4. T/n

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- Corri! Stai attento! Vi prenderanno, dovete andare via da qui. Ora! -

Mi trovavo in un corridoio buoio, illuminato solo da alcune lampade fulminate

Stavo urlando di correre via a due ombre

Non so chi siano, non riesco a riconoscerli. È come se la mia mente me lo impedisse

Riesco a vedere solo che una è alta e l'altra è molto più bassa, come la sagoma di un bambino

All'improvviso dietro l'angolo spuntano degli uomini, che portano via le due figure

Io cerco di correre verso di loro per aiutarle, ma mi sento prendere dalle spalle

Cerco di scansarmi, ma nulla

- Vi pregooo liberateli! Prendete me! - dissi cadendo per terra, con le mani legate dietro la schiena

- Vi prego... - sussurro

Davanti a me vedo un'altra figura, è un uomo di mezza età, con dei capelli grigi e gli occhi azzurri

Indossa un maglione grigio e una giacca nera con un'etichetta con su scritto:

'A. D. Janson'

- Credevi veramente che li avrei liberati così facilmente? - disse accovacciandosi e tirandomi dai capelli per guardarlo negli occhi

Eravamo faccia a faccia

Io colsi l'occasione e gli sputai in un'occhio. Lui prese un fazzoletto e si pulì il viso, per poi dire:

- Dottoressa T/n, non ti facevo così stupida. Così deluderai la Paige - prese un fucile e con il fondello del calcio mi colpì in testa

Facendomi cadere per terra, priva di sensi

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Sentii delle urla disumane, che mi penetravano le orecchie

- Heyy! Fagio! Ti avevo detto di non russare, ma intendevo neanche urlare! - disse una voce ovatta, che continuava a scuotermi

- Gally! Non sei d'aiuto! Stai zitto! - disse un'altra voce

Aprì gli occhi e notai che ero circondata dai due ragazzi che mi guardavano preoccupati e al contempo assonnati 

- Hey. Che è successo? Stavi urlando? - chiese dolcemente Newt

- Già ci hai svegliati! - disse Gally con molta arroganza

Sentì le guance bagnate e mi portai le mani su esse, notando che stavo effettivamente piangendo

Mi tirai di scatto seduta, grattandomi la testa

"Che diamine è successo?"

"T/n(?)"

Avevo in mente solo questo nome, che mi tormentava sempre di più.

- Allora? - continuò Gally

- T/n... - dissi in un sussurro

- Che? - domandò Newt, aggrottando le sopracciglia

- T/n, credo sia il mio nome... - ripetei alzando la testa

- Allora, benvenuta alla radura T/n - disse Newt

Gally si alzò e iniziò a lucidare un coltello, iniziando ad uscire

Si fermò sulla soglia della porta e girandosi verso di me, dicendo timidamente:

- Benvenuta - per poi uscire

- Lo hai fatto preoccupare parecchio - disse Newt, dopo un po', lasciandosi sfuggire una risata amara

- Davvero? -

- Sì, vedevo la paura nei suoi occhi - disse sorridendomi tristemente

- Wow, credevo che non avesse paura di niente - dissi per rompere quel momento di imbarazzo

- C-che.. Che è successo? - disse balbettando

- Non ricordo - mentii

- Ok... - disse un po' incerto

- Ora andiamo a fare colazione - continuò

Si alzò e mi porse la mano che io accettai volentieri

Uscimmo dal casolare e andammo verso le cucine

Newt si mise subito al lavoro, mentre io ero seduta a guardare fuori dalla finestra

Il nostro silenzio venne interrotto da Gally che entrò nella cucina ancora assonnato 

- T/n devi andare a mettere il tuo nome sul muro - disse 

- C-che... Quale muro? -

- Abbiamo creato un muro con i nostri nomi, così per ricordare tutti i nomi di quelli che ci hanno rimesso il didietro, qui dentro - continuò

- Ok... Andiamo! - dissi convinta

- Ma è quasi pronta la colazione... - disse Newt con le testa abbassata

- Vabbè che ci vorrà... Andiamo T/n! -

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Il galletto mi portò in un posto isolato, vicino all'entrata del labirinto.

Si fermò davanti a un muro con dei nomi incisi, tra cui l'ultimo che era cancellato:

Newt, Gally, Alby

- Ora... Incidi il tuo nome - disse porgendomi uno scalpello e un martello.

Presi gli strumenti e incisi il mio nome

- Benvenuta, ufficialmente, nella radura, T/n - disse calcando il mio nome e porgendomi la sua mano, che io strinsi.

You are my Sun // Newt //Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora