[capitolo 22] primo piano

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«SORPESAAA!!!»
rimase immobile spaventato e sorpreso dalla situazione.
si misero tutti a ridere vedendolo così, me compresa, così gli feci una foto con il telefono ma neanche se ne accorse.
«tanti auguri!» dissero mentre io lo scuotevo  leggermente.
sembrò riprendersi passandosi una mano sulla faccia per poi mettersi a ridere.
«ti abbiamo fatto una sorpresa visto che non capita tutti i giorni, tanti auguri!» disse Emma abbracciandolo.
«auguri» gli dissi abbracciandolo.
staccandomi lo guardai in faccia, mi venne da ridere ma mi trattenni, così andai a prendere un bicchiere di coca che avevo adocchiato appena entrata.
tutti gli fecero gli auguri e gli diedero il proprio regalo e dopo ciò qualcuno decise di accendere la musica e da lì in poi nessuno sembrò ne di cattivo umore o annoiato.
mentre osservavo gli altri divertirsi una sensazione opprimente mi strinse il cuore per un attimo, sembrava che dovesse avvenire qualcosa di per niente bello non molto tempo a venire, ma non durò a lungo perché qualcuno mi risveglio da quella sensazione toccandomi la spalla.
«mh?» feci girandomi da chi mi avesse toccata.
«grazie t/n-chan» sentii dire dal biondo.
«e di che? piuttosto dovresti ringraziare Emma, è lei che ha avuto l'idea e ha fatto tutto» dissi indicando la ragazza che stava al fianco di Draken dall'altra parte della stanza.
«grazie lo stesso» continuò per poi abbracciarmi per la vita, così lo abbracciai circondando con le braccia il suo collo.
vidi Emma che faceva diversi segni,ma tutti dallo stesso scopo, che mi fecero arrossire.
le feci cenno di star zitta e lei rise continuando, al che la ignorai.
dopo poco ci staccammo e continuò il resto della serata, ma rimanemmo poco insieme.

«è bella la luna oggi vero?» gli dissi quando tutto finì trovandolo seduto sul davanzale della finestra al piano di sopra.
si girò guardandomi un attimo per poi ritornare a osservare la luna con un leggero sorriso.
mi sedetti affianco a lui.
«tieni, prima mi ero dimenticata di dartelo» gli dissi porgendogli la piccola busta con il suo regalo.
la prese subito aprendola in un attimo, tirando fuori un bracciale di filo rosso.
si girò per guardarmi un po' perplesso, ma alzai il braccio destro facendogli vedere il mio polso con attorno un bracciale identico a quello.
«questi bracciali uniscono le persone speciali, me lo ha detto una specie di strega» dissi con un sorriso ricordandomi la vecchia che me li aveva dati, essa era la stessa che avevo incontrato al festival del 3 agosto, l'avevo rincontrata ad Okinawa.
mi faceva paura quella vecchietta, come faceva ad essere lì proprio in quel momento me lo ero chiesta decine di volte, ma non volli darci troppo peso.
senza dire niente se lo legò al braccio sinistro e ritornammo a guardare in silenzio il cielo.

«t/n posso baciarti?» disse dal nulla.
«pff, cosa-» mi misi a ridere, ma subito il mio viso venne avvolto dalle sue mani, non feci in tempo a capire cosa stesse facendo che le sue labbra erano attaccate alle mie.
spalancai gli occhi guardandolo per quel poco che riuscivo, aveva gli occhi chiusi ed era rilassato, così feci lo stesso.
quella calma durò poco però.
sentii la sua lingua che chiedeva accesso ai miei denti, così senza dubitare la feci passare.
avvolsi le mie braccia alla sua schiena mentre lui spostò le sue mani dal mio viso ai miei fianchi, per poi avvolgermi.
il bacio si fece sempre più intenso e noi badavamo sempre di meno a quel che facevamo, in quel momento non mi scorreva neanche un pensiero, non pensavo nemmeno a quel che stavo realmente facendo.
ci mettemmo sempre più foga, io passavo le mie mani per tutta la sua schiena, mentre lui stringeva sempre di più nel mentre che la sua lingua si muoveva e contorceva con la mia.
per la foga ci stavamo sporgendo sempre più in fuori, e ad un certo punto accadde.
sentii la sua mano passare sotto la mia maglia, cosi mi spostai leggermente facendo poi la stessa cosa.
feci un movimento di troppo ma ero ancora attaccata a lui, così per il peso cademmo dal primo piano.
per nostra fortuna un cespuglio ci parò il culo, facendocene uscire solo con qualche graffio.
«t/n-chan tutto bene?!» lo sentii urlare alzandosi dal cespuglio.
«si..» risposi toccandomi la schiena alzandomi anche io.
in un lampo mi ritornò subito cosa stavamo facendo, il che mi face completamente raddrizzare.
«tutto ok?» richiese avvicinandosi toccando con una mano un graffio che avevo sulla guancia.
«si tutto ok, forse è meglio che vada, ciao» risposi come un robot con la temperatura che arrivava a 115 gradi minimo.
«eh-» lo sentii mentre me ne andavo uscendo dal cancello.
-porca. troia.-
fu tutto quello che si ripetè nel mio cervello per tutta la strada che percorsi.

