordarci chi siamo e a metterci in guardia su chi potremmo diventare.
Un discorso forse troppo romantico?
No, cari lettori, lungimirante.
Gli Hannover sono tornati ad Aubrey Hall, signori e questo può voler dire solo una cosa: qualcuno è forse pronto a diventare ciò che le proprie avventure gli avevano pronosticato.
Un consorte di Soburgo.
Verita? Ipotesi? Fantasia?
Staremo a vedere.
L'autore si riserva il diritto a partecipare al possibile futuro matrimonio sorbugo-britannico!"High Society News- 4 Luglio 8 pm
Le quattro del pomeriggio non tardarono ad arrivare, insieme alla chiamata di Kate che chiedeva di me ad Aubrey Hall per proseguire con l'organizzazione del ricevimento. Dopo che Benedict Bridgerton mi aveva cacciata dalla chiesa di Saint Bartholomews, mi ero incamminata in solitudine per tornare a Aubrey Hall. I sentieri e le stradine di campagna che coprivano la distanza dalla chiesa alla casa dei Bridgerton erano numerosi e tutti all'apparenza uguali ed io con la gran memoria che mi ritrovavo non ricordavo più quali avessimo preso all'andata con Anthony. In più l'assenza anche di un solo misero cartello stradale complicava la storia, mi ero infatti ritrovata a girare intorno ad una fattoria per due volte prima di capire che le stradine che avevo scelto al primo incrocio portavano ad un vicolo cieco. Tornata indietro avevo provato la seconda stradina e mi ero ritrovata ben presto a camminare tra una verdeggiante distesa di campi e altissimi pioppi ai lati della strada che sembravano avere un'aria familiare. Sperai che fosse la strada giusta, i miei piedi stavano seriamente faticando ad attraversare tutto quel terreno terribilmente impervio e molleggiante. Avevo gli stivali ricoperti di fango e i pantaloni della divisa pieni di schizzi a causa delle enormi pozzanghere figlie degli scorsi giorni di pioggia dentro cui avevo dovuto necessariamente camminare. Quando arrivai ad un piccolo bivio mi fermai, appoggiandomi al muretto della strada per riprendere fiato ed asciugarmi il sudore dalla fronte. Faceva un caldo allucinante ed io non avevo avuto quel giorno il tempo di pranzare. Ero dunque in astinenza di zuccheri dalla sei del mattino e sperai che la mia glicemia resistesse fino ad Aubrey Hall, altrimenti qualche passante mi avrebbe trovata a contemplare il cielo distesa dentro ad una fresca pozzanghera estiva. Respirai a fondo e mi guardai intorno, la vista di cui i miei occhi potevano godere compensava però tutta la stanchezza. In quella stradina, sperduta nella natura, potevo ammirare tutta la bellezza delle campagne inglesi nella loro migliore stagione. Non c'era un singolo angolo di quel panorama così pacifico che mi facesse desiderare di trovarmi altrove, mi sembrava di stare visivamente in paradiso, tra alberi antichissimi e prati verdi puntinati da fiori di campo dei più sgargianti colori. Il silenzio poi era sicuramente la cosa migliore di cui si poteva godere, in un posto dove solo qualche ape o fringuello si metteva a parlare tra il fruscio morbido delle fronde.
"Aiutoooo!"
Mi drizzai all'istante con il cuore in gola. Che gli uccelli avessero imparato a parlare la nostra lingua non mi pareva credibile. "Heeii, laggiù, sono quiiii! Heeeeeeii."Mi staccai dal muretto e mi guardai intorno. Non avevo visto anima viva, da dove provenivano quelle urla? Mi parai il sole dagli occhi con una mano e girando su me stessa vidi in una stradina lontana e parallela un'automobile scura e una sagoma femminile sventolare il braccio con fare agitato.
"Aiutooo!" riprese a urlare. "Aiutooo!"
Mi cascò la mano. C'era forse stato un incidente? Non mi diedi il tempo di pensare che le mie gambe invase dall'adrenalina scattarono per raggiungere l'incrocio di prima. Una volta arrivata, imboccai fulmineamente la terza uscita, cioè la strada che mi era parsa più improbabile per arrivare ad Aubrey Hall e corsi a perdifiato verso l'automobile sperando di non trovare feriti. "Oooh grazie a Dio!" urlò una ragazza bionda vedendomi raggiungere il posto. Arrivai esanime, con la vista appannata per lo sforzo e le gambe brucianti. "Oddio, Emma. Sei Emma giusto?"
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La Giardiniera || Today's Bridgerton Vol.1
FanfictionTenere un bisturi o una forbice da potare tra le mani è sempre stato più facile per Emma Margaret Hale che accettare le avance di un qualsiasi ragazzo interessato a lei. Instancabile lavoratrice, ragazza riservata e studentessa devota alla scienza...