Capitolo 28

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Hermione rimase perfettamente immobile mentre Ginny le dirigeva un incantesimo sulla palpebra.

"Nessuna contrazione, questo è molto preciso," mormorò Ginny. Hermione sentì una linea umida posizionarsi appena sopra le ciglia. "Ora per l'altra. ! Totalmente uguali!" Ginny si appoggiò sui talloni in trionfo. "Mi ci è voluta tutta l'estate per perfezionare quell'incantesimo."

Hermione avvicinò il viso allo specchio, ammirando l'eyeliner marrone scuro. "Molto bello," disse, tirandosi indietro e punzecchiandosi i capelli. "Ma non pensavo che l'Irlanda rurale sarebbe stata il posto giusto per imparare i trucchi del trucco?"

"Oh, c'era questa ragazza che era semplicemente molto abile con questo," disse Ginny, scrutando i capelli di Hermione. "Vuoi che ti aiuti anche con quelli?"

"No, posso farcela," disse Hermione. Le parole di Ginny evocarono un'immagine di Lavanda: appoggiata al bancone della cucina dell'appartamento di San Cipriano, mescolando qualcosa di delizioso e dicendo a Hermione che dovrebbe davvero sperimentare tonalità di rossetto più scure.

Hermione sorrise al ricordo, ma scivolò quasi immediatamente verso la malinconia. Parlò velocemente per evitarla, allungando una mano per appuntare i capelli all'indietro. "Dimmi di più sul villaggio, sulla squadra di calcio e sul ragazzo".

"Giusto. Potrei non avere un'altra possibilità prima che la mamma mi leghi alla prima di milioni di cose che 'dobbiamo fare prima della cerimonia'", disse Ginny alzando gli occhi al cielo. "Ed era ragazzi, plurale." Il suo sorriso canaglia apparve mentre si sedeva e si lanciava in un rapido monologo sulla sua estate, che suonava come se fosse stata piena di azione, specialmente dopo essere entrata nella squadra di football babbana locale.

"Non ho mai praticato uno sport babbano in vita mia!" cantò, ma Hermione ascoltò con solo mezzo orecchio. Nonostante i suoi migliori sforzi, la sua mente aveva vagato rapidamente da Lavanda e San Cipriano a Draco. Si chiese dove fosse e cosa stesse facendo in quel momento, incapace di impedire che un sospiro uscisse dalle sue labbra.

Ginny si fermò nella sua narrazione e Hermione si coprì il viso di un sorriso.

"Basta con me," disse Ginny lentamente. "Dimmi di più della tua vacanza in Italia. Il tempo soltanto mi rende estremamente gelosa. C'è stata qualche altra eccitazione?" Alzò le sopracciglia su e giù mentre si guardava allo specchio e si allacciava una collana intorno alla gola.

"Oltre a diventare amica di Lavanda Brown?" chiese Hermione, finta innocenza nel suo tono.

Ginny rise. "Non riesco ancora a crederci. Dovrò vederlo di persona, credo." Si voltò, lisciandosi il vestito blu scuro. "E tu... sei rimasta lontana dagli altri?"

"Sì." Hermione si alzò e si strinse una balza sul corpetto. "Non ne ho visti molti." Per quanto desiderasse poter raccontare a Ginny di Draco e persino di Theo, non voleva rovinare il breve tempo che avevano passato insieme.

"Beh, ho sempre pensato che fosse pacchiano. Come Ron aveva trattato Lavanda dopo la loro rottura." Ginny scosse la testa. "Sarei stato arrabbiata anch'io. Solo perché è più probabile che prenda a pugni qualcosa che piangere per questo..."

"D'accordo. E su quella nota. Come stai? Ehm, come vanno le cose con Harry?" Hermione non sapeva come, e nemmeno se, tirare fuori tutti gli sviluppi di Harry quest'estate, ma voleva essere sicura di fare un controllo con Ginny.

Ginny incontrò gli occhi di Hermione nello specchio. "Bene, immagino? Un po' strano. Una parte di me è ancora innamorata di lui. Avresti dovuto sentire il mio cuore galoppare quando l'ho visto la scorsa notte." Fece una smorfia ed Hermione le rivolse un sorriso comprensivo. "Ma deve andare a salvare il mondo, vero? E non posso mettere tutta la mia vita in attesa mentre lo fa."

Bending Light - scullymurphy - TRADUZIONE ITALIANADove le storie prendono vita. Scoprilo ora