pov Mikey

mi passai una mano in fronte toccandomi un graffio fattomi dal cespuglio mentre la osservavo andarsene.
sentii un forte senso di colpa invadermi il petto, per colpa della mia impulsività eravamo giunti fino a quella situazione, mi chiedevo cosa sarebbe successo se non fossimo caduti.
«merda...»
-che cazzo stavo per fare...-
mille pensieri di questo genere e un senso di colpa enorme continuarono ad arrivare, così decisi di rientrare dentro e andarmene a dormire.
«cosa è successo...? ho sentito un rumore fortissimo...» domandò Emma che si doveva essere svegliata per il tonfo.
«niente torna a dormire» risposi in fretta andandomene subito nella mia stanza.
quella notte non riuscii a chiudere occhio, mi chiesi solo cosa stesse pensato t/n in quel momento.

pov t/n

quella notte non chiusi occhio, ripensai a tutto quello che era successo, alla mano sotto la maglia e alla caduta.
penso un po per la vergogna e un po per non so che, nei giorni seguenti nessuno dei due scrisse l'uno all'altra, finché le vacanze estive non finirono e iniziò di nuovo la scuola.

Hayato le poche volte che lo vedevo durante il giorno era o sfuggente o stanco morto, così non gli chiesi niente e mi occupai io dei gemelli o del resto che c'era da fare a casa.
a scuola avevo ripreso ad annoiarmi, scontatamente, così le ore di sonno mancate che usavo per la casa le riprendevo a scuola mentre Fuyu mi tirava i capelli per farmi rimanere almeno nello stato di sonno veglia.
riguardo a quest'ultimo, ogni volta che gli facevo qualche domanda sulla toman, non rispondeva quasi mai, se ne usciva sempre con "tutto come sempre".
anche quando gli chiesi il perché Baji non stesse venendo da più di una settimana a scuola, se la squagliò dicendo "magari vuole prendersi una pausa"
così visto che non mi voleva rispondere, tornai a dormire e ad annoiarmi.
ma la noia a scuola finì in poco tempo qualche giorno dopo.

era dal suo compleanno che non sentivo Mikey e questo non mi piaceva per niente, ma avevo quasi paura di scrivergli.

quel giorno a scuola stranamente non c'era oltre Baji, nemmeno Chifuyu, così l'ora di ricreazione la passai seduta sul mio banco da sola, visto che la classe si era svuotata per prendere un po d'aria.
stavo cercando di fare una bolla con la gomma da masticare, quando sentii qualcuno aprire la porta dell'aula.
«sei tu t/n t/c?» chiese sull'uscio un ragazzo.
aveva i capelli neri a ciocche gialle, alto e con degli occhi giallo splendenti.
la cosa che notai per prima però fu il suo tatuaggio sul collo.
«chi mi cerca?» gli risposi diffidente.
«ma allora sei tu! ti stavo proprio cercando!» esclamò avvicinandosi e stringermi con le braccia in una specie di abbraccio.
«chi sei» dissi ancora più diffidente e un po distaccata.
«Kazutora Hanemiya, sono un amico di Baji e son venuto qua per farti vedere il perché oggi non siano qua!»





















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angolo mio lol

eccomi qua di nuovo gente ^^
in questi giorni ho ricevuto un sacco di commenti carini e mi viene da piangere se solo ci ripenso, perciò vi ringrazio con tutto il cuore e spero che vi piaccia questo capitolo.

al prossimo allora ^^

bye bye<33

 you and me? [mikey x reader] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora