33. Determinati

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Ci radunammo in una stanza per parlare con Aris e Sonya

Quest'ultima stava medicando il ragazzo al suo fianco

Lei lo guardava con un sorriso a trentadue denti e lui ricambiava

Si guardavano intensamente e quella scena mi fece pensare a me e Newt

Ormai era da quando avevamo incontrato il braccio destro che mi ero accorta di questo feeling tra i due, ma non in pubblico

A volte li beccavo in un angolo riservato a parlare e a scambiare qualche sorriso

- Ecco prendete - Harriet diede ad entrambi dell'acqua fresca da bere

- Ce ne avete messo di tempo a salvarci - disse il biondo

- È sempre un piacere vederti - rispose Thomas dandogli una pacca sulla schiena

- Cosa è successo? - continuò

- Mi sono ribellato o almeno ci ho provato - spiegò il motivo delle ferite sul viso

- Per fortuna ci avete trovato, ci spostavano di continuo. Stava per succedere qualcosa - disse la ragazza pensierosa

- Sapete dove erano diretti? - domandò Newt con lo sguardo fisso per terra e i gomiti appoggiati sulle ginocchia

Mi avvicinai a lui accarezzandogli il collo da dietro, lui si mise dritto, mi prese la mano e mi portò davanti a lui, facendomi sedere sulle sue gambe abbracciandomi

- So solo che parlavano sempre di una città - ci informò Aris

Ci guardammo tutti straniti

"Esistevano ancora le città?"

- Non credevo che ci fossero ancora delle città - sussurrò Harriet dando voce ai miei pensieri

- Infatti non ce ne sono, ancora intere per lo meno - ci informò Brenda comparendo dietro di noi

- Ok. Sapete niente di Minho? Perché non era sul treno? - domandò Tommy

Si vedeva da un miglio che era abbattuto per il velocista, ma io potevo immaginare quante fiamme ardessero dentro di lui in cerca di una rivincita

Non si sarebbe fermato davanti a niente

- Mi dispiace Thomas.. C'era anche lui - disse facendoci irrigidire tutti

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Thomas appoggiò una mappa sul tavolo spostando alcune cose

- Eccolo qui - indicò un cerchio disegnato con la matita sulla mappa - a pochi centinaia di chilometri. Stando a quello che ha detto Aris dev'essere lì che sono diretti. È lì che troveremo Minho. Portiamo chi riesce a combattere, seguiamo la strada se si può. Ci vorrà una settimana - finì determinato, era impregnato di sudore e segnato da profonde occhiaie

- Una settimana? - domandò mio padre a dir poco innervosito

- Ci abbiamo messo 6 mesi per arrivare qui. Adesso ci sono più di cento ragazzi. Non possiamo restare qui, dopo quello che abbiamo fatto. Tu vuoi raggiungere un punto a caso sulla mappa. Non sai neanche cosa c'è lì - ridacchiò urlandogli quasi contro

- Io lo so! È passato qualche anno, ma ci sono stato. L'ultima città, così la chiamava Wckd, era la loro base operativa. Se quella città esiste ancora è l'ultimo posto in cui andare, hermano. È la tana del lupo - lo avvertì Jorge facendo la sua entrata da un corridoio buio

- Niente che non abbiamo già fatto - continuò il moro irremovibile

- Sì, ma con mesi di progettazione, informazioni affidabili, l'elemento sorpresa! Tutte cose che non abbiamo ora! - urlò mio padre

You are my Sun // Newt //Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora