[capitolo 25] capelli verdi

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pov t/n

«muoviti che non voglio arrivare in ritardo!»
«si si sto arrivando»
stavamo andando allo studio dove avrei fatto le prove, ma Mikey non si muoveva a prendere le chiavi della moto.
«ok finalmente, andiamo!» esclamai già seduta sul veicolo con il casco infilato.
aspettai che salisse e mi aggrappai a lui. 
faceva abbastanza freddo in quei giorni e visto che io avevo dormito a casa sua mi misi la mia divisa scolastica e sopra uno dei suoi giubbotti.
l'aria fredda mi punzecchiava il naso facendomelo diventare rosso, ma era assai piacevole quel vento.

«è questa qua» dissi quando ci fermammo davanti ad un palazzo quasi vicino al centro di Tokyo.
lo vidi guardarsi un po intorno mentre scendeva dalla moto.
«era da un po che non venivo qui» pensò ad alta voce affiancandomi e prendendomi di mano il casco.
«ciao!» salutai subito entrando nella sala, ero l'unica che mancava.
«hey chibi-t/n!» esclamò Kenji venendomi incontro abbracciandomi come suo solito, facendo poi un saluto a Mikey che rimase sull'uscio della porta con una sguardo abbastanza strano.
«finalmente sei qua, smettila di fare ritardo in continuazione ragazzina!» mi sgridò Ryo dandomi un colpo in testa.
«ah- ma tu sei il ragazzino che ha portato t/n da noi quando eravamo ad Okinawa vero? piacere di rincontrarci» gli sorrise porgendogli la mano.
vidi il ragazzo afferrarla con un sorriso mentre io mi staccavo dal ragazzo dai capelli verdi e andavo a prendere un basso che stava lì in un angolo visto che non avevo fatto in tempo a prendere il mio.
«possiamo iniziare?» chiese Toru seduto dietro la batteria con addosso pantaloni e una canottiera.
«non hai freddo cosi-?» gli chiesi osservandolo.
«qua dietro fa più caldo del Sahara» scherzò.

per tutto il tempo Mikey rimase li ad ascoltare, stava seduto su una poltrona pouf rossa e osservava.
lo vidi principalmente guardare però Kenji, sembrava lo stesse scrutando quasi dentro l'anima, o almeno avrebbe voluto.
«come va?» gli chiesi saltando sulla poltrona in mezzo ad una pausa.
«è bello come suonate, vi avrei voluto vedere prima» disse guardando chissà dove.
mi sentivo ancora un po in colpa per non averglielo detto, ma quando stavo per rispondergli mi chiamarono per riprendere a suonare.

«il concerto si terrà il 31 ottobre, ossia la sera di Halloween, perfetto per noi no?» ci annunciò Ryo finite le prove.
dopo quella notizia il mio cuore perse un battito, ero stra felice di esibirmi di nuovo, ma allo stesso tempo sentii un po di ansietta.
«dovremo semplicemente impegnarci di più in questi giorni, perciò t/n non fare ritardo» si raccomandò Toru poggiandomi una mano sulla spalla.
«sarà fatto signore!» mi raddrizzai facendo il saluto militare.
«bene, per oggi abbiamo finito, ci vediamo domani ragazzi» disse Ryo.
salutai tutti e mi avvicinai a Mikey che mi stava aspettando davanti alla porta.

«che hai?» gli chiesi appena usciti dall'edificio.
«niente» rispose guardando dritto.
mi misi davanti a lui fermandolo.
«che hai?» richiesi.
«niente stai tranquilla»
«perché guardavi così Kenji?» continuai toccandogli il giubbotto con un dito.
«boh, è un po strano..» rispose vagamente.
«sei geloso?» lo toccai ancora punzecchiandolo.
«lo sapevo che eri geloso!» gli tirai un pugno in pieno stomaco facendolo accasciare un attimo.
«ma sta zitta! vieni quaesclamò rincorrendomi riuscendo poi ad afferrarmi per un braccio.
«no fermo! Mikey!» mi rinchiuse nel suo giubbotto.
«fa troppo freddo, così stai al caldo» disse tenendomi attaccata con le braccia.
«ma ci guardano tutti!»
«e lasciali guardare allora» rispose scuotendomi.
arrivammo in questa posizione così fino alla moto, cioè quando mi lasciò andare.
«aria!» urlai, quasi non si respirava là dentro.
«dai sali, ti riaccompagno a casa» mi mise il casco in testa e accese la moto, aspettando che io salissi.

 you and me? [mikey x reader] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